sabato 31 marzo 2012

INSALATA RUSSA DI PASQUA


E' una proposta che arriva da un corso di tanti anni fa, tra tante idee per Pasqua, questa era di mettere in forma dell’insalata russa, come se fosse un mezzo uovo, e rifinirlo con tanti decori commestibili. Mi era piaciuta tantissimo ma, visto che amo le monoporzioni, ho ridotto la  dimensione e poi ho aggiunto qualche gallinella dorata, perfetta per raccogliere questo antipasto.
La ricetta dell’insalata russa è quella che ho sempre mangiato da bambina e che, ancora oggi, quando la prepara la mia mamma, è una vera tentazione. Un cucchiaio tira l’altro, lei lo sa e immancabilmente ne prepara in abbondanza, e un’altra porzione da portarmi a casa è sempre assicurata J 
Questa però… l’ho preparata io! E voi avete quella di famiglia? Perché andrà benissimo, altrimenti… vi passo volentieri quella della mia!

Con queste dosi ci saranno ovette anche per Pasquetta J
2 barattoli piccoli di giardiniera in aceto di vino bianco
4 patate misura media
2 carote
maionese
capperi in aceto di vino bianco
olive snocciolate

per decorare
piselli (io ho utilizzato quelli surgelati, sbollentati per qualche minuto in acqua salata, privati della buccia e separati)
olive snocciolate
mais in scatola
giardiniera in aceto di vino bianco
maionese

Cuocete le patate con la buccia in abbondante acqua salata e le carote a vapore. 
Sbucciate le patate, schiacciatele con i rebbi di una forchetta e lasciatele raffreddare. Stessa operazione anche per le carote.
Nel frattempo, tritate grossolanamente la giardiniera, poi i capperi e infine le olive. Potete utilizzare anche il mixer, l’importante è che sia un taglio grossolano  e che non venga tritato tutto insieme.
Quando le patate e le carote saranno completamente raffreddate, amalgamatele bene in una ciotola, unite anche gli altri ingredienti, un poco alla volta e mescolando bene, condite infine con un pizzico di sale (qualche goccia di aceto, ma di solito non è necessario grazie alla giardiniera e i capperi) e olio. Aggiungete anche la maionese, un po’ alla volta e secondo il vostro gusto.
Per metterla in forma ho utilizzato questi mezzi gusci, leggermente unti con un filo d’olio e rivestiti di pellicola trasparente. Questo rivestimento aiuta a sformarli sui piatti; ho fatto una prova senza, e con uno stampo più grande, ma gran parte dell’insalata è rimasta all’interno del guscio.
Utilizzate una spatola da pasticceria per spalmare bene l’insalata a filo del bordo: fate in modo che non ci siano troppe tracce di insalata al di fuori del mezzo guscio, in questo modo eviterete di sporcare troppo il piatto quando sformerete l’uovo.
Coprite con un foglio di pellicola di alluminio (possibilmente lasciandolo leggermente sollevato dall’insalata, ma sigillando bene lungo i bordi) e trasferite in frigo.
Diverse ore prima di servire, sformate le uova sui piatti:  appoggiate  il piatto capovolto sulla formina, capovolgete il piatto e, tenendo la pellicola, sollevate delicatamente il guscio e infine rimuovete delicatamente anche la pellicola.
Controllate il piatto e mi raccomando,  se ci fossero delle tracce di insalata, eliminatele con l’aiuto di un panno carta leggermente inumidito.
Decorate ogni uovo secondo la vostra fantasia e rimetteteli in frigo, coperti. Per non rovinare i decori, vi suggerisco di utilizzare delle ciotole da macedonia di plastica trasparente (io ne ho sempre qualcuna, sono davvero utili per proteggere alcuni piatti senza rovinarli e per controllare l’interno).
Poco prima di servire completate i decori con qualche ciuffetto di maionese (io ho utilizzato una siringa per dolci, ma anche un sac à poche con beccuccio piccolo andrà benissimo) e, volendo aggiungere un simil fiocco, fissate  sulla punta un filo  di erba cipollina (basta piegare un filo lungo a metà, piegare ancora le due metà e inserire nell’insalata)
Potete tranquillamente prepararla 24 ore prima, perché questo tipo di insalata, riposando, acquista maggior sapore. 
Per le gallinelle dorate
Tagliate il pancarrè con il tagliabiscotti (anche con un altro soggetto pasquale), spennellate la superficie con un velo d’olio e infornate le gallinelle a 200° fino a quando non risulteranno dorate.

Non vi sentite di fare le monoporzioni? Sarà d’effetto anche il maxi uovo e per i decori sarà tutto più semplice J
Buona domenica
Liz

giovedì 29 marzo 2012

TARTINE CON CREMA DI TONNO


Ecco delle semplicissime tartine per accompagnare l’aperitivo di Pasqua.
Volendo sempre offrire un simbolo che rappresenta questa ricorrenza, ho scelto di prepararle con l’uovo sodo. Ho poi unito un altro ingrediente, che trovo lo accompagni benissimo, il tonno.
Sia le uova che la crema possono essere preparate il giorno prima.

