domenica 26 febbraio 2012

CROSTINI CON CIPOLLE E GORGONZOLA


Offrire un crostino durante un aperitivo penso che sia  sempre una buona scelta. Non so se capiti anche a voi, ma io trovo che alla "base", ovvero il pane, non venga quasi mai data grande importanza (mentre, secondo me, ci sono crostini e “Crostini”) perché, quello che cattura l’interesse e fa venire l’acquolina, è quasi sempre la copertura, ma in questo caso… vedrete che gli ospiti si accorgeranno della differenza e anche la base sarà una vera sorpresa!

E’ una ricetta  senza dosi, ma per darvi un ordine di grandezza considerate che, per preparare 20 bocconcini (cm 3 x 3), una piccola cipolla e 60 gr di formaggio sono stati più che sufficienti.

Per la base
Polenta
Preparate la polenta come siete soliti fare. Io, per questa ricetta, dovendo un po’ accelerare i tempi, ho scelto di utilizzare quella precotta.
Una volta cotta, trasferitela in uno stampo da plum-cake (io ho utilizzato uno stampo di plastica per il microonde) e lasciatela rassodare a temperatura ambiente.

Per la copertura
Cipolla Tropea
Gorgonzola dolce
Aceto balsamico
Olio
Sale e pepe
Tagliate la cipolla in 4 spicchi e poi a fettine sottili, ma non troppo.
In una piccola padella scaldate un po’ di olio, aggiungete le cipolle, salate e cuocete a fuoco dolce per circa 10 minuti. Fate attenzione a non bruciarle, eventualmente aggiungete un cucchiaio di acqua calda.
Quando si saranno ammorbidite, versate qualche goccia di aceto balsamico e fate evaporare. Pepate e lasciate raffreddare.
Nel frattempo lavorate il gorgonzola con i rebbi di una forchetta, fino a quando il formaggio avrà raggiunto una consistenza più liscia ed omogenea.

Prima di eseguire questo passaggio “trasferite il gorgonzola in un sac à poche con bocchetta festonata”, vi invito a leggere N.B. più sotto J

Sformate la polenta, tagliatela a fette di mezzo centimetro e ricavate dei piccoli quadrati con un tagliabiscotti, 
spennellate ogni fettina con un po’ di olio e passate in forno a 200° fino a quando la superficie non risulterà leggermente dorata.
Fate leggermente intiepidire.
Decorate ogni crostino con un po’ di cipolle e un ciuffetto di gorgonzola.
N.B.
Pensavo che inserire il formaggio in un sac à poche fosse una “genialata” invece per questi crostini, soprattutto per la consistenza di questo tipo di formaggio, non è così! E’ davvero antipatico, ogni volta che tentavo di staccarmi dal ciuffo già appoggiato sul crostino, per passare a farcirne un nuovo, non voleva proprio separarsi dalle cipolle, se le portava dietro.
Per i prossimi crostini, penso che spalmerò prima il  gorgonzola e poi lo copriro’ con le cipolle... volete un consiglio? Fate altrettanto, sarà meno coreografico, ma ce ne faremo una ragione!
Io ho dovuto confessare questo “inconveniente”, e citare la ricetta così come l’ho eseguita, solo perché le foto lo testimoniano… sono sicura che qualche lettore attento se ne sarebbe accorto J  

Buona settimana!
Liz

mercoledì 22 febbraio 2012

TARTELLETTE CON CREMA DI LENTICCHIE E SALSICCIA


Sicuramente avrete preso già mille spunti per riciclare gli avanzi di lenticchie del 31/12/2011, anche nel web ho visto parecchie ricette nei primi giorni del nuovo anno. Io ne ho conservato qualche porzione nel congelatore, ancora da smaltire, anche se,  vi confesso, non mi dispiace  cucinare  questo piatto anche in altri periodi dell’anno.
Ho pensato di proporvi questa ricetta soprattutto per presentarvi dei piccoli gusci di pasta brisèe: sono spesso alcune delle “sfiziosità” che mi piace offrire con l’aperitivo, anche in formati più piccoli, e ci sono infinite combinazioni per riempirli e renderli particolarmente golosi.
La ricetta delle lenticchie proviene dalla cucina della mia sorellina… ottima!
 
