giovedì 29 dicembre 2011

INSALATINA CON GAMBERI E MELAGRANA


Come ultima ricetta del 2011, per la notte di San Silvestro, ho pensato di proporvi una fresca insalata. E' un piccolo assaggio per dare il via, con semplicità e leggerezza, alle innumerevoli portate che, di solito, ci accompagnano fino alla mezzanotte. Basterà una coppa di vetro per dare un tocco chic a questo antipasto che, con i piccoli chicchi rossi, porte-bonheur, vuole augurare a tutti BUON ANNO!

Gamberi
Melagrana
Insalata verde tipo songino
Limone
Olio
Sale e pepe

Sbollentate i gamberi in acqua leggermente salata per alcuni minuti.
Privateli della buccia ed eliminate il filo nero.
Preparate una citronette: sciogliete un pizzico di sale con un po’ di limone, aggiungete l’olio a filo e con una piccola frusta sbattete velocemente fino a creare una emulsione. Versatela sui gamberi, aggiungete una macinata di pepe, mescolate bene, coprite il recipiente e lasciate insaporire per almeno due ore. Possono anche riposare in frigo,  ma vi consiglio di tirarli fuori un po’ di tempo prima, è meglio servirli non troppo freddi.
Nel frattempo recuperate un po’ di chicchi dalla melagrana.
Lavate l’insalata e conditela (solo poco prima di servirla) con un pizzico di sale e un filo d’olio.
Riempite le coppe con tre gamberi (o la quantità che preferite), qualche ciuffo di insalata e un po’ di chicchi porta fortuna.
Prossimo appuntamento a gennaio per i preparativi della Befana J
BUON ANNO A TUTTI!
Liz

martedì 27 dicembre 2011

CREMA DI CAVOLFIORE

Eccomi nuovamente ai fornelli della mia cuisine per proporvi l’ultimo piatto caldo dell’anno.
E’ una crema delicatissima, provata per la prima volta e subito annotata tra le ricette preferite. Il sapore deciso e la nota affumicata del salmone si sposano perfettamente con quello dolce di questa verdura.
Vi suggerisco di provarla e magari offrirla ai vostri ospiti proprio l’ultimo giorno dell’anno. Sono sicura che resteranno stupiti da questa combinazione di sapori, potrà essere un piccolo assaggio che concluderà la serie degli antipasti oppure un caldo intermezzo tra le portate principali del cenone. 

Per 6/8 coppette

1 cavolfiore piccolo (400 gr)
1 patata
1 scalogno
brodo vegetale
salmone affumicato a fette
olio
sale
pepe bianco

Anche per questa crema il procedimento è semplicissimo, è praticamente uguale alle ultime che vi ho proposto… valgono quindi anche le stesse regole: può essere preparata il giorno prima e non richiede troppo impegno J
Tagliate le cimette di cavolfiore a fette.
Tagliate lo scalogno a dadini e fatelo soffriggere in una pentola con un po’ di olio.
Aggiungete il cavolfiore, fate insaporire e salate.
Coprite con il brodo caldo e lasciate cuocere, a pentola coperta,  fino a quando non si sarà ammorbidito.
Tagliate la patata a fettine sottili e aggiungetela al cavolfiore.
Proseguite la cottura fino a quando le verdure non saranno sfatte e poi frullatele con il frullatore ad immersione (p.s. sotto l’albero ho trovato il Multiquick 7 CORDLESS… ho un marito davvero speciale, le azzecca sempre tutte J J J )
Regolate la densità (aggiungendo eventualmente del brodo caldo), il sale, pepate e rimettete sul fuoco per qualche minuto.
Nel frattempo tagliate le fettine di salmone a listarelle.
Versate la vellutata nelle ciotole e appoggiate sulla superficie un po’ di salmone.
Grazie a tutti per gli auguri di Natale J
Ho ancora una proposta per il 31, a prestissimo e buona serata
Liz 

venerdì 23 dicembre 2011

NATALE 2011... AUGURI!