Dosi a piacere
Uova 
Tonno in scatola
Capperi in aceto di vino
Maionese
Pane per tramezzini
Insalatina + sale e olio (facoltativa e da condire all'ultimo minuto)

Fate rassodare le uova.
Privatele del guscio e, dopo averle fatte ben raffreddare, tagliatele a fettine con l’apposito attrezzo.   
Mettete i tuorli da parte (qualcuno vi servirà per la crema di tonno e gli altri per decorare le tartine).
Frullate nel mixer il tonno con qualche tuorlo, un po’ di maionese e qualche cappero: la consistenza dovrà essere piuttosto densa, perciò vi consiglio di mettere i tuorli un poco alla volta, di assaggiare e correggere il sapore e la densità con l’aggiunta di qualche cucchiaino di maionese. Trasferite il composto in un sac à poche con un beccuccio festonato e riponete in frigo.
Prendete dei tagliabiscotti rotondi con un diametro simile a quello delle fettine delle uova e tagliate il pane.
Spalmate ogni fetta con un velo di maionese, appoggiate l’albume,  e farcite  con la crema di tonno (potete preparare le tartine spalmate e con l’albume anche diverse ore prima e tenerle in frigo, ben coperte).
Passate i tuorli sodi attraverso un colino. Potete farlo direttamente sulle tartine, oppure in una ciotola: in tal caso, vi consiglio di  recuperare la “mimosa” con la lama di un coltello poichè, essendo molto delicata, rischiereste di schiacciarla.
E per servire questa combinazione in versione finger food:
tagliate l’albume a cubetti, inseriteli sul fondo dei bicchierini, un giro di crema,  una spolveratine di mimosa e per finire un cappero mignon.
p.s.
per chi non amasse il sapore del tonno, le uova sode possono essere accompagnate con svariate creme, scegliete la vostra combinazione preferita J

Appuntamento alla prossima proposta, un po’ coreografica...

Buona serata
Liz 

martedì 27 marzo 2012

MACEDONIA NEL GUSCIO


Alcuni giorni fa si parlava con una mia carissima “conoscente” di ricette e della mia cuisine…
… LEI: “quelle che pubblichi nel blog non sono ricette alla portata di tutti, tanta gente lavora, ha una famiglia numerosa, ci vogliono piatti “facili & veloci”, scrivi troppo…  pensa che, proprio l’altro giorno, un’amica mi ha chiesto qualche idea per preparare una cena che sarebbe avvenuta solo alcune  ore dopo… in pochi minuti  le ho suggerito 3 piatti semplicissimi e indovina? la cena ha avuto un grandissimo successo!”
IO: “lo so che i miei post sono lunghissimi, ma come posso saltare dei passaggi fondamentali? e poi chi si è da poco  avvicinato ai fornelli ha bisogno di qualche dritta in più! Comunque non mi sembra di aver mai pubblicato ricette così complicate, sai che mi piace soprattutto giocare con la presentazione del cibo, ma se me lo dici tu… anche se potresti almeno leggere i miei post fino in fondo!”
LEI: “fidati di me…”

In realtà ha ragione, passo week-end interi a cucinare per il blog, magari seguendo i consigli di chi è più organizzata di me, forse riuscirò a mantenerlo come un passatempo, perché mi sembra stia diventando sempre più impegnativo…
Ok, ci provo con le ricette di Pasqua, vi proporrò qualcosa di semplice e veloce, ma senza tralasciare “quel tocco particolare”, come piace a me J
Vediamo se anche la mia sorellina apprezzerà - ops, mi è scappato, non volevo rivelare l’identità della mia carissima “conoscente” J J J
E dovrò anche essere stringata… ma per questo non garantisco!

Avevo visto questa simpatica idea su una rivista (non ricordo più dove) e mi era piaciuta molto.
E’ la prima proposta di Pasqua perché, nonostante sia semplice, ci vuole un po’ di lavoro (e pazienza) per preparare le uova che accoglieranno la frutta.
Eh si, a meno che non siate bravissime a temperare il cioccolato e non vi siate già cimentate nella preparazione delle uova casalinghe, dovrete procurarvi delle ovette confezionate e, piano piano, rimuovere manualmente la calottina.
L’avete mai fatto? Basterà utilizzare un coltello con la punta e la lama sottilissima, accendere il fuoco e, passando leggermente la punta sulla fiamma,  incidere a zig-zag il cioccolato. Ogni volta che farete l’incisione, pulite bene la punta  prima di scaldarla nuovamente.
Appena avrete fatto il giro completo, rimuovete delicatamente la calottina… può anche succedere di trovare una sorpresa…  J nelle mie ne ho trovate ben due! il regalino e anche il suo involucro di plastica… per colpa di questo guscio, grande quasi quanto l’uovo, mi è toccato separare anche  i due mezzi gusci  e riattaccarli! Non è difficile, davvero, basta semplicemente non scoraggiarsi, rimanere concentrati e non ridursi proprio alla vigilia.