Per le lenticchie
200 gr lenticchie secche
1 carota piccola
1 cipolla piccola
concentrato pomodoro
brodo vegetale (o, come dice Vale, quello che avete)
salvia qualche foglia
1 peperoncino secco
olio
sale

salsiccia
pepe

Per le tartellette
250 gr farina
125 gr burro a temperatura ambiente
acqua fredda qualche cucchiaio
sale
ceci secchi per la cottura

Preparate la pasta brisèe
Impastate velocemente la farina con un pizzico di sale e il burro a pezzetti. Quando l’impasto avrà assunto l’aspetto di tanti bricioloni, aggiungete l’acqua, un po’ alla volta, e continuate ad impastare fino a quando non avrete ottenuto un impasto omogeneo. Potete lavorare questo impasto mettendo tutto dentro a un robot ma, anche in tal caso, aggiungete l’acqua solo quando l’impasto risulterà “bricioloso” (in tal caso saranno briciole più piccole) e sempre un poco alla volta.
Avvolgete l’impasto in un foglio di alluminio e lasciate riposare in frigo per almeno 1 ora.
Stendete la pasta in una sfoglia piuttosto sottile, tagliatela  con un tagliabiscotti del diametro leggermente superiore a quello dello stampino.
Foderate lo stampino con la pasta, con i rebbi di una forchetta bucherellate il fondo e le pareti e riempite lo stampino con un po’ di ceci secchi (o palline di argilla per uso alimentare).
Infornate a 180° per circa 10 minuti. Eliminate i ceci e lasciate cuocere ancora per qualche minuto, fino a quando anche l’interno delle tartellette sarà leggermente dorato. Sfornate, rimuovete le tartellette dagli stampini e lasciate raffreddare.


Piccola parentesi: ho saputo che qualcuno, provando una mia ricetta, non si è trovato con i tempi di cottura da me segnalati. Anche se, come già detto, non posto mai una ricetta senza averla prima testata, è possibile che temperature e tempi di cottura non siano precisissime. Cio' puo' dipendere dallo spessore dell’impasto, dalle dimensioni, dalle caratteristiche del proprio forno. Dove possibile, cerco sempre di riportare le misure degli stampi che utilizzo, ma il mio consiglio è di tenere sempre sotto controllo cio’ che infornate. Anche con ricette prese da riviste o libri famosi, spesso i tempi di cottura non sono attendibili al cento per cento.
Quindi, controllate anche queste tartellette. I miei tempi di cottura si riferiscono a tartellette diametro 7 cm .

Per le lenticchie di Vale… ricetta “senza tanti fronzoli…”
Il giorno prima mettete le lenticchie in acqua fredda (almeno 12 ore prima).
Scolate le lenticchie e passatele sotto l’acqua.
Tagliate la cipolla e la carota a dadini e fate soffriggere nell’olio.
Aggiungete le lenticchie, la salvia, il peperoncino, coprite con un po’ di brodo e aggiungete un po’ di concentrato di pomodoro.
Alla domanda “quanto le fai cuocere?” risposta della sorellina… “le vedi quando sono cotte!”
La sua ricetta prevede che, una volta cotto il cotechino, venga tagliato e messo insieme alle lenticchie, in modo da insaporirle bene... per questa ricetta... niente cotechino!

Eliminate la salvia, frullate una parte delle lenticchie, aggiungendo eventualmente qualche cucchiaio di acqua calda (o brodo vegetale). Non ne serve tanta, la chiamo crema, ma deve comunque avere una certa consistenza.
Aggiungete poi anche le lenticchie intere, mescolate bene e trasferite il composto in un sac à poche con bocchetta festonata larga.

Eliminate il budello dalla salsiccia, fatela rosolare in un padellino, senza alcun condimento, sgranandola con i rebbi della forchetta.
Mentre la salsiccia cuoce, farcite le tartellette con la crema di lenticchie, appoggiate sulla superficie dei pezzetti di salsiccia calda, una macinata di pepe e servite subito.
Nonostante le tartellette possano essere preparate giorni prima e conservate in una scatola di latta… davvero non trovate il tempo per farle?
Allora ecco l’alternativa! procuratevi del pane tipo rustico, tagliatelo a fette e poi a rettangoli. Spennellate la superficie con un velo d’olio, tostate in forno a 200° per qualche minuto e farcite i crostini come le tartellette… il successo è comunque garantito! 
E se deciderete di appuntarvi questa ricetta per il prossimo fine anno, potrete sostituire la salsiccia con piccoli pezzi di cotechino (in tal caso seguite il consiglio di Vale, lasciatelo riposare un po' insieme alle lenticchie.)

Prossimamente, sempre con un avanzo di lenticchie, l’ultimo, vi darò la ricetta di un golosissimo primo piatto… ho già tirato fuori la madia e la mia Imperia J
In questo momento quanto mi piacerebbe vedere la faccia della mia sorellina J … ma sicuramente non arriverà neanche a leggere la metà di questo lungo post L.

