domenica 31 luglio 2011

CUSCUS SOLARE

Insalata di riso o insalata di pasta? Oggi voglio cambiare, vada per un freschissimo cuscus! Colore giallo sole e al profumo di prezzemolo e menta.
La menta mi piace moltissimo, ma in questi piatti talvolta la dose  è talmente eccessiva da coprire gli altri sapori. Io ho preferito aggiungere solo qualche foglia, per dargli una nota di freschezza piacevolissima, ma non predominante. E’ un piatto veramente saporito e potete proporlo anche con il bulgur.

Dosi per riempire una grande ciotola o una decina di bicchieri monoporzione
150 gr cuscus precotto
1 cipollotto fresco
1 pomodoro
mezzo peperone giallo
prezzemolo
menta
olive nere – 1 manciata
sale
olio
limone

Scaldate mezzo litro di acqua con un po’ di sale.
Versate il cuscus in una grande ciotola, coprite con l’acqua calda e lasciate riposare fino a quando il cuscus si sarà gonfiato.
Mettete una padella sul fuoco con due cucchiai di olio, versate il cuscus e fatelo saltare, sgranandolo con i rebbi di una forchetta. È importante sgranarlo bene così sarà soffice e vaporoso e si amalgamerà al condimento senza impastarsi.
Rimettete il cuscus nella ciotola e fatelo raffreddare, dopodiché conditelo con un po’ di olio e il succo di mezzo limone e fate riposare.
Nel frattempo riunite in un’altra ciotola le verdure: il pomodoro (privato dei semi) e il peperone tagliati a cubetti, il cipollotto tagliato a rondelle sottili, il prezzemolo e la menta tritati, uno alla volta, grossolanamente.
Di prezzemolo ne ho tritato circa un cucchiaio, di menta solo mezzo: la dose originale della ricetta prevede che la quantità degli aromi sia la stessa... fate voi J
Condite le verdure con un po’ di sale e olio, aggiungete le olive e lasciate riposare per circa mezz’ora.
Unite le verdure al cuscus, mescolando bene, e lasciate riposare ancora affinché i sapori si amalgamino. Preparato con un certo anticipo acquisterà più sapore.
Come per tutte le insalate le dosi sono indicative, divertitevi ad aumentarle o a diminuirle a seconda dei vostri gusti e del numero degli invitati J
A proposito di inviti… i nostri ospiti speciali sono arrivati, con tanto di quaderno delle ricette al seguito… le premesse sono ottime!

Buona serata
Liz

mercoledì 27 luglio 2011

SPUMETTE DI PESCHE CON LAMPONI

Il primo tentativo è stato un fallimento totale, pesche insapori, dosi sbagliate e, nonostante avessi la certezza che non fosse un dolce riuscito, ma non avendo il tempo per confezionarne un altro, ho avuto il coraggio di offrirlo ai miei ospiti. Non so dire con certezza se l’abbiano gradito, le coppette alla fine erano vuote, ma io, tra un assaggio  e l’altro, non ho potuto fare a meno di chiedermi “ma non è questa la stagione delle pesche ? possibile che abbia completamente sbagliato anche la consistenza ? Sembra più un frullato gelato di frutta!” Certo, può succedere, ho tantissime ricette staccate dalle riviste e riposte nel mio archivio che sono piene di miei appunti che riportano  dosi e procedimenti modificati, ma sbagliare un dolce così semplice!
La delusione più grande é stata quando anche il marito, di fronte alla mia domanda “come ti è sembrata ?”, mi ha risposto senza alcuna esitazione “in effetti non era proprio il massimo”. Che tristezza!
Per superare questo insuccesso, la settimana successiva ho voluto subito riprovare, però con un altro tipo di pesca, la “percoca”, e con dosi completamente ritoccate…
… Buonissima! Inutile dirvi che la qualità del frutto è fondamentale e per avere una consistenza cremosa… seguite le mie dosi J
Per 8 spumette

3 o 4 pesche “qualità ottima” – una volta spellate e private del nocciolo dovrete ottenere 450 gr di polpa
40 gr zucchero semolato
Succo mezzo limone
Mezzo bicchiere vino bianco fruttato
2 fogli gelatina alimentare
200 ml panna fresca
Lamponi
Menta qualche foglia