Per la mia macedonia ho acquistato
una mela verde, una pera, un kiwi… e qualche fragola (non è ancora la loro stagione, ma volevo assolutamente inserire una nota rossa).
Pera e mela  tagliati a piccoli cubetti + spruzzata di limone
Fragole e kiwi tagliati a piccoli spicchi + zucchero a velo (solo sulle fragole).
Per questa macedonia ho preferito non aggiungere altri succhi (tipo arancia spremuta) e aromi (tipo liquore) e ho unito tutta la frutta solo poco prima di inserirla nei gusci.
In casa avrete certamente dei portauova, io ne ho diversi e dalla mia “collezione blanche” ho scelto quelli al centro
Aggiungete una bella spolverata di zucchero a velo e qualche cialdina  croccante. Mai assaggiato queste?
Sono le “Gavottes”,  le trovate in Francia, ma se avete qualche negozietto di specialità nei dintorni provate a chiederle, io le ho già viste anche da noi. Altrimenti le classiche lingue di gatto andranno benissimo (possibilmente della pasticceria o casalinghe J )
A presto con un’altra semplice proposta
Buona serata
Liz

sabato 24 marzo 2012

DOLCI NEL BICCHIERE – IL TERZO


Vi presento l’ultimo bicchierino!
Vi siete persi il precedente? Ecco il LINK 

E il PRIMO ?
In questo trovate un po’ di “trucchi & consigli” validi per il TRIS.

Ma lungo il post ci sarà l’occasione per rivederli tutti insieme J

BICCHIERE… LAMPONE E PISTACCHIO
GELEE DI LAMPONE
150 gr polpa di lampone + qualche cucchiaio per il decoro della superficie
(non è facilissimo trovarla, io ho utilizzato della polpa che avevo congelato la scorsa estate. Ovviamente, in stagione, potrete utilizzare quelli freschi, frullati e passati attraverso un setaccio)
4 gr colla pesce
20 gr zucchero semolato
Mescolate la polpa di lampone con lo zucchero.
Fate ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda.
Strizzatela e scioglietela nel microonde alla potenza più bassa (oppure qualche secondo sul fuoco).
Per evitare la formazione di grumi, che spesso accade quando si unisce la colla sciolta a un composto freddo, aggiungete qualche cucchiaino di polpa di lampone alla colla, mescolate bene e rimettetela nuovamente per qualche minuto nel microonde (o sul fuoco).
Aggiungete la colla al resto della polpa. Amalgamate bene e colate circa 4 mm di gelée nel fondo del bicchiere. Trasferire in frigo.
Può essere preparata anche il giorno prima, ovviamente dovrà già essere inserita all’interno dei bicchierini.

MOUSSE DI LAMPONE
100 gr polpa di lampone
100 gr panna montata
100 gr crema pasticcera – per la ricetta vedi QUI
Con una frusta lisciate bene la crema pasticcera.
Aggiungete la polpa di lampone e continuate a mescolare.
Unite qualche cucchiaio di panna montata e mescolate ancora.
Con una spatola incorporare il resto della panna, un poco alla volta, e con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Trasferite in un sac à poche, riempite i bicchierini fino a metà e metteteli in frigo (compreso il sac à poche con il resto della mousse).

CREMA PISTACCHIO
100 gr crema pasticcera
20 gr pasta pistacchio (finalmente l’ho trovata! ci sarà presto il ritorno di un dolce che alcuni post fa non mi aveva proprio convinto…)
Con una frusta lisciate bene la crema pasticcera.
Unite la pasta di pistacchio e mescolate ancora. Trasferite in un sac à poche.
Fate un giro di questa crema solo lungo la circonferenza del bicchierini e terminate di riempirli con la restante mousse di lamponi, fino ad arrivare al bordo.
Lisciate delicatamente con una spatola da pasticceria e trasferite in frigo fino al momento di servirli.
Decorate la superficie con qualche goccia di polpa di lampone (io ho utilizzato una siringa).

Ci sono delle ricette che mi ispirano parecchio anche per quanto riguarda il packaging, e questi bicchierini li ho trovati perfetti per realizzare questa idea,  una delle tante partorite durante i miei dormiveglia notturni J
Siete invitati a una cena da amici e vi hanno chiesto di portare il dolce?
Procuratevi una scatola per il trasporto dei cupcakes e acquistate dei bicchierini di vetro (ce ne sono di tutte le forme e per tutte le tasche). 
Preparate un assortimento di questi dolci, 
confezionate la scatola con un bel nastro e regalatela al vostro ospite… oltre al dolce riceverà anche i bicchierini, che potrà riutilizzare a suo piacimento.  
p.s.
idea sconsigliata per lunghi tragitti; io non l’ho ancora provata, ma dubito che le creme possano resistere tanto fuori dal frigo. 

Vi sono piaciuti ? proverete a farli ?
Spero proprio di si, io ho dedicato una domenica mattina e ne è valsa la pena! Mio marito è stato - come al solito J - l’assaggiatore ufficiale; ha iniziato con due bicchierini a pranzo, altri due per merenda e non si è perso il gran finale, dopo cena, in cui abbiamo dato fondo agli ultimi cinque sopravvissuti ai suoi assaggi… d’altra parte, voleva essere certo di aver compreso bene il sapore di tutti per decretare, con assoluta certezza, il suo preferito…
… e il vostro quale sarà ? J
Visto che non sempre riesco a rispondere ai singoli commenti, volevo ancora dirvi
GRAZIE 1000, per il vostro passaggio e per i bellissimi pensieri che dedicate alla mia cuisine
BENVENUTI ai nuovi amici
e un GRAZIE SPECIALE  a chi mi ha ringraziato per aver condiviso ciò che ho imparato durante questo corso. Per me è un grandissimo piacere, confesso che sono sempre un po’ preoccupata per la lunghezza dei miei post, ma sapere che c’e’ qualcuno che legge attentamente tutto ciò che scrivo mi riempie veramente di gioia!