Buona serata
Liz

domenica 19 febbraio 2012

IDEE PER CARNEVALE… DOLCETTI E BON BON

Carnevale… è un periodo che, a essere sincera, non amo particolarmente. Ma, se avessi dei bimbi, sicuramente non perderei questa occasione per dare una festicciola in maschera. Qualcuno la sta organizzando? I piccoli adorano questa ricorrenza! Oltre a poter indossare il costume del loro eroe o  personaggio delle fiabe preferito, per loro è anche l’occasione per giocare con coriandoli e stelle filanti, e magari tirare anche qualche colpo a quella pentola che regala una pioggia di bon bon.
Quando i miei nipotini erano piccoli, ricordo che avevo partecipato a una loro festa di carnevale e avevo contribuito a riempire la pentolaccia  confezionando tanti piccoli pacchetti pieni di caramelle e altri dolcetti… un successone!
So bene che non tutti hanno la possibilità di organizzare questo gioco,  ma se darete comunque una festicciola in maschera, perché non mettere  sul tavolo della merenda qualche pentolina e riempirla di piccole golosità confezionate con le vostre mani? 
Oppure, a festa finita, per ringraziarli della loro visita, potreste salutarli facendogli prelevare da queste pentoline qualche piccolo sacchetto;
o ancora, organizzare dei giochi e far pescare il premio da queste pentoline.
Sono sicura che anche i vostri piccoli ospiti sarebbero felici di ricevere questi  dolci pensierini.
Per la merenda di carnevale,  oltre alle solite chiacchiere e frittelle dolci,  aggiungerei anche qualche dolcetto: si tratta di semplicissimi cupcakes, in miniatura, e anche loro mascherati per l’occasione J
In rete ho trovato innumerevoli ricette per le basi, ho preso quella che più mi ispirava anche se, per quanto riguarda la crema al formaggio, non sono completamente soddisfatta… anzi, diciamo pure che non mi entusiasma, preferisco, senza alcun dubbio, quella al burro. Purtroppo non ho avuto il tempo per rifarli, sarà per la prossima volta.

Per 50 mini cupcakes (pirottini da 2 cm)
70 gr farina
45 gr zucchero semolato
40 gr burro morbidissimo
1 uovo
25 ml latte
mezzo baccello vaniglia
1 cucchiaino raso lievito per dolci
crema da spalmare al cioccolato (per la farcitura interna)
marmellata fragole (per la farcitura interna)

Scaldate leggermente il latte con il baccello di vaniglia, lasciate in infusione per circa 30 minuti e poi filtrate attraverso il colino.
In una ciotola battete con le fruste elettriche il burro con lo zucchero, fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Aggiungete l’uovo e incorporatelo molto bene. Unite anche la farina e il lievito, un poco alla volta e passati attraverso un colino. Infine versate il latte e amalgamate ancora bene.
Mettete il composto in un sac à poche con bocchetta liscia.
In uno stampo posizionate i pirottini e riempiteli fino ad arrivare  quasi al bordo.
Infornate a 180° per circa 8 minuti. Ovviamente, se deciderete di farli più grandi, il tempo di cottura sarà maggiore.
Una volta sformati, lasciateli raffreddare.
Per la crema
125 gr formaggio spalmabile
3 cucchiai di zucchero a velo
30 gr burro morbidissimo

Questa volta con le dosi ho veramente improvvisato. Sono partita da una certa quantità, ma siccome continuavo a sentire sapore di formaggio, ho fatto un po’ di correzioni strada facendo. Vi consiglio di assaggiare e di aggiustare le quantità secondo il vostro gusto.
Mettete il formaggio e il burro in una ciotola e con la  frusta elettrica lavorate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Aggiungete anche lo zucchero a velo, un poco alla volta, e continuate a sbattere fino a quando non sarà ben incorporato.
Io ho diviso la crema in due parti, ad una ho aggiunto un po’ di cacao in polvere e all’altra qualche cucchiaio di sciroppo di fragole. L’intenzione era quella di dare un colore diverso, in modo da segnalare il tipo di ripieno contenuto all’interno del cupcakes... guardando bene le foto vi accorgerete che il tentativo è pallidissimo… l’idea forse non era poi così male, ma dovrò lavorarci J.
Mettete il composto in un sac à poche con la bocchetta che preferite e trasferite in frigo per qualche ora.