Mettete le pesche, tagliate a pezzi, in una larga padella, aggiungete lo zucchero e il succo del limone e fate cuocere a fuoco piuttosto vivace: appena lo zucchero si sarà sciolto, bagnate con il vino e cuocete ancora per qualche minuto. Le pesche dovranno ammorbidirsi leggermente, ma non disfarsi.
Ammollate la gelatina in acqua fredda.
Frullate le pesche caldissime (sughetto compreso), trasferite la purea in una ciotola e unite la gelatina ammorbidita: mescolate bene fino a quando non si sarà sciolta completamente e lasciate raffreddare, dando sempre una mescolata ogni tanto.
Montate la panna: per questi dolci è meglio che abbia  una consistenza morbida piuttosto che troppo soda.
Prelevate due cucchiai di panna montata e uniteli alla purea di pesche, amalgamate bene, dopodiché aggiungete la purea al resto della panna, un po’ alla volta, con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Mettete sul fondo delle coppette qualche lampone tagliato a pezzi, versate la spuma e nascondete qualche altro pezzetto di questi piccoli frutti. Volendo una nota meno acidula, prima di tagliarli e affogarli nella spuma, potete spolverizzarli con un po’ di zucchero a velo e lasciarli riposare per un’oretta.  
Trasferite le spumette in frigo per almeno 4 ore.
Prima di servirle decorate la superficie  con lamponi interi e una fogliolina di menta.
Questa settimana non avevamo ospiti, ma delle 8 spumette non è rimasta alcuna traccia… avrei tanto voluto fare la prova congelatore, ma qualcuno doveva pur assaggiarle… no, non le abbiamo fatte sparire  tutte nello stesso giorno! Infatti potete annotarvi “possono essere preparate in anticipo, ottime   anche due giorni dopo” J
Dopo il melone e le pesche vorrei provare questo fresco e cremoso dessert con altri tipi di frutta, ma non potrò farlo subito, la prossima settimana sarò piuttosto impegnata con altri piatti, avremo due ospiti molto speciali che soggiorneranno nella nostra casa per sette giorni… e la “ragazza” è una bravissima cuoca… J 
Vi aspetto! nella mia cuisine i fornelli resteranno accesi… forse ci sarà qualche sorpresa a quattro mani J

A presto
Liz 

domenica 24 luglio 2011

CROSTONI CON CIPOLLE ROSSE

Avete in programma un BBQ con gli amici? O una cenetta easy ?
Ecco un’alternativa alla buonissima bruschetta, anche questa da sgranocchiare mentre la carne cuoce.

Ho scoperto queste profumatissime cipolle parecchi anni fa, ospite della mamma di due mie carissime amiche, erano posizionate in piccole ciotole al centro del tavolo, uno stuzzichino da appoggiare su croccanti pezzi di pane… è stato amore al primo assaggio J

Non ho mai saputo quali fossero gli ingredienti, ma ho provato a rifarle e, secondo me, non è necessario altro che
Cipolle Tropea
Olio
Sale e Pepe
Aceto di vino bianco
Basilico
Sbucciate le cipolle e tagliatele a metà “in verticale” e poi a spicchi più o meno sottili, mettete sul fuoco una larga padella con un po’ di olio e, dopo averlo scaldato, aggiungete le cipolle.
Da questo momento alzate leggermente la fiamma e fatele saltare: dovranno ammorbidirsi, ma non troppo, perché  una delle caratteristiche   di queste cipolle è proprio quella di mantenere una consistenza croccante.
Salate, pepate e, quando all’assaggio vi sembreranno morbide, ma non molli, bagnate con una generosa spruzzata di aceto, fate cuocere ancora per un minuto e spegnete la fiamma.
Aggiungete le foglie di basilico spezzettate con le mani e lasciate raffreddare.
Il mio consiglio è quello di prepararle con un giorno d’anticipo, con più riposo  acquisteranno maggior sapore. In tal caso dovranno essere conservate in frigo, coperte: ricordatevi di tirarle fuori alcune ore prima di servirle.
E’ una ricetta veloce e con solo tre cipolle “taglia media” riempirete due belle ciotole… e vedrete come verranno svuotate in un attimo J