Vi lascio, devo ancora sistemare un po’ di appunti di tutte le “cosette” che ho preparato oggi per la tavola di Pasqua… J a prestissimo e buona domenica!

Liz  

giovedì 22 marzo 2012

DOLCI NEL BICCHIERE – IL SECONDO


Oggi vi presento il secondo bicchierino.
Per chi non avesse letto il post del primo, vi lascio il LINK 
e anche un consiglio:  andate a leggerlo, ci sono alcune note che valgono anche per questo BICCHIERE… PERE CARAMELLATE, MOU E CREMA LEGGERA

PERE CARAMELLATE
2 pere (io ho scelto la qualità Madernassa, una vera scoperta)
40 gr zucchero semolato
10 gr burro
Sbucciate le pere e tagliatele a cubetti.
In una padella antiaderente cuocete a secco lo zucchero fino al caramello chiaro, aggiungete le pere e mescolate, facendole cuocere per circa 5 minuti.
Importante! Appena unirete le pere,  la loro temperatura farà indurire il caramello: non preoccupatevi, continuate a cuocere e mescolare, presto si scioglierà nuovamente.
Aggiungete anche il burro e fatelo sciogliere, sempre mescolando.
Lasciate leggermente intiepidire, poi disponete un po’ di cubetti nel fondo del bicchiere e tenetene da parte qualcuno, ben coperto, perché vi servirà per la decorazione.

CREMA LEGGERA
100 gr crema pasticcera – per la ricetta e consigli vedi "QUI"
200 gr panna montata
Con una frusta lisciate bene la crema pasticcera, aggiungete qualche cucchiaio di panna montata, mescolate e poi, con una spatola,  incorporate il resto della panna, un poco alla volta e con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Trasferite in un sac à poche, riempite i bicchierini a metà e passateli in frigo. Mettete in frigo anche il sac à poche con il resto della crema.

MOU
80 gr zucchero
120 gr panna fresca
15 gr burro
1 gr sale
Scaldate leggermente la panna.
In un pentolino cuocete a secco lo zucchero, fino ad ottenere un caramello abbastanza scuro. Appena accenna il bollore e inizia a fare un filo di fumo, allontanate  il pentolino dal fuoco e aggiungete la panna, un poco alla volta, mescolate e infine aggiungete il burro e il sale. Lasciate ancora un minuto sul fuoco, in modo da farlo leggermente addensare. Versate in una brocca o una ciotolina e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
Recuperate i bicchierini e, aiutandovi con un cucchiaino (io ho preferito utilizzare una siringa), coprite la crema leggera con  un po’ di mou (deve essere completamente raffreddato, altrimenti rischia di sciogliere la crema).
Nei primi bicchierini ho aggiunto solo qualche filo di mou, in realtà, siccome la crema leggera è molto delicata, e quello che caratterizza ogni assaggio è il sapore del mou combinato con questa crema, vi suggerisco di mettere uno strato di mou di almeno qualche millimetro, non dovrete esagerare, ma dovrà sentirsi. 
Tirate fuori dal frigo il resto della crema, ricoprite fino all’orlo del bicchiere e lisciate con una spatola da pasticceria.
Tenete in frigo fino al momento di servire.
Decorate la superficie con qualche filo di mou e cubetti di pera.
Alcune note:
Il burro e il sale potete sostituirli con del burro salato.
Il mou può essere fatto anche qualche giorno prima e conservato, coperto, in frigo. Se risultasse troppo solido, prima di usarlo scioglietelo per un attimo a bagnomaria o nel microonde a bassa potenza (vi ricordo che non dovrà scaldarsi troppo, scioglierebbe la crema!).

Curiose di scoprire i gusti dell’ultimo bicchierino?
Vi mostro una foto di gruppo J
Buona giornata
Liz

lunedì 19 marzo 2012

DOLCI NEL BICCHIERE – IL PRIMO


Per il mio ultimo compleanno ho ricevuto da mio marito un bellissimo regalo, il buono per partecipare a tre corsi di cucina a scelta. E la mia scelta è finita sulla pasticceria, per cui nutro una passione grandissima.
Ha tenuto questi corsi il bravissimo MiCHEL PAQUIER, vi dice qualcosa il suo nome? Oltre ad essere Maitre Patissier di "DOUCE",  a novembre 2011 il Gambero Rosso gli ha assegnato il premio “Miglior Pasticcere Emergente dell’anno.”  Se vi capitasse di fare  un salto a Genova, non perdete l’occasione di fare un giro in Piazza Matteotti, potrete entrare nel suo “regno” e assaggiare i suoi capolavori J
Tornando ai corsi… una volta frequentati i primi due, ho pensato che non fosse così semplice parlarvene, ma con quest’ultimo, “il dolce nel bicchiere”  la cosa mi è sembrata più semplice. Ci sarà tempo per raccontarvi anche degli altri due, decisamente più impegnativi, compresa la mia trascrizione dei vari procedimenti, su cui devo ancora lavorare J
Ma tornando a questo corso… senza troppa fatica, avrete la possibilità di confezionare un tris di dolci che i vostri ospiti, oltre a gustare, potranno anche ammirare  attraverso la trasparenza dei bicchierini. Il colpo d’occhio non sarà niente male, e se li servirete su un unico vassoio… figurone!
Mi raccomando, procuratevi un certo numero di bicchierini, ogni ospite dovrà riuscire ad assaggiarli tutti e tre J
Oggi ve ne presento solo uno, il primo, ma presto troverete anche le ricette  degli altri due.
Avendo a disposizione parecchio “materiale”, io ho utilizzato dei bicchierini di vetro, ma voi potrete procurarvi anche delle ciotoline da finger food, ormai si trovano ovunque (suggerisco quelle di crystal bianco anzichè verdolino).