Ho pensato di aggiungere un ripieno... tagliate la calottina dei cupcakes e con la punta di un coltello formate una piccola cavità al centro.
Io ho preferito utilizzare un attrezzo che si usa solitamente per decorare la frutta e la verdura, praticissimo!
Riempite l’interno di una parte dei cupcakes con la crema al cioccolato  (io l’ho passata qualche minuto al microonde per farla scivolare meglio all’interno della cavità) e l’altra con la marmellata.
Coprite con la crema al formaggio e decorate con qualche mini smarties o altri topping colorati.
Non volendo metterli in frigo, ho confezionato i cupcakes 30 minuti prima di servirli.
Ancora due cose
A proposito della crema al formaggio, io ho utilizzato il Philadelphia: prima ho provato quello in vaschetta e poi quello in forma… dovendo scegliere,  preferisco l’ultimo, secondo il mio palato ha un sapore più delicato.
  
Quando ho scelto la taglia di questi dolcetti ho pensato che il vantaggio di prepararli così piccoli fosse proprio quello di poterli infilare in bocca in un solo colpo. Peccato che, proprio mentre riguardavo le foto, mi sia resa conto di aver lasciato il pirottino. Mi raccomando, non fate il mio errore, una volta fatto il buco per il ripieno, rimuovetelo!

Questo post avrei dovuto pubblicarlo  prima, sono un po’ in ritardo, ma potrebbe tornarvi utile per altre festicciole o per il prossimo carnevale J
Dimenticavo! Queste pentoline stanno benissimo anche su una tavola per adulti! Possono diventare un allegro centrotavola per la domenica della pentolaccia J
A presto
Liz

venerdì 17 febbraio 2012

RISOTTO CON CARCIOFI E PORRI


La pentolina poteva trarre in inganno… anziché contenere una zuppa, nasconde un gustoso risottino!
La ricetta proviene da un corso, ricordo che questo risotto era stato messo in forma e decorato con il porro… davvero scenografico, ma ci saranno altre occasioni per mostrarvelo.
Oggi volevo proprio utilizzare queste pentoline e, visto che tra un po’ sarà la domenica della pentolaccia, ho pensato che qualcuno forse avrebbe gradito questa idea di servire un primo all’interno di un “contenitore” un po’ diverso dal solito piatto.
E non sarà l’unica pentolina presente sulla mia tavola… J

Per 4 persone
(utilizzando le pentoline uscirà qualche porzione in più: le mie contengono 2 mestoli scarsi di risotto)
300 gr riso carnaroli o arborio
2 carciofi
2 porri piccoli (o 1 grande)
2 fettine guanciale
1 bicchiere latte
mezzo bicchiere vino bianco secco
brodo vegetale
3 cucchiai parmigiano grattugiato
farina
1 noce burro
olio
sale e pepe

Lavate e pulite i porri e i carciofi, ma non buttate via gli scarti. Ovvero,  per i porri la parte verde (non tutta, quella più tenera), per i carciofi le punte, private ovviamente delle spine, perché saranno gli ingredienti che vi serviranno per preparare la salsa.
E cominciamo appunto da questa: tagliate tutto a piccoli pezzi e stufateli in una noce di burro. Cospargete con un po’ di farina e, dopo aver mescolato, versate un po’ di brodo (volendo renderla più cremosa potete aggiungere una parte di latte). Fate cuocere a pentola coperta fino a quando le verdure non saranno tenere e regolate di sale. Durante la cottura controllate il livello del brodo e, se fosse necessario, aggiungete qualche altro mestolino.
Riducete le verdure in crema con il frullatore a immersione e passate la salsa attraverso un colino. Trasferite in una piccola brocca, coperta con pellicola trasparente e tenete in caldo a bagnomaria.


Passiamo al risotto.
Tagliate i porri a rondelle sottili.
Tagliate carciofi in quattro parti e poi a fette, non troppo sottili : mettete a bagno in una ciotola piena d’acqua fredda, in cui avrete precedentemente stemperato un cucchiaio di farina. 
Tagliate il guanciale a striscioline (io ho preferito utilizzare una fetta spessa e  tagliarla a cubetti).
Prendete la vostra “pentola per risotti”, versate un po’ di olio e fate appassire i porri. Aggiungete poi i carciofi (precedentemente scolati), il guanciale e lasciate rosolare.
Quando l’acqua delle verdure sarà evaporata, aggiungete il riso e fatelo tostare. Quando il riso risulterà dorato, sfumate con il vino e quando sarà completamente evaporato, aggiungete il latte, per due volte, e poi portate a cottura con il brodo caldo.
Per gli amici principianti: sia per quanto riguarda il latte che per il brodo, è importante che vengano aggiunti un poco alla volta. Inoltre, aspettate sempre che il liquido sia stato completamente assorbito, prima di aggiungerne altro.
Quando il risotto sarà della giusta densità e al dente, spegnete il fuoco, unite il parmigiano, aggiustate di sale e pepe e lasciate riposare per qualche minuto.
Trasferite il risotto nelle pentoline e versate un po' di crema.
Ricordatevi di portare in tavola anche la brocca con la salsa, qualcuno gradirà sicuramente aggiungerne ancora.
p.s.
quando preparo un risotto, difficilmente aggiungo il sale: preferisco cuocerlo con un brodo saporito e poi aggiustare il sapore alla fine e solo dopo aver aggiunto il formaggio. In questo caso c’e’ anche la salsa, piuttosto saporita.