A prestissimo
Liz

mercoledì 20 luglio 2011

SFORMATINI DI PARMIGIANA DI MELANZANE

Soliti ingredienti, ma versione chic J
Sono ottimi serviti tiepidi, come secondo senza carne o come antipasto, ma sono anche adatti per un buffet, perché qualche ora di riposo li rende ancora più saporiti. Provate a mangiarli il giorno dopo, io sulla ricetta ho appuntato “si possono preparare anche il giorno prima”.
Potete decidere anche la misura, in questo periodo si trovano melanzane di tutte le taglie J
Io ho utilizzato quelle lunghe, la larghezza delle fette si adattava meglio ai miei stampini.
Dosi “ad occhio” per 6/8 sformatini
Melanzane - 1 
Mozzarella - 1
Basilico - qualche foglia
Sugo di pomodoro “casalingo” – 2 + 8 cucchiai da minestra
Uova - 2
Parmigiano grattugiato - 2 cucchiai
Olio
Sale e pepe

Il giorno prima preparate un po’ di sugo di pomodoro, la vostra solita ricetta, io ho preparato il mio cuocendo semplicemente della passata con un po’ di olio e qualche foglia di basilico.

Tagliate le melanzane a fette di circa 3/4 mm, cospargetele di sale e lasciatele riposare in uno scolapasta per circa mezz’ora.
Tamponate le melanzane con dei fogli di scottex e grigliatele.
Preparate una salsa sbattendo le uova con 8 cucchiai di pomodoro (freddo) e aggiustate di sale.
Versate sul fondo degli stampini un velo di solo sugo di pomodoro (freddo), coprite con una fetta di melanzana, aggiungete qualche pezzetto di fettina di mozzarella (stesso spessore della melanzana), un po’ di parmigiano, qualche pezzetto di basilico e un po’ di salsa all’uovo. Coprite con un’altra fetta di melanzana e aggiungete nuovamente gli altri ingredienti. Continuate gli strati fino a quando non avrete quasi raggiunto il bordo degli stampini: terminate con una fetta di melanzana, un po’ di parmigiano e un filo di olio.
Cuocete in forno a 180° per 40 minuti circa.

Notato la “torre” di stampini ?
Sono di alluminio, ma più rigido rispetto a quello dei soliti in commercio, e possono essere utilizzati più volte.
Li ho trovati – casualmente – in un negozio speciale che ho scoperto alcuni anni fa a Parigi “La Bovida”: un paradiso per chi ama avere di tutto e di più per la cucina J
Purtroppo ad agosto, per ben due anni consecutivi, non sono riuscita a trovare aperto quello in Rue Montmartre o meglio, il primo anno era chiuso per ferie, la nostra partenza coincideva proprio con il giorno della riapertura e, grazie alla bontà e infinita pazienza del marito, abbiamo prolungato  di un giorno il soggiorno parigino,  ma è stata una visita veloce ed era un po’ sprovvisto…,  la volta dopo era “chiuso per lavori”, ma non mi ha colto impreparata! Scoprendo che ha filiali sparse in parecchie regioni della Francia, mi ero documentata con internet…  arrivata davanti alla saracinesca chiusa ho tirato fuori le mie varie cartine ed ho programmato per il giorno dopo una gitarella in un altro arrondissement, un po’ lontano dal centro… ne è valsa troppo la pena, ricordo che sono stata nel negozio un’ora e passa… e sono uscita con tanti tanti tanti sacchetti J
Vi lascio i due indirizzi di Parigi
Rue Montmartre, 36
Avenue Corentin Cariou, 19 – Metro Villette: fermata Corentin Cariou
Ne trovate uno anche più vicino, a Nizza! prendete nota
Route de Grenoble, 49 – uscita autoroute St. Augustin (sabato chiuso)