Questo post è più lungo del solito, ma ho pensato di aggiungere una serie di appunti che, durante le lezioni, è mia abitudine annotare… chissà, potrebbero tornare utili anche a voi.
Il bello di questi bicchierini  è che hanno tutti 2 ingredienti base in comune, la crema pasticcera e la panna montata: vi basterà sommare il quantitativo totale  di questi due ingredienti, necessario per tutti e tre,   tenere la bilancia a portata di mano e, con  altre poche mosse, alcune delle quali fattibili anche il giorno prima,  riuscirete a preparare  in un solo colpo un dessert da applauso.

Per quanto riguarda le dosi, vi passo le quantità trascritte sulla dispensa del corso… avrete parecchi bicchierini da riempire.
Tenete conto che, con una sola dose di crema pasticcera, io ne ho confezionati 9, tre per ogni tipo di bicchiere, diametro 5 cm altezza 4 cm.
Per le altre preparazioni ho dimezzato le quantità, trovandomi comunque con un po’ di avanzi... che sono stati comunque fatti fuori in poco tempo. 
 
Note che valgono per tutti i bicchierini:
ognuno è composto da 3 “strati”, nelle ricette li ritroverete ben distinti tra loro;
ogni volta che li riempite con una crema trasferiteli in frigo;
non è necessario inserire alcun beccuccio nei sac à poche, basterà fare un taglio sulla punta, non troppo grande, in modo da controllare meglio il dosaggio delle creme;
tra una crema e l'altra fate in modo che non ci siano degli spazi (io non ci sono riuscita così bene); 
decorate la superficie solo poco prima di servirli;
per abbreviare avrei potuto omettere  alcuni passaggi, visto che, nel corso delle ricette, si ripetono più volte, ma sono certa che gli amici principianti apprezzeranno.  

Innanzitutto ecco la ricetta per preparare la CREMA PASTICCERA  
250 gr latte
2 tuorli
80 gr zucchero semolato
25 gr farina

Fate bollire il latte in una pentola (utilizzatene una che sia capace di contenere successivamente anche il composto di uova).
Nel frattempo, in una ciotola, amalgamate bene con la frusta le uova con lo zucchero.
Passate la farina al setaccio e aggiungetela al composto di uova, amalgamando molto bene: è un passaggio fondamentale, eviterete così la formazione di grumi.
Versate un po’ di latte caldo nel composto di uova e amalgamate ancora.
Trasferite il composto di uova dentro al pentolino con il resto del latte e, sempre amalgamando bene e con una certa energia, portare a ebollizione. Dovrà bollire  solo per circa 30 secondi. La crema è pronta quando avrà raggiunto una certa densità.
Trasferitela in una pirofila, coprite subito con un foglio di pellicola trasparente, appoggiato direttamente sulla crema (eviterà che si formi una crosticina), e lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi trasferite in frigo.
Può essere fatta anche il giorno prima.

A proposito di questa crema:
Prima di unire altri ingredienti (cioccolato, polpa di frutta), è necessario lavorarla sempre da sola, per darle la giusta consistenza. Bisogna “lisciarla” con la frusta, con una certa energia.
Se, dopo aver unito l’altro ingrediente, risultassero dei grumi, sarà necessario passarla attraverso un setaccio.

Siccome la consistenza della crema pasticcera è diversa da quella della panna montata, così come accade anche per altri composti, prima di unirle conviene sempre lavorare la crema con qualche cucchiaio di panna montata, mescolando con una frusta. In questo modo avviciniamo la consistenza della crema a quella della panna. 

Ed ecco, finalmente, la ricetta del BICCHIERE… RISO SOFFIATO, CREMA CIOCCOLATO E SPEZIE
CROCCANTE DI RISO SOFFIATO
50 gr riso soffiato (rice krispies)
20 gr cioccolato fondente
Fondete il cioccolato a 40° circa (oppure fatelo sciogliere nel microonde alla bassa potenza) e versate sul riso, mescolando molto bene (il cioccolato deve avvolgere leggermente il riso e lasciare ogni chicco separato tra loro, una dose maggiore, solidificando,  lo farebbe diventare un “malloppo”). Disponete un cucchiaio sul fondo del bicchiere.

CREMA AL CIOCCOLATO
70 gr crema pasticcera
40 gr cioccolato fondente
140 gr panna montata
Lisciate la crema pasticcera con una frusta.
Fate fondere il cioccolato e versatelo nella crema pasticcera, mescolando energicamente con la frusta. Per evitare che si formino dei grumi, prima di unire il cioccolato caldo, conviene intiepidire la crema pasticcera, passandola per pochi secondi al microonde, bassa potenza.
Unite al composto di cioccolato qualche cucchiaio di panna montata e mescolate ancora.
Unite il resto della panna, un poco alla volta, mescolando con una spatola e con movimenti delicati dal basso verso l’alto. Trasferite in un sac à poche e riempite il bicchiere fino a metà. Passate i bicchieri in frigo.