E tornando alle pentoline… cosa nasconderanno queste?
Curiosi? Prestissimo svelerò il loro contenuto J
Vi aspetto!
Liz 

domenica 12 febbraio 2012

CUORICINI AL GIANDUIA

Chi segue “La classe della maestra Valentina” sa che la mia sorellina è sempre alla ricerca di contest che riguardono la creatività.
Capita spesso che si lamenti con me per la loro scarsità, mentre  per la cucina ci sono sempre innumerevoli occasioni. Lo scorso anno sono riuscita a partecipare a diversi contest, non vi dico ogni volta che glielo comunicavo!
Ma grazie ad alcune sue followers, molto attente a questo suo desiderio, le sono arrivate diverse segnalazioni di contest creativi in corso e così, anche lei, negli ultimi mesi ha potuto confrontarsi con altre “colleghe”. Grazie ragazze, l’avete fatta davvero felice! Ma tant’e’… avevo appena deciso di prendermi la pausa per inventario, quando  ricevo questo suo sms “vai a curiosare questo blog, c’e’ un contest in corso, è  per due categorie, “decorazione” e “piccola pasticceria”… si parla di cuori… partecipIAMO?” 
Quando eravamo insieme nella cuisine, ricordo che avevamo partecipato al nostro primo contest proprio in questo periodo… giusto con qualche cuore e tante risate… in ricordo dei bei vecchi tempi (che nostalgia!) come potevo dirle di no? J
E così, con questi piccoli cuori, partecipo al contest "Con tutto il cuore" di Ledolcicreazionidimaria per la sezione “piccola pasticceria”
Dovendo preparare un dolce a forma di cuore, ho subito pensato di creare qualcosa che, oltre alla forma, racchiudesse al suo interno, nel cuore, una sorpresa… tra quelli possibili, ho scelto la Sacher, una torta che, in versione originale non amo tantissimo, ma che mi è sembrata perfetta per realizzare quello che mi passava per la testa… senza tralasciare un tocco personale J.
Cuore = Rosso: eliminata la marmellata di albicocche e inserita una  marmellata rosso lampone…
… Cuore = Amore: volevo un sapore più delicato e quindi una copertura al cioccolato gianduia ha preso il posto di quella al cioccolato fondente...
… Cuore = 2 innamorati: ho aggiunto  un altro cuoricino, una sottile traccia di cioccolato piena di ciuffi di panna montata.

Per 6 cuoricini (dimensioni max larghezza cm 5,5)

Per la torta – stampo diametro 19 cm
50 gr burro (a temperatura ambiente) + 1 piccola noce
20 + 30 gr zucchero semolato
50 gr cioccolato fondente
2 albumi (a temperatura ambiente)
45 gr farina
Marmellata di lamponi

Per la glassa
70 gr cioccolato gianduia
70 ml panna fresca
20 gr zucchero a velo

Per la panna montata
Panna fresca
Zucchero a velo

Preparate l’impasto della torta: lavorate il burro molto morbido con 20 gr di zucchero.
Tritate grossolanamente il cioccolato e scaldatelo a bagnomaria.
Versatelo un poco alla volta nella crema di burro e amalgamate bene.
Montate gli albumi a neve aggiungendo, a metà della lavorazione e un poco alla volta, il restante zucchero (30 gr).
Unite poi il composto di cioccolato amalgamando delicatamente. Infine, aggiungete anche la farina, sempre un poco alla volta e passata attraverso un colino. Mescolate sempre delicatamente e non troppo, in modo da evitare di  smontare l’impasto. La consistenza dell’impasto dovrà risultare simile a  quella di una mousse.
Fate fondere la noce di burro, spennellate il fondo e la parete della tortiera e rivestite con un po’ di zucchero.
Versate l’impasto, livellando delicatamente la superficie, e fate cuocere a 180° per circa 25/30 minuti.
Importante: è meglio che la temperatura del forno sia leggermente più bassa piuttosto che più alta poiché, in quest’ultimo caso, rischierebbe di alzarsi troppo e a fine cottura vi ritrovereste con una torta sgonfia.
Inoltre, fate attenzione che, una volta sfornata e sformata, la differenza di temperatura non la faccia abbassare creando al centro la “conchetta”. Io preferisco sformarla sulla griglia e rimetterla in forno spento e socchiuso per raffreddarla gradualmente.
Quando sarà completamente raffreddata, chiudetela in un foglio di alluminio e dimenticatevela fino al giorno dopo.