Ho iniziato ad addobbare la casa i primi di dicembre e, come ogni anno, ho impiegato diversi giorni per tirare fuori tutti i decori dalle scatole, decidere le composizioni e soprattutto fare l’albero. E’ un gran divertimento, anche se, col passare degli anni, mi rendo conto che è sempre più impegnativo...
Non c’e’ angolo, porta o finestra che non abbiano un decoro, e non possono mai mancare bugie e candele, in abbondanza, per creare una calda atmosfera: mi piace che in tutta la casa si respiri “aria di Natale” e… ho deciso di regalarvene un po’ J









Riapriro’ le porte della mia cuisine subito dopo S. Stefano,  ho qualche idea da proporvi per il Cenone di fine anno J
BUON NATALE!
Liz 

mercoledì 21 dicembre 2011

UN SEGNAPOSTO PER LE FESTE

So benissimo che mancano pochi giorni al Natale e forse, chi ha ospiti, ha già pensato a un piccolo segnaposto… ma qualcuno potrebbe ancora essere alla ricerca di uno spunto, magari anche per l’Epifania.
E’ un’idea che risale a questa estate, destinato a delle mie carissime amiche e assolutamente confezionato con le mie manine J
Vi ho già raccontato che, quando accolgono un mio invito, oltre a coccolarle con qualche piatto speciale, mi piace sempre offrirgli anche un piccolo cadeaux.
E’ un’idea semplice, si tratta di una ciotolina bianca che, all’interno, nasconde una marmellatina.
Ecco le foto dei segnaposto per la cena estiva 
Avevo scelto questo regalino pensando a un “dolce buongiorno”, da gustare durante la prima colazione del giorno dopo, ricordando la serata trascorsa insieme.
Ho pensato di rivisitarli per queste feste, sostituendo alcuni dettagli. 
I passaggi per confezionare questo segnaposto sono facilissimi, serve solo un po’ di pazienza per fissare il centrino sulla capsula della marmellata.

Innanzitutto servono delle piccole ciotole e le marmellatine, poi vi occorrerà

Per la confezione “Feste Natale”
Sacchetti trasparenti con soffietto e fondo rettangolare
Cartoncino oro
Sottobicchieri di carta
Nastro rosso e verde
Palette legno
Bacche, pigne...

Per la confezione “Altre ricorrenze”
Centrini per torte
Spago
Palette legno
Bottoni
Per questo tipo di "creazioni" vale sempre lo stesso discorso che accompagna  le mie ricette: sono proposte semplici, ma spero che vi diano gli spunti giusti per confezionare le vostre "idee" con un tocco speciale J

Buona serata
Liz  

lunedì 19 dicembre 2011

ALBERELLI DI TORRONE

Questo è uno dei dolci delle feste che amo di più.
E’ un modo per offrire il torrone in una veste più morbida (si tratta di una bavarese) e anche un po’ coreografica.
E visto che ho deciso di servirlo il 25, ho scelto una forma decisamente natalizia, quella dell’albero.
Per realizzarli ho utilizzato questi piccoli coni, un altro acquisto parigino J
Non so se in Italia riuscirete a trovarli … mal che vada, potrete provare ad utilizzare dei calici di plastica. 
Ma anche uno stampo da plum-cake andrà benissimo, è talmente buono che potete servirlo in qualunque forma: in tal caso vi consiglio di rivestirlo con carta da forno bagnata e strizzata, vi aiuterà quando lo dovrete sformare.

Per 8 alberelli
150 gr torrone bianco duro con nocciole
150 ml latte
3 tuorli
2 fogli gelatina alimentare
80 gr zucchero
250 gr panna fresca

Fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda.
Scaldate il latte senza farlo bollire, aggiungete la gelatina strizzata e fatela sciogliere.
In un pentolino per il bagnomaria sbattete bene i tuorli con lo zucchero,  aggiungete il latte caldo, filtrato attraverso un colino,  e mettete sul fuoco. Fate addensare la crema, senza farla bollire: sarà pronta quando velerà il cucchiaio.
Fate raffreddare, dando ogni tanto una mescolata (io di solito immergo il pentolino in acqua fredda).
Nel frattempo riducete il torrone in pezzi: non deve essere tritato troppo sottile, altrimenti si scioglie e si amalgama troppo al composto (di solito lo lascio nel suo incarto e con il batticarne lo colpisco leggermente).
Quando la crema sarà raffreddata, trasferitela in una ciotola, unite il torrone e amalgamate bene.
Montate la panna, unite qualche cucchiaio alla crema, mescolate bene e poi incorporate la crema al resto della panna montata.
Riempite le forme e trasferite in frigo per 5 ore (per tenerle in piedi le ho inserite dentro a dei bicchieri).
Quando metto la bavarese in forme particolari, dopo il riposo in frigo preferisco passarla nel freezer, perchè è molto più semplice sformarla. Ovviamente, per essere servita, deve  riacquistare la sua morbidezza e perciò, una volta sformata, il riposo deve avvenire nuovamente in frigo.
Ho anche deciso di decorare i miei alberelli! Con fili di caramello… vi interessa il procedimento per preparare questi cristalli dorati?
Vi serviranno
60 gr zucchero
40 gr sciroppo di glucosio
2 cucchiai acqua