CREMA ALLE SPEZIE
70 gr crema pasticcera
2 gr mix spezie miste (chiodi garofano, cannella, pepe, cardamomo) o  solo cannella
140 gr panna montata
Lisciate la crema pasticcera con una frusta, aggiungete le spezie e mescolate bene.
Aggiungete qualche cucchiaio di panna montata e mescolate ancora. Unite  il resto della panna, un poco alla volta, mescolando con la spatola e con movimenti delicati dal basso verso l’alto. Trasferite in un sac à poche.
Riempite il bicchiere fino all’orlo e  lisciate, delicatamente, con una spatola da pasticceria.

DECORO
Cioccolato fondente in pezzi
Con la lama di un coltello (o una grattugia) tagliate finemente il cioccolato e, poco prima di servire, decorate la superficie.

Test personale…
… il riposo in frigo tende ad ammorbidire il croccante di riso perciò,  dovendo scegliere la sequenza della preparazione dei tre bicchieri, conviene preparare questo per ultimo, o comunque aggiungere le  creme, che necessitano di restare in frigo, il più tardi possibile.
A presto e buona serata
Liz

venerdì 16 marzo 2012

LASAGNE AI DUE SALMONI


E’ uno degli ultimi piatti dell’inverno, dove i protagonisti sono il salmone fresco e quello affumicato. Non poteva mancare anche un ortaggio il cui sapore, secondo me, si sposa perfettamente con questi due ingredienti, il carciofo… a qualcuno avevo detto che lo avrei utilizzato ancora... J
E’ un primo veramente squisito, la sua preparazione è semplice e, come tutte le lasagne, può essere preparato con diverse ore di anticipo e cotto all’ultimo momento.
 
Per questi piatti non è fondamentale avere delle dosi precise, potete tranquillamente regolarvi da soli. Vi consiglio però di non eccedere con la quantità di salmone affumicato, come al solito, il suo sapore  non deve sovrastare quello degli altri ingredienti. E vi suggerisco di andare piano anche con il sale quando dovrete insaporire le altre preparazioni (salmone fresco, carciofi, besciamella). 

Sfoglie di pasta fresca (io ero un po’ di fretta, ho utilizzato quelle pronte, le “sfoglie velo”)
Salmone fresco (con la pelle)
Vino bianco secco
Ricotta
Carciofi
Salmone affumicato
Olio
Sale e pepe
Besciamella (30 gr burro, 30 gr farina, 250 ml latte, sale)

In una padella antiaderente versate un filo d’olio e fate cuocere il SALMONE FRESCO: dopo averlo leggermente rosolato da entrambe le parti, sfumate con il vino, salate e fate cuocere per alcuni minuti. Attenzione a non farlo asciugare troppo. Spegnete il fuoco, pepate, trasferitelo in un piatto, eliminate la pelle e, con l’aiuto di due forchette, riducete la polpa in piccoli pezzi e lasciate raffreddare.
P.S. Tenete il fondo di cottura del salmone, vi servirà successivamente per insaporire la besciamella.
Lavorate la ricotta per renderla bella cremosa e unite il salmone, amalgamando bene. Coprite e lasciate riposare.

Eliminate le foglie più dure dei CARCIOFI, privateli delle punte e della barba, tagliateli a fettine piuttosto sottili e lavateli in una ciotola piena d’acqua fredda, in cui avrete precedentemente stemperato un cucchiaio di farina.
Scolateli, passateli brevemente sotto l’acqua e fateli saltare in una padella in un velo di olio. Salate e proseguite la cottura solo per alcuni minuti, perchè non dovranno ammorbidirsi troppo. Lasciate intiepidire.

Tagliate il SALMONE AFFUMICATO a pezzettini.

Disponete sul piano di lavoro dei fogli di carta da forno.
Mettete una pentola piena d’acqua sul fuoco, portate a ebollizione, salate e immergete per qualche secondo le SFOGLIE, massimo due o tre per volta. Prelevatele con la schiumarola e trasferitele in una ciotola piena d’acqua fredda (ogni tanto sostituite l’acqua). Scolatele bene e appoggiatele, ben stese, sulla carta da forno.
Tagliate le sfoglie con un tagliabiscotti rotondo (da ogni mia sfoglia ho recuperato 4 dischi).

BESCIAMELLA
Passate il fondo di cottura del salmone attraverso un colino. Se risultasse troppo denso per filtrarlo, scaldatelo leggermente.
In un pentolino sciogliete il burro, allontanatelo dal fuoco e aggiungete la farina, un poco alla volta, mescolando bene. Unite anche il latte e il fondo di cottura del salmone, aggiustate di sale e rimettete sul fuoco, avendo cura di mescolare sempre e fino a quando la salsa non avrà raggiunto una certa densità (per queste lasagne io preferisco comunque una besciamella piuttosto morbida).