Pronte per affrontare la parte più impegnativa? Ho cercato di spiegare il procedimento senza tralasciare alcun passaggio, ma mi rendo conto che non è uno dei dolci più semplici, soprattutto con queste dimensioni… proviamoci J
Prendete la vostra torta e tagliatela a metà.
Aiutino per i principianti: appoggiate il palmo di una mano al centro della torta, prendete un lungo coltello seghettato, incidete la torta in un punto a metà del bordo e affondate la lama fino ad arrivare al centro. Stando sempre con la punta del coltello nel centro,  iniziate a tagliare delicatamente muovendovi  lungo tutta la circonferenza della torta. Essendo una torta delicata, per separare le due metà vi consiglio di aiutarvi con la lama di due coltelli e sollevare con attenzione.
Per tentare di spiegare meglio i prossimi passaggi, ho deciso di dare un nome alle due metà, “base” e “top”: in pratica, la “base” corrisponde alla parte bassa della torta, la “top” a quella superiore. Inoltre, quando parlo di “parte morbida”, intendo quella interna.
Appoggiate i due dischi su un tagliere, in modo da avere la parte  morbida  della torta rivolta verso l’alto (in questo modo si sbriciolerà un po’ meno), e con un tagliabiscotti a cuore incidete le due metà. Separate i cuori della metà “base” da quelli “top” perché, ai fini dell’assemblaggio del dolcino, verranno utilizzati in modo differente.
Passate la marmellata attraverso un colino, in modo da eliminare i semini e diluitela con qualche goccio d’acqua (non esagerate con la quantità, aggiungetela un poco alla volta).
Prendete i cuoricini “top”, spalmate un velo di marmellata sulla parte morbida e coprite con i cuoricini “base”, in modo che la loro parte morbida si incontri con il velo di marmellata: in pratica, è come se aveste capovolto la vostra torta iniziale ovvero, la parte alta dei vostri cuoricini, quella che verrà glassata, non è altro che il fondo della torta, la parte più liscia in assoluto.
Vi siete scoraggiate? Non mollate! 
Prendete il resto della marmellata e, tenendo il cuoricino tra le dita, spalmatela bene sui bordi, riempiendo  i buchi dell’impasto. Appoggiate i cuoricini su una griglia per dolci e coprite anche la superficie con un velo di marmellata.
Trasferite la griglia su una teglia.
Non avete rinunciato vero?! Tenete duro, è il momento della  glassa, l’ultimo step  J
Mettete il cioccolato e la panna in un pentolino (meglio utilizzare uno con il becco) e fate scaldare dolcemente, mescolando. Appena il cioccolato inizierà a sciogliersi, aggiungete lo zucchero e amalgamate bene (non deve assolutamente bollire né surriscaldarsi troppo).
Versate il cioccolato caldissimo al centro di ogni cuoricino: rispetto alla torta intera, la dimensione dei cuori è ridotta, è quindi più  semplice ricoprirli senza dover ruotare o inclinare la griglia per agevolare la copertura. Inoltre, il cioccolato versato caldo,  ha una consistenza che scivola perfettamente sulla superficie, cade anche lungo i bordi e li ricopre con estrema facilità. 
Una delle caratteristiche della torta Sacher è sicuramente la copertura, che deve essere bella lucida e assolutamente liscia quindi… vietato l’uso di qualunque spatola!
Lasciate raffreddare bene i cuori e poi, sollevandoli delicatamente con la lama di una spatola o un largo coltello, trasferiteli nei piatti.
La dose della glassa è superiore alla reale necessità, ma conviene avere una dose abbondante piuttosto che ritrovarsi senza. E la teglia sotto la griglia serve appunto a raccogliere il cioccolato in eccesso… raccoglietelo e utilizzatelo per preparare un altro dolcino, oppure scaldatelo nuovamente, vi basterà avere qualche pezzo di frutta a portata di mano e potrete gustare una golosissima fonduta al cioccolato J