Mettete sul fuoco un pentolino a fondo spesso, mescolate lo zucchero con l’acqua, quando sarà ben sciolto, unite anche il glucosio, mescolate solo una volta e lasciate cuocere, fino a quando il caramello non sarà biondo.
Occhio al colore! Per prepararlo utilizzo sempre un pentolino di rame,  di solito lo allontano dal fuoco un po’ di tempo prima, perché la cottura continua… Lasciatelo leggermente intiepidire, ma non troppo.
Sul piano da lavoro mettete un foglio di carta da forno, aiutandovi con un piccolo cucchiaio di legno, immergete la punta nel caramello e, stando abbastanza distanziati dal piano, fate cadere i sottilissimi fili: muovete la mano e  componete i decori, secondo la vostra fantasia natalizia. Per staccarli, aspettate che si siano raffreddati.
Per i miei alberelli ho preferito semplicemente far cadere i fili a caso e poi li ho spezzati e appoggiati agli alberelli: è possibile farli cadere direttamente sul dolce,  ma c’e’ sempre il rischio di fare qualche pasticcio.

Vi ho parlato di questi decori solo alla fine per non dare false speranze… il caramello, purtroppo, non può essere preparato troppo tempo prima, io ho fatto qualche test… se il tempo non è troppo umido, direi che potete prepararli alle prime ore del mattino… resterà croccante fino all’ora del pranzo.
Non avete mai preparato il caramello? Allora vi consiglio di sciogliere del cioccolato da copertura e colare dei fili sugli alberi, saranno comunque bellissimi J
Avete notato i "decori piccini piccio'" vicino al piatto? Sono opera della mia sorellina!
Anche quest’anno, oltre a queste miniature, sono riuscita a farmi regalare qualche sua creazione da appendere al mio albero. Volete curiosare anche le altre? Ho fatto un  salto nella sua Classe... vi lascio i links

A prestissimo e GRAZIE amiche, che avete sempre il tempo per lasciarmi un saluto. Un bacio a tutte J
Liz

sabato 17 dicembre 2011

VELLUTATA DI PORRI

Immagino che, già dal titolo, qualcuno arricci il naso... lo so, quando si cucinano la zuppa di cipolle o di porri, l'odore sembra non voler mai uscire dalla cucina. Ma, secondo me, ne vale la pena. 
Il look di questa vellutata è molto informale, ho deciso di dedicargli  un post soprattutto per presentarvi un modo simpatico per servirla.
E’ stata una delle protagoniste della sera di Natale di alcuni anni fa,  durante un brindisi con gli amici: in realtà avevo preparato una zuppa di patate per un certo numero di ospiti ma, all’ultimo minuto, ne sono arrivati altri J Meno male che avevo anche questa di riserva… è andata a ruba!
Ho accompagnato queste zuppe con piccole stelle croccanti, chiuse in sacchettini monoporzione.
Non so se a voi sia mai capitato ma, quando si è in tanti, tra una chiacchiera e l’altra è  facile distrarsi… la mano si avvicina alla ciotola alla ricerca di qualche crostino e,  sorpresa, è vuota! Invece, in questo modo, i vostri amici avranno la loro riserva personale J

Per 8/10 piccole porzioni
2 porri
1 patata
brodo vegetale
pancarrè
sale e pepe
olio

Solito procedimento.
Tagliate il porro a rondelle.
Versate un po’ di olio in una pentola e, dopo averlo leggermente scaldato, aggiungete il porro e fatelo leggermente soffriggere. Regolate di sale e dopo alcuni minuti coprite con il brodo caldo.
Tagliate la patata a fettine sottili, versate in pentola e proseguite la cottura, a pentola coperta, fino a quando non si sarà disfatta.
Riducete in vellutata con il frullatore ad immersione.
Rimettete sul fuoco, regolate la densità (aggiungendo eventualmente un po’ di brodo), il sale e pepe.