Buona serata
Liz

sabato 16 luglio 2011

SALSA DI POMODORI CON VERDURE

Questa conserva è una ricetta della mia famiglia, per una serie di motivi é legata soprattutto alla mia infanzia. I miei genitori amavano preparare svariate scorte sottovetro di frutta e verdura, soprattutto nei mesi estivi, in campagna.
Ricordo che c’era un grande tavolo all’aria aperta, un passaverdure gigante e tante bottiglie marroncine e varie arbanelle in fila, che aspettavano di essere riempite e poi riposte in dispensa, al buio, fino alla loro apertura, che non poteva assolutamente avvenire prima dell’autunno.
Ricordo anche i contadini che ci portavano le cassette piene di pomodori, che profumo! e nell’aria  si sentiva anche l’odore di legna bruciata, accanto al tavolo un grande fuoco con un enorme recipiente attendeva le bottiglie,  che venivano avvolte in  pezzi  di iuta, per evitare di farle scontrare tra loro e quindi “scoppiare”… ma ogni tanto qualcuna non ce la faceva.
Una parte di questa semplicissima salsa veniva arricchita con delle verdure e poi trasferita in piccoli vasi che avrebbero accompagnato i bolliti e gli arrosti della stagione più fredda.
Io ho sempre adorato questa salsa rossa, mi piacevano tutte le verdure, ma  trovare nel piatto una o due cipolline era una grande felicità J
Con questa conserva partecipo al contest di Dolcezzedinonnapapera  "Metti la natura sotto vetro"
Grazie Ale per l’invito, se non avessi partecipato al tuo contest forse non avrei mai provato a fare questa salsa, preparata oggi per la prima volta. 
Per 14 piccole arbanelle
(io preferisco usare quelle piccole in modo che, una volta aperte, vengano consumate nel giro di qualche giorno … se ci arrivano J )

Per la salsa
2 kg pomodori o passata di pomodoro in bottiglia
Zucchero
Sale

Per la conserva
Salsa di pomodoro
Carote - 300 gr
Fagiolini – 300 gr
Peperoni rossi e gialli – 300 gr
Sedano – 300 gr
Cipolline borettane o scalogni piccoli – 300 gr
Olio – 2 bicchieri
Aceto – 1 + ½ bicchieri
Sale

Non vi dico come fare la salsa di pomodoro, so che avete la vostra ricetta preferita, ho solo indicato la quantità dei pomodori per darvi l’idea della proporzione tra salsa e verdure.

Versate la passata di pomodoro in una pentola a fondo spesso, quando comincerà leggermente a bollire, aggiungete via via le verdure.
Vi elenco l’ordine da seguire e i tempi: in pratica, una volta partiti con la prima verdura potrete aggiungere le altre solo dopo aver superato i 5 minuti di cottura. Ricordatevi di coprire sempre la pentola col coperchio.
CAROTE e FAGIOLINI – 5 minuti
SCALOGNI - o CIPOLLINE – 5 minuti (purtroppo, per motivi di stagionalità, non sono riuscita a mettere le cipolline… eppure i miei genitori le trovavano!)
SEDANO – 5 minuti
PEPERONI – 5 minuti
Questi tempi di cottura vi daranno una salsa con delle verdure croccanti,  volendo qualcosa di più morbido potrete leggermente aumentarli, ma senza esagerare.
Trascorsi gli ultimi minuti di cottura dei peperoni, regolate di sale e versate l’olio e l’aceto: mescolate bene e proseguite la cottura ancora per dieci minuti.
Versate la salsa, ancora calda, nei barattoli (precedentemente ben lavati e asciugati), non arrivate all’orlo, ma state circa 1 dito al di sotto.