Anche voi volete unire un secondo cuoricino?
Montate la panna con lo zucchero e lasciate riposare in frigo per 1 ora.
In un piccolo biberon da cucina inserite un po’ di cioccolato fuso, (non dovrà essere troppo caldo, lasciatelo leggermente raffreddare, in modo che la consistenza sia più densa) e disegnate la sagoma di un cuore.
Inserite la panna in un sac à poche con bocchetta festonata e, poco prima di servire, decorate l’interno del cuoricino con ciuffetti di panna montata.
Lo so, è un post lunghissimo, ma in questo modo penso di non aver tralasciato alcuni degli accorgimenti fondamentali  per poter confezionare un dolce simile alla Sachertorte. Io ho scoperto questi trucchi a un corso e sono contenta di aver avuto questa occasione per svelarveli… e non finisce qui J
… la parete dei miei cuoricini, nonostante abbia fatto un doppio giro di glassatura, non è liscia come avrei voluto, e questo perché i bordi non hanno la caratteristica crosticina delle torte… provate a preparare la torta intera (o utilizzare degli stampini a cuore), vi assicuro che il risultato sarà migliore. Vi consiglio, però, di non cimentarvi con torte di grossa taglia, a meno che non siate “maestri della glassatura”.  
La Sacher è un tipo di torta che deve essere conservata in un posto fresco, ma non in frigo. Una bella alzatina con una campana di vetro è il luogo perfetto dove riporla J

Buona domenica
Liz

giovedì 9 febbraio 2012

SEMIFREDDO AI GAMBERI


Ecco spuntare i primi cuori… San Valentino si avvicina!
Eh si, da noi si festeggia, ed è tradizione che io prepari una cenetta speciale per il mio amore.
Questo antipastino risale a un altro San Valentino… a mio marito piacciono molto le sorprese e quello che preparerò il prossimo 14 febbraio non posso proprio svelarvelo J.
E’ un semifreddo dal sapore delicato, è veloce e semplicissimo, e può essere preparato con largo anticipo. Anzi, vi consiglio di prepararlo comunque almeno il giorno prima, guadagnerà maggior sapore.

Essendo un antipasto non proprio leggero, un altro consiglio è quello di  non fare porzioni abbondanti. Io sono andata un po’ a occhio e, con circa metà dose, ho preparato 6 ciotoline.

250 gr code gambero (medio) con guscio
20 gr burro (a temperatura ambiente)
1 albume (a temperatura ambiente)
200 ml panna fresca
Pancarrè
Olio
Sale e pepe bianco

Mettete una pentola piena d’acqua sul fuoco e portate a bollore. Salate leggermente, poi immergete i gamberi e fateli cuocere per alcuni minuti.
Scolateli ed eliminate il guscio e il filo nero.
Tenetene da parte 3/4, che vi serviranno per la decorazione.
Condite  gli altri con un filo d’olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe, e lasciate raffreddare. Poi frullateli nel mixer con il burro.
Montate gli albumi a neve.
Montate la panna, prelevatene un cucchiaio, unitela ai gamberi e amalgamate per rendere il composto più morbido.
Unite, un poco alla volta, i gamberi agli albumi, mescolando con movimenti delicati e infine incorporate il composto alla panna, amalgamando sempre  con delicatezza.
Versate il semifreddo in piccole ciotole e trasferitele in freezer per qualche ora.
Per gustare il semifreddo non possono mancare un po’ di crostini.
Io ho utilizzato questo simpatico tagliabiscotti: permette di avere dei crostini (o dei biscotti) che possono essere incastrati nei bordi delle ciotole o delle tazze.
Non avete questo tagliabiscotti? No problem, utilizzate quello comune, tagliate con una forbice un piccolo pezzetto di pane e avrete lo stesso risultato J.
Spennellate i cuori con un po’ di olio e infornate a 200° fino a quando saranno dorati.
Passate i semifreddi in frigo almeno 30/40 minuti prima di servirli. Il tempo di riposo in frigo serve a dare al semifreddo quella consistenza non troppo ghiacciata, ma non dovrà diventare neanche troppo morbida. I 30/40 minuti sono validi per piccole quantità, perciò vi consiglio di fare sempre la prova stecchino: dovrà entrare facilmente ma, muovendolo leggermente, dovrete avvertire che la consistenza sia sempre piuttosto “compatta”.
Tagliate i gamberi per la decorazione a piccoli pezzi e fateli saltare in padella in una piccolissima noce di burro, salate e pepate.
Inserite un cuore nel bordo di ogni ciotolina e servite i semifreddi coperti da qualche briciola di gambero.