ASSEMBLAGGIO LASAGNE
Imburrate una pirofila e disponete i dischi di sfoglia.
Quando preparo delle lasagne di questo tipo, avendo un ricco ripieno, non vado mai oltre la farcitura di quattro strati, anche per motivi di cottura. Certamente non sono porzioni esagerate, ma piuttosto che comporre delle lasagne altissime, vi consiglio di servire ai vostri ospiti una doppia porzione.
Spalmate la crema di salmone, aggiungete un po’ di carciofi e completate con qualche pezzetto di salmone affumicato e qualche filo di besciamella.
Coprite con un’altra sfoglia e proseguite  con la farcitura dei vari strati, fino a raggiungere l’ultimo.
Appoggiate l’ultimo disco, versate sulla superficie un po’ di besciamella e infornate a 200° per circa 10/15 minuti.
Sono pronte quando la superficie risulterà dorata  e sentirete un fantastico profumino.
P.S. Dopo i primi 10 minuti, di solito preferisco coprire le lasagne appoggiando  un foglio di alluminio sulla pirofila e proseguire la cottura ancora per qualche minuto.
Buon fine settimana
Liz

lunedì 12 marzo 2012

STUZZICHINO AL PROFUMO DI MARE


Ricordate i tentacoli delle seppioline che avevo tenuto da parte?
Ecco la ricetta del sughetto che ho preparato e che ho utilizzato per servire uno stuzzichino al profumo di mare. Dico profumo perché, visto che il resto delle seppioline è finito tutto in insalata, non è che ci fosse tanta materia prima per preparare un sughetto di mare di tutto rispetto. Ma per questo piccolo finger food ci possiamo accontentare J

Le mie dosi, con quello che avevo…
Tentacoli seppioline (recuperate da 600 gr)
1 piccola cipolla
1 piccola carota
6 pomodorini Piccadilly
vino bianco secco
aceto di vino bianco
prezzemolo
olio, sale, pepe
3 patate a pasta soda

Preparate un battuto di cipolla e aglio.
Eliminate i semini dai pomodori e tagliateli a dadini.
Pulite i tentacoli e tagliateli a piccoli pezzi.
In una pentola (per questi sughetti utilizzo  spesso quelle di terracotta) versate un po’ di olio e fate soffriggere l’aglio e la cipolla.
Aggiungete i tentacoli e fate ben insaporire.
Sfumate con il vino e fatelo ridurre di circa la metà.
Unite i pomodori, salate, coprite col coperchio  e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 30 minuti. Ogni tanto sollevate il coperchio, giusto per accertarvi che il sugo non si restringa troppo, eventualmente versate un mestolino di acqua calda.
Spegnete il fuoco, aggiungete una spruzzata di aceto, una generosa macinata di pepe e mescolate. Lasciate riposare a pentola coperta.

Sbucciate le patate, passatele velocemente sotto l’acqua e tagliatele per il lungo a uno spessore di circa mezzo centimetro.
Mettete una pentola piena d’acqua sul fuoco, portate a ebollizione, salate, dopo qualche minuto versate un cucchiaio di aceto ed immergete le patate. Lasciatele cuocere fino a quando risulteranno più morbide, ma facendo attenzione che restino belle sode.
Prelevatele con una schiumarola, adagiatele su un piatto e lasciatele raffreddare.
Tagliatele con un tagliabiscotti della vostra forma preferita: non è necessario, ma sono più carine J
Trasferitele su una placca da forno, spennellatele con un velo di olio e infornate a 200°. Lasciatele cuocere fino a quando non vedrete che si sarà formata una  crosticina e risulteranno leggermente dorate.
Trasferitele sui piatti, versate un cucchiaio di “profumo di mare” e una spolveratina di prezzemolo tritato.
Questo stuzzichino può essere trasformato anche in un goloso antipasto,  magari abbinandolo ad altri piccoli assaggi di mare… ci penso e poi vi dico J 

Buona serata
Liz 

venerdì 9 marzo 2012

RAVIOLINI DI COTECHINO SU CREMA DI LENTICCHIE


Questa ricetta proviene da un corso di cucina e, ora che ci penso, è la prima volta che pubblico un post con la pasta fresca fatta in casa.
Confesso che non mi cimento spesso in questa arte (nonostante abbia una mamma e una sorellina che sono maestre della pasta home-made); quando si ha un certo numero di ospiti, talvolta è più semplice andare su ricette meno impegnative. Non perché pensi che sia complicato impastare, semplicemente perché ci sono dei ripieni che spesso non consentono di confezionare la pasta con largo anticipo e poi conviene non farla mai seccare, cambierebbe il colore e anche il sapore ne risentirebbe. E si sa, quando si hanno ospiti, all’ultimo minuto ci sono sempre mille altre cose da fare…altro che impastare! 
Comunque, se anche voi siete abili nell’impasto, vi consiglio di prendere nota di questa gustosissima ricetta, potrebbe essere il piatto che offrirete ai vostri ospiti il prossimo Capodanno… sono sicura che gradiranno assaggiare l’abbinamento “lenticchie & cotechino” in una nuova veste.
E con questo piatto ho esaurito la mia ultima scorta di lenticchie!

E’ difficile darvi le quantità  precise degli ingredienti; considerate che, con mezzo cotechino e le dosi del mio impasto, ho preparato quattro  piatti, piuttosto abbondanti.

Per la crema di lenticchie
Lenticchie già cotte (secondo la vostra ricetta preferita o la MIA )
Brodo vegetale
(panna fresca - facoltativa)

Tenete da parte qualche lenticchia, che vi servirà per completare il piatto.
Frullate il resto allungando con un po’ di brodo. Volendo una crema più liscia, potete passarla anche attraverso un setaccio, per eliminare eventuali residui di buccia. Trasferite la crema in una brocca, tenendola coperta.