Per riempire le arbanelle…

... vi consiglio questo praticissimo imbuto, semplifica notevolmente l’operazione e  non c’e’ alcun rischio di sporcare l’imboccatura, che dovrà essere perfettamente pulita.
Tornando alla mia infanzia...
... vi voglio mostrare un carissimo ricordo del mio papà: questa è la versione “fai da te”, l’ha costruito saldando della latta… si lo so, è molto arrugginito, e ovviamente è inutilizzabile, ma è la mia “caccavella” preferita J

Riempite una pentola larga e alta con acqua tiepida e, una volta chiusi i tappi, immergete le arbanelle, avvolte in canovacci puliti: l’acqua dovrà superare il tappo delle arbanelle di almeno due dita e, durante la cottura, il livello non dovrà mai diminuire. In tal caso dovrete aggiungere altra acqua caldissima.
Da quando l’acqua inizierà a bollire, fate cuocere per 30 minuti. Al termine, lasciate i barattoli nell’acqua, fino a quando non si sarà completamente raffreddata. La pastorizzazione sarà ok se la parte centrale del barattolo si sarà abbassata.

Io ho preparato qualche cartoncino con il nome della conserva e la data di produzione: quest’ultima è molto importante, vi ricorderà quando potrete mangiarla (non prima di 60 giorni) e consumarla (non oltre 6/8 mesi).
E adesso tutte in dispensa, a riposare al buio, fino alla fine di settembre. Avrò tutto il tempo per pensare ad un piatto per inaugurare l’assaggio di questa “conserva casalinga”.
E visto che ho qualche vasetto in più, penso che ne regalerò qualcuno  a tutta la mia famiglia, sono sicura che anche per loro sarà bellissimo rivivere certi ricordi.

p.s.
in realtà era tanta la curiosità di provarla che ne ho messo una piccola porzione in frigo… il giorno dopo è scattata la “prova assaggio” …… J J J troppo soddisfatta!

Buona domenica
Liz 

giovedì 14 luglio 2011

CROSTINI A BARCHETTA

Avete voglia di preparare qualche crostino? Ma non il solito J
Sono sicura che queste barchette stupiranno anche i vostri ospiti.
Potete farcirle con qualsiasi cosa, da una soffice crema a  piccole insalatine di verdure.
Ho trovato questa idea nel mio solito archivio e ho pensato che, sostituirle alle barchette fatte con la pasta brisée, fosse una simpatica novità.
Sono anche più veloci da confezionare, proprio perché non deve essere preparato alcun impasto. L’unica cosa fondamentale è avere tra le proprie formine una certa quantità di stampini, visto che per cuocere ogni singola barchetta ne dovranno essere utilizzati due… capirete meglio più avanti.
Io le ho proposte con una semplicissima mini-caprese, ma certamente avrete altre idee golose per riempire le vostre barchette J

Per 12 barchette
24 stampini antiaderenti a barchetta
Pane in cassetta ai “5 cereali”
Ceci secchi o palline argilla

Per la mia idea golosa
Pomodori “datterini”
Mozzarella a bocconcini
Basilico
Olio e sale

Passate il mattarello sulla fetta di pane e inseritela all’interno dello stampino, facendola aderire bene al fondo e alle pareti, ed eliminate la quantità in eccesso. 
Coprite con uno stampino, pressando leggermente, e riempitelo con dei ceci secchi. 
Cuocete in forno caldo a 200° per 8 minuti.
Sformate le barchette e fate raffreddare.

Tagliate a spicchi i pomodorini, privandoli dei semi, e i bocconcini di mozzarella.
Condite separatamente e tenete al fresco  fino al momento di riempire le barchette.
Potete prepararle anche diversi giorni  prima (in tal caso conservatele chiuse in una scatola di latta), vi consiglio solo di riempirle poco prima di servirle, questo per evitare che il condimento faccia perdere un po’ di croccantezza ai gusci.