Tagliate il pancarrè con dei tagliabiscotti a stella, spennellate la superficie con un velo d’olio (utilizzando la stella piccola è meglio spennellare  la superficie prima di tagliarla) e tostate in forno a 200° per alcuni minuti.
Quando saranno ben raffreddati, mettete i crostini nei sacchetti (per alimenti) e chiudete con una piccola molletta.
p.s. essendo unti, conviene farlo non troppo tempo prima, altrimenti meglio tostarli senza l’olio e magari aggiungere quest’ultimo, giusto un filo, direttamente sulle vellutate, poco prima di servirle.
Se non vi ho convinti, potete tranquillamente sostituire i porri con una delle vostre verdure preferite, vedrete che per la notte di Natale un bicchierino caldo sarà molto gradito.

A prestissimo, con il dolce di Natale J

Buona serata
Liz

giovedì 15 dicembre 2011

CROSTINI CON SALMONE

E’ un classico, è veramente difficile che non lo si incontri sulla tavola delle feste. Non ha bisogno di grandi presentazioni, di solito bastano i crostini, un ciuffetto di burro e uno spicchio di limone per servire un ottimo antipasto.
Certo, è possibile marinarlo e accompagnarlo anche con deliziose creme, ma quello “classico” direi che va per la maggiore.
Voi sapete che, se non stravolgo un po’ la presentazione, non sono contenta…
… e così crostini, burro e limone hanno subito una piccola trasformazione.

Per i crostini: non mi sono sforzata tantissimo, i tagliabiscotti vengono sempre in aiuto J, potete utilizzare la forma natalizia che preferite, io ho scelto quella tonda, di diverse misure.

Per il burro: mi sono applicata un po’ di più… e così sono nati questi alberelli.
Prepararli è semplicissimo, e potete mettervi al lavoro  con larghissimo anticipo, ma è assolutamente necessario che vi procuriate uno stampo per cioccolatini: esistono quelli di plastica leggermente morbida, come il mio, oppure potete utilizzare anche quelli di silicone.
Lasciate il burro a temperatura ambiente e, appena vi sembrerà leggermente morbido, iniziate a riempire le formine, un poco alla volta, aiutandovi con una spatola e riempiendo bene il fondo e le fessure.
Trasferite lo stampo in freezer e, quando il burro sarà completamente congelato, sformate gli alberelli. Teneteli nel freezer fino a quando non li utilizzerete. Ricordatevi di trasferirli in frigo qualche ora prima e già sformati su  piattini monoporzione.
Per il limone: ho pensato di spremerlo e filtrarlo attraverso  un colino, l’ho versato in piccole ciotole di vetro (sono dei porta candeline) dotando ogni porzione di queste simpatiche pipette (sempre provenienti dalla Francia)
Sono molto pratiche, innanzitutto  perché dosano benissimo le gocce e poi perchè evitano spiacevoli inconvenienti che capitano, talvolta, quando si spreme lo spicchio.

A prestissimo e buona serata
Liz

martedì 13 dicembre 2011

STELLE… DI CRÊPES

E’ un primo piatto (o un antipasto) che, oltre ad essere coreografico, ha il vantaggio di poter essere preparato in due tempi: le crêpes potete cuocerle e tagliarle anche due giorni prima e conservarle in frigo fino al momento di farcirle.
Il piatto è particolare soprattutto per la forma delle crêpes, questo ripieno  è molto delicato, ma se qualcuno non amasse i gamberi può tranquillamente farcirle con altre creme J

Immagino che, una volta nella vita, abbiate già sperimentato le crêpes. Ci sarà anche chi avrà la propria ricetta “segreta”…, ma se qualcuno non avesse mai avuto l’occasione di prepararle, gli ricordo la mia, già svelata a gennaio per una versione dolce.
 