Per i raviolini
Pasta fresca (il mio impasto: 250 gr farina "00" + 120 gr uova (n.2) + 7 gr olio + 8 gr sale)
Cotechino già cotto e privato della pelle
Rosmarino fresco
sale

Tagliate gli aghi di rosmarino a pezzetti piccolissimi (con le forbici farete meno fatica).
Sgranate il cotechino.
Tirate la sfoglia piuttosto sottile e disponete i pezzi di cotechino ben distanziati tra loro. Insaporite con piccolissimi pizzichi di rosmarino.
Piegate la sfoglia, premete bene, avendo cura di togliere l’aria, e tagliate i raviolini con la rotella dentellata o con un tagliapasta.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, facendo attenzione a non far bollire l’acqua con troppa intensità, dovrà fremere leggermente, in modo che non si rompano i raviolini (e fuoriesca il ripieno).
Riguardo ai tempi di cottura vi consiglio l’assaggio... è difficile stabilirli con precisione, considerato che dipendono dal formato e dallo spessore della pasta.

Per il condimento avete due alternative:
potete trasferire la crema in una padella e far saltare delicatamente i raviolini, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta,oppure
distribuire qualche cucchiaio di crema, precedentemente scaldata, sul fondo del piatto e appoggiare i raviolini, coprendoli con qualche goccia di crema (prima foto).
Ricordatevi di aggiungere anche qualche lenticchia intera, scaldata in padella con un cucchiaino di brodo, e un po’ di pezzettini di rosmarino (e volendo anche un filo d'olio).

Desiderate dare alla crema una maggiore cremosità? dopo aver scaldato la crema di lenticchie, spegnete il fuoco, aggiungete qualche cucchiaio di panna fresca e amalgamate bene.

Per chi non avesse mai cotto un cotechino e non volesse usare quelli precotti, ecco alcuni consigli per la sua cottura.
Innanzitutto è importante che il fuoco sia piuttosto basso, il bollore troppo forte rischierebbe di rompere la pelle. 
Mettete il cotechino in una pentola piena d’acqua fredda NON salata (il cotechino è già saporito).
Appena raggiunge il bollore, buttate via l’acqua (ricca di grasso), riempite nuovamente la pentola con acqua tiepida e fate cuocere per circa 2 ore (dipende dalla dimensione).

Alle “maestre di casa”… contente?
E non sarà certo l’ultima ricetta con la pasta fresca, tengo la madia a portata di impasto J

Buona serata
Liz

martedì 6 marzo 2012

INSALATA DI SEPPIOLINE E CARCIOFI


Io ne approfitto, fino a quando è stagione, voglio proprio fare il pieno di carciofi, li adoro!
Questa insalata è semplicissima, il suo segreto è il taglio  sottile, quasi a velo, dei due ingredienti principali.
Basterà avere un buon coltello per ottenere un risultato piacevolissimo al palato.
E la mia proposta di oggi è in versione finger food J

Le dosi sono per una bella quantità… potete modificarle a piacere
600 gr seppioline
2 carciofi
1 bicchiere abbondante vino bianco secco
1 cipolla piccola
1 carota
olive taggiasche denocciolate
pinoli
limone
oOlio, sale, pepe

Pulite le seppioline ed eliminate i tentacoli: teneteli da parte, li potrete utilizzare per fare un sughetto… io l’ho preparato ed ho confezionato un piccolo antipasto, ma ve lo svelerò in un prossimo post J
Mettete sul fuoco una pentola con 1 litro di acqua, il vino, la cipolla sbucciata e la carota pulita e tagliata a pezzi e portate a ebollizione. Dopo 10 minuti, salate leggermente e poi tuffate le seppioline. Fate cuocere per 30 minuti circa, spegnete il fuoco e lasciatele raffreddare nell’acqua di cottura.
Nel frattempo pulite i carciofi e tagliateli in quattro parti, affettate ogni spicchio per il lungo a fettine sottilissime e mettetele a bagno in una ciotola piena d’acqua fredda, in cui avrete stemperato un cucchiaio di farina.
Tagliate le olive a filettini e tostate i pinoli in un padellino antiaderente (senza olio).
Scolate i carciofi, passateli brevemente sotto l’acqua e, quando saranno ben asciutti, conditeli con una leggera citronette: sciogliete un pizzico di sale in qualche goccia di limone, aggiungete l’olio a filo e sbattete fino a creare una bella emulsione.
Tagliate le seppioline a fettine sottilissime e conditele con sale, olio e una  macinata di pepe.
Preparate i piatti mettendo una base di carciofi, un po’ di seppioline, qualche oliva e un po’ di pinoli.
Volendo offrire un contrasto di temperature, potete servire questa insalata aggiungendo le seppioline dopo un breve passaggio al microonde.
E non dimenticate di preparare un po’ di crostini,  rigorosamente di pane di tipo rustico, ben spennellati con olio e passati in forno fino alla loro doratura.
Ho fatto un test… questo tipo di insalata acquista, ovviamente, maggior sapore se gli ingredienti vengono uniti e viene lasciata riposare almeno mezza giornata. Non essendoci temperature elevate, ho preferito tenerla fuori dal frigo. Invece, se fosse necessario tenerla al fresco, vi ricordo di tirarla fuori qualche ora prima di servirla.

Buona serata
Liz
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