Buona serata
Liz

domenica 10 luglio 2011

MOUSSE DI MELONE

E’ molto difficile che mangi il melone in una “veste” che non sia il classico antipasto, cioè accompagnato dal prosciutto crudo. Non amando particolarmente ciò che è troppo dolce, è solo con un salume così saporito che riesco ad apprezzare questo frutto.
Confesso che non ho mai provato altre combinazioni, ho visto qualcosa, ma ho sempre preferito andare sul sicuro. Potete quindi immaginare la mia ansia quando ho ricevuto l’invito di Paola a partecipare al suo contest "Ricette con il Melone"
Un solo pensiero: e adesso cosa preparo?
La prima idea è stata ovviamente quella di giocare con l’affezionato antipasto trasformando le consistenze dei due ingredienti, poi è partita la consultazione del mio archivio, forse negli anni passati nella “sezione antipasti” potrei aver inserito qualche altra combinazione salata interessante… il nulla!
Dopo attimi di sconforto , ma sicura di non rinunciare a partecipare, mi siedo  sugli scalini della mia dispensa, a fianco della “collana azzeccata”, lo sguardo vaga a caso, poi si ferma sul numero dedicato ai “piatti di frutta”,  sfoglio le pagine e una foto mi colpisce… che gioia! E’ un dessert a base di melone… certo che, decidere di preparare un dolce con qualcosa che già al naturale trovo estremamente zuccherino… è veramente il colmo! Ma l’idea di preparare una semplice mousse e servirla in contenitori naturali mi è piaciuta all’istante; vi invito a provarla, anche per chi non ama il troppo dolce, la dose della monoporzione non è così eccessiva da stancare, io ho trovato molto piacevole gustare qualche cucchiaio di fresco e morbido melone per chiudere in leggerezza una cena estiva J
Per 8/10 gusci di kiwi

4 o 5 kiwi sodi
mezzo melone
20 gr zucchero di canna
succo di mezzo limone
1 foglio gelatina alimentare
150 ml panna fresca
2 cucchiai da cucina di Porto
frutti di bosco - per guarnire

Private il melone della buccia e dei semini, tagliatelo a pezzetti e mettetelo in una padella con lo zucchero e il succo del limone. Cuocete a fuoco medio per alcuni minuti, facendo leggermente caramellare lo zucchero.
Nel frattempo fate ammollare la gelatina in acqua fredda.
Trasferite il melone nel frullatore e riducetelo in polpa, rimettete il composto  sul fuoco per alcuni minuti, spegnete, aggiungete la gelatina, leggermente strizzata, e fatela sciogliere. Lasciate raffreddare. 
Tagliate i kiwi a metà e, aiutandovi con uno scavino, eliminate la polpa.
Montate la panna, prelevate due cucchiai ed aggiungeteli alla polpa di melone, versate il Porto ed amalgamate bene.
Incorporate il composto di melone, un po’ alla volta, al resto della panna, con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Riempite i gusci di kiwi e trasferite in frigo per almeno 3 ore.
Poco prima di servire decorate la mousse con qualche frutto di bosco.

p.s.
rispetto alla ricetta originale, ho ritoccato le dosi di alcuni ingredienti, ho ridotto soprattutto la quantità dello zucchero (da 50 gr a 20 gr) ed ho aggiunto una leggera nota alcolica con un po’ di Porto.

Ti ringrazio Paola per l’invito, grazie al tuo contest ho scoperto un nuovo dolce, sono proprio curiosa di leggere anche le altre ricette partecipanti, ho bisogno di qualche altra idea per cambiare la “solita veste” del mio melone J
Buona domenica
Liz

mercoledì 6 luglio 2011

SALMONE AL CARTOCCIO

Come promesso, ecco la ricetta del salmone più gettonata nella mia cuisine.
Si, lo so, accendere il forno a luglio per qualcuno è un vero trauma, ma considerate che per fare questo secondo servirà  pochissimo  tempo, non dovrete neanche seguirlo durante la cottura, vi potrete quindi rifugiare in una stanza più fresca, in attesa che il vostro salmone sia pronto.
Se poi lo accompagnerete con un po’ di riso, a temperatura ambiente sarà perfetto, non dovrete  cucinare neanche un primo piatto, avrete un piatto unico davvero buonissimo J
E anche oggi sono di corsa… GRAZIE 1000 per tutti i vostri commenti, ho fatto qualche giretto nelle vostre cucine per ricambiare le visite, ma con l’ultimo temporale la linea ha fatto qualche capriccio e ho dovuto interrompere il mio girovagare… riprenderò al più presto! Grazie e Benvenute anche a tutte le nuove amiche J 

Per 4 cartocci

4 tranci di filetto di salmone dello stesso spessore
20 gr burro
basilico qualche foglia
2 limoni non trattati
pepe verde in grani
sale

Il giorno prima: fate leggermente ammorbidire il burro a temperatura ambiente e aggiungete qualche foglia di basilico spezzettata con le mani, amalgamate bene e trasferite in frigo.