Per le crêpes (circa 24 diametro 12 cm)
120 gr farina
350 ml latte
2 uova
sale
burro

Versate in una ciotola la farina, un pizzico di sale, le uova e iniziate ad amalgamare con una frusta elettrica (o a mano) aggiungendo il latte un poco alla volta.
Quando la pastella risulterà fluida e senza grumi, passatela attraverso un colino e lasciatela riposare, coperta, per trenta minuti circa.
Scaldate una piccola padella, passate sul fondo una piccolissima noce di burro, versate un mestolino di pastella, distribuitela in modo uniforme e cuocete la crepe: quando la superficie risulterà dorata e vedrete delle bollicine è il momento di girarla (al volo J o con una spatola) per farla cuocere dall’altro lato.
A mano a mano che sono pronte, trasferite le crêpes su un piatto, impilandole e tenendole coperte con un tovagliolo.
Importante: mescolate la pastella ogni volta che ne prelevate un mestolo.
Per tagliare le stelle è meglio che le crêpes siano fredde: io preferisco prepararle il giorno prima e tenerle in frigo, coperte con la pellicola trasparente.
p.s. con gli avanzi si può preparare una buonissima zuppetta… ma questa è un’altra storia J

Per il ripieno:
400 gr gamberi con guscio
200 gr ricotta cremosa
1 carota
1 scalogno
1 costola sedano
1 bicchiere vino bianco secco
50 gr farina
50 gr burro
sale e pepe

Mettete una pentola sul fuoco con 1 litro di acqua, aggiungete la carota, il sedano, la cipolla e il vino, portate ad ebollizione, salate leggermente (non esagerate con la quantità perché dovrete ridurre il liquido – leggi più avanti) ed immergete i gamberi, lasciandoli cuocere per una decina di minuti.
Prelevateli con la schiumarola e privateli della pelle. Rimettete i gusci nella pentola e lasciate sobbollire fino a quando il brodo non si sarà ridotto della metà, dopodiché filtratelo attraverso un colino e lasciatelo raffreddare.
Frullate i gamberi nel mixer (decidete voi se più o meno finemente), metteteli in una ciotola ed amalgamateli molto bene alla ricotta. Regolate di sale e pepe.
In un pentolino fate sciogliere il burro, allontanatelo dal fuoco ed aggiungete, un poco alla volta, la farina.
Quando sarà ben amalgamata, iniziate ad aggiungere qualche mestolino di brodo e rimettete sul fuoco per far addensare: questa salsa assomiglia ad una besciamella ma, anziché il latte, si utilizza il brodo. 

Spalmate  le stelle con la crema, coprite con un po’ di salsa e infornate a 180° per 10/15 minuti circa: il tempo di cottura dipende dagli strati (i miei sono 4) e dallo spessore della farcia… dopo i primi 10 minuti, vi consiglio di tenere d'occhio le vostre crêpes J 
Ancora una cosa… ho rispettato le dosi che mi sono appuntata parecchi anni fa,  fedeli alle ricette originali, ma di solito vado molto ad occhio, soprattutto per il ripieno. Spero che la sua quantità  sia sufficiente per le crêpes e viceversa J  

Il tempo stringe! Il giorno di Natale avremo ospiti e devo ancora mettere a punto il mio menu… ho ancora qualche idea da suggerirvi e poi vi dovrò abbandonare per qualche giorno, per dedicarmi alla mia tavola, ma tornerò presto con qualche sorpresa per il cenone di fine anno.
Grazie a tutte le amiche che trovano il tempo per passare nella mia cuisine, non vedo l’ora di avere un attimo di tranquillità per venire a trovarvi anch’io.

Buona serata
Liz 

domenica 11 dicembre 2011

PATE’ DELICATO DI PESCE

La ricetta di questo paté è una scoperta che risale a tantissimi anni fa, non ricordo neppure la fonte, posso solo dirvi che all’epoca non avevo tanta esperienza… è venuto alla prima! Ha riscosso così tanto successo che l’ho preparato più e più volte: è delicatissimo e prepararlo è davvero molto semplice.
Potete servirlo la sera della Vigilia, è un ottimo antipasto per il pranzo di Natale e per il 31 dicembre è perfetto per un buffet.
Io l’ho pensato per il pranzo di Natale e perciò il look non poteva essere diverso, ma voi, se deciderete di servirlo l’ultima notte dell’anno,  sarete certamente bravissime a trasformarlo per l’occasione J  

Per 8 "palline"
400 gr sogliola – filetti già privati della pelle
300 gr gamberi sgusciati
1 confezione polpa granchio
4 cucchiai maionese
3 fogli gelatina alimentare (15 gr)
200 gr panna fresca
burro
brandy
sale, pepe