p.s.
Io ho preferito cuocere i gamberi in acqua, senza l’aggiunta di alcun sapore ma, volendo, voi potete farli saltare in padella e bagnarli con un po' di  vino bianco o del brandy.
Spunteranno altri cuoricini… vi aspetto J

Come al solito, non riesco a trovare il tempo per rispondere ai vostri commenti e passare a trovarvi… GRAZIE 1000 per le vostre visite e i vostri bellissimi commenti e grazie anche alle amiche che mi hanno dato utilissimi consigli per la bavarese ai pistacchi J

A presto
Liz

domenica 5 febbraio 2012

I BACINI DELLA MIA MAMMA


Si tratta dei classici baci di dama, ma quelli che vedete nella foto li ha preparati la mia mamma e sono veramente INI INI INI.
Non so come sia arrivata a farli così piccoli, sta di fatto che ogni volta che li prepara non sopravvivono al giorno dopo  e se la invitano a portare qualcosa,  sono sempre richiestissimi!
Per darvi l’idea della dimensioni, ecco un bacio della “pasticceria sotto casa”…
… ma un piccolo ditale da cucito rende decisamente meglio l’idea!
Se anche voi sarete brave come la mia mamma a realizzarli così piccini, allora potrete anche metterli in un piccolo sacchetto, o dentro delle scatoline, per offrire ai vostri ospiti uno speciale cadeau gourmand.
E visto che non posto nulla senza averlo testato prima nella mia cuisine, non potevo certo tirarmi indietro. La prima volta che ho provato a farli ricordo che non assomigliavano neanche lontanamente agli originali, questo secondo tentativo forse è un po’ meno tragico ma, come vedrete più avanti, con la misura proprio NON CI SIAMO…

Per tanti bacini
100 gr farina
100 gr nocciole tostate
100 gr zucchero semolato
75 gr burro a temperatura ambiente
cioccolato fondente
TANTISSIMA PAZIENZA J

Tritate finemente nel mixer le nocciole con lo zucchero.
Mescolate in una ciotola la farina con la pasta di nocciole, aggiungete poi il burro in pezzi ed impastate velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Avvolgetelo in pellicola trasparente e trasferitelo in frigo per almeno 2 ore.
Prelevate una piccolissima porzione di impasto: essendo piuttosto friabile, modellatelo prima schiacciandolo con la punta delle dita e poi passatelo tra il palmo delle mani fino ad ottenere una piccolissima pallina (la dimensione giusta è quella di un pisello). Andate avanti fino a quando non avrete esaurito l’impasto.
Una parentesi a proposito della misura delle palline: nonostante abbia provato a farle piccole piccole, è stata veramente dura ottenere dei piccolissimi baci. Tra l’altro, cuocendo, le palline si abbassano leggermente e la loro dimensione aumenta. Riuscite a immaginare la “taglia” delle calottine della mia mamma? Solo lei può avere così tanta pazienza! Pensate che io ho addirittura dimezzato la dose e sembrava che l’impasto non finisse mai!
Adagiate le palline su una teglia rivestita di carta da forno, infornate a 140° e fate cuocere per circa 10 minuti.
Rimuovete le calottine dalla teglia con la lama di un coltello e fatele riposare su una superficie fredda.
Nel frattempo tagliate il cioccolato grossolanamente e fatelo sciogliere a bagnomaria: quando sarà completamente sciolto, allontanate il recipiente dal pentolino che contiene l’acqua calda, e lasciatelo riposare  fino a quando  non avrà raggiunto una consistenza leggermente più densa.
Spalmate la superficie piatta della calottina  con una punta di cioccolato e accoppiatela con un’altra metà. 

Per fare questa operazione, io ho utilizzato una bacchetta cinese, è perfetta per prelevare piccole quantità di cioccolato.
Potete preparare i bacini anche in due tempi, ovvero cuocere le calottine il giorno prima e accoppiarle il giorno successivo.

Anziché avere ospiti, avete ricevuto un invito ?
Acquistate un piccolo vassoio di porcellana, appoggiate i vostri bacini, avvolgete con un foglio di cellophane e legate con un bel nastro.
Ecco un regalino per i vostri amici J
I bacini si mantengono per diversi giorni chiusi in una scatola di latta, ma per essere certi di ritrovarli… nascondetela bene!

Grazie Mammi per i tuoi bacini J sono davvero unici!

A presto
Liz
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