Lavate bene i limoni e tagliateli a fette di circa mezzo centimetro.

Preparate i vostri cartocci: ci sono diverse possibilità, potete scegliere di usare la carta di alluminio, quella da forno o la famosa carta fata.
Io ho scelto dei sacchetti, simili alla carta fata, acquistati in Francia. Sono fantastici, potete aggiungere anche degli ingredienti liquidi, non ci sarà alcun  rischio di fuoriuscita. 
Vi capitasse di fare il famoso giretto fuori porta… li trovate nei supermercati, negli scaffali dedicati alla “conservazione dei cibi”.
Per i cartocci di alluminio o di carta forno: per dar modo agli ingredienti di “respirare” é importante lasciare un po’ di spazio all’interno, mi raccomando, tagliateli di una misura adeguata, meglio qualche cm in più che meno.
Al centro di ciascun foglio mettete due fettine di limone, appoggiate sopra un trancio di salmone, aggiungete qualche pezzetto di burro al basilico, un po’ di pepe verde schiacciato nel mortaio e salate.
Coprite il filetto con un’altra fettina di limone e sigillate bene i cartocci.
E’ importante chiudere bene i bordi, ripiegandoli più volte,  in questo modo l’involucro tratterrà il calore, senza dispersione di succhi, e il piatto risulterà  più saporito.
Trasferiteli su una placca da forno o una teglia e cuocete in forno già caldo a 200° per 15/20 minuti.
Potete preparare i cartocci anche alcune ore prima e conservarli in frigo. In tal caso ricordatevi di tirarli fuori almeno 30 minuti prima di infornarli.

La ricetta originale prevede anche l'aggiunta di qualche gambero, io non sempre li ho in casa...  

Ho preparato altre sorprese al forno… io fossi in voi non me le perderei J


Buona serata
Liz

lunedì 4 luglio 2011

MUFFIN AI GAMBERI

Ancora muffin! Per la stagione estiva sono un ottimo accompagnamento per una fresca insalata o per aprire un pranzo leggero. Questa volta il formato è più grande, profumato all’erba cipollina  e racchiude delle piccole sorprese, i gamberi.
Alla scuola di cucina questa ricetta era stata presentata  in versione plum cake, io ho un po’ cambiato l’aspetto, perché sapete che amo la monoporzione J, e così questa volta li ho serviti con l’aperitivo.
Ricordo che, oltre all’insalata, ci era stato suggerito di servirlo anche come accompagnamento ad una crema di avocado oppure a un patè di pesce…
Da qualche parte ho la ricetta di un patè  davvero speciale,  datemi il tempo di recuperarla e vi parlerò di questo delicatissimo antipasto di mare.
Avrete così un’altra alternativa per decidere quale abbinamento proporre con  questi muffin salati.

Per 6 muffin (diametro 7 cm)

100 gr farina
mezza bustina lievito per torte salate
1 uovo taglia grande
50 ml olio delicato
50 ml latte
120 gr gamberi medi già sgusciati
mezzo spicchio aglio
erba cipollina fresca
sale e pepe
Eliminate il filo nero dai gamberi, tagliateli in due o tre parti  e fateli saltare in padella in un filo di olio caldo e l’aglio schiacciato. Spegnete il fuoco e salate.
Versate in una ciotola (o nel robot) la farina, il lievito (passato attraverso un colino) l’uovo, il sale e un po’ di pepe. Amalgamate bene e, continuando a mescolare, aggiungete l’olio a filo e poi il latte, leggermente scaldato.
Unite i gamberi e completate con  l’erba cipollina, tagliata finemente con le forbici. Dovrete ottenere un composto piuttosto morbido.
Riempite gli stampini e cuocete in forno a 180° per circa 35/40 minuti.
Prima di sformarli, lasciateli riposare per una decina di minuti.
Sono buonissimi gustati tiepidi o freddi.
Buona serata
Liz
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...