Togliete la polpa di granchio dalla scatola, eliminate eventuali cartilagini e mettete a sgocciolare in un setaccio a maglie sottili, sopra una ciotola.
Private i gamberi del filo nero e fateli saltare in padella in una noce di burro. Salate, pepate e bagnate con due cucchiai di brandy. Quando sarà evaporato spegnete il fuoco e  lasciate riposare per qualche minuto.
Prelevate i gamberi e tritateli finemente, anche nel mixer.
Cuocete i filetti di sogliola in una padella per 5 minuti in una noce di burro, salate e pepate.
Poi schiacciateli con i rebbi di una forchetta e riduceteli in poltiglia.
Trasferiteli sopra la polpa di granchio e lasciate riposare per 10 minuti.
Ammorbidite la gelatina in acqua fredda, strizzatela, mettetela in un pentolino con un po’ di liquido sgocciolato dal pesce e sciogliete per pochi minuti a fuoco basso.
In una ciotola amalgamate bene la polpa di granchio, i gamberi tritati e i filetti di sogliola sbriciolati, aggiungete la maionese e mescolate ancora.
Aggiustate di sale e pepe e versate la gelatina tiepida amalgamando molto bene.
Montate la panna, prelevate due cucchiai ed uniteli al composto di pesce, in modo da ammorbidirlo leggermente.
Unite il composto al resto della panna, un po’ alla volta e  con movimenti delicati.
Per vestire questo paté a festa, ho deciso di metterlo in forma, utilizzando questo stampo di silicone, con delle semisfere che ricordano le palline dell’albero. 
Come base ho pensato di utilizzare dei dischi dorati (altro fortunato acquisto parigino), decorati con un fiocco rosso.
Non manca poi il classico crostino, indispensabile per spalmare questo delicato paté: visto che abbiamo le palline, ho pensato che dei piccoli alberelli di pane completassero l’antipasto natalizio (ricordatevi, prima di tostarli in forno a 200°, di spennellare la superficie con un velo di olio).
Per chi volesse utilizzare un grande stampo: rivestitelo con della carta da forno, bagnata e strizzata (vi aiuterà a sformarlo), livellate bene la superficie e riempite gli angoli, in modo che non ci siano vuoti, coprite con un foglio di pellicola trasparente e mettete in frigo a riposare per almeno 5 ore.
Per stampi di silicone: io preferisco sempre fare un passaggio nel freezer, è l’unico modo per avere delle forme regolari. In tal caso, una volta sformate, trasferite le palline in frigo e tiratele fuori almeno 30 minuti prima di servirle.
A prestissimo
Liz

sabato 10 dicembre 2011

LE STELLE DI NATALE

Ricordate i fiori di carta di carnevale? Avete provato a farli ?
Spero di si, così sarete bravissime a confezionare quelli di Natale.
Potrà essere un pensierino per i vostri ospiti, da donare quando andranno via, oppure il segna posto della vostra tavola delle feste.
A differenza di quelli di carnevale, presenti  nelle vetrine di alcune pasticcerie, quelli di Natale non li avevo mai visti fino a quando, diversi anni fa, durante un corso di creatività, sono spuntate queste bellissime stelle: ricordano quelle di una pianta che io adoro, ma che, purtroppo, ha sempre avuto vita breve in casa mia...

Per confezionarle vi serviranno
Carta velina rosso brillante
Carta velina verde scuro
Guttaperca avorio
Carta stagnola per cioccolatini
Pepe nero in grani
Filo ferro oro
Cioccolatini
Per semplificare la spiegazione ho fatto un po’ di foto.
Tagliate la carta velina verde e rossa recuperando dei quadrati di 25 cm per lato, piegate e tagliate con le forbici 

Avvolgete i grani di pepe nella guttaperca e legatene tre aiutandovi con del filo di ferro 
Tagliate la carta per cioccolatini in piccoli quadrati e confezionate le stelle: sovrapponete due o tre fogli rossi e appoggiate al centro il cioccolatino 
Chiudete delicatamente i fogli attorno al cioccolatino, inserite i  "pistilli" e completate le stelle con la carta verde. Sigillate la base con la carta per cioccolatini. 
Buona creatività
Liz
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