Chi mi conosce sa che non amo particolarmente i secondi, soprattutto perché adorando gli antipasti e i primi, quando arrivo a questa portata sono piuttosto sazia e, non volendo rinunciare al dessert, preferisco servire qualcosa di leggero, se non addirittura sostituirlo con una fresca insalata.
Ci sono però dei secondi particolari, scoperti sempre alla scuola di cucina, per cui vale sicuramente l’assaggio, li ho già proposti e secondo mio marito, famoso per essere una buona forchetta, dovrei cucinarli più spesso…
Lo stinco è uno di questi, tra l’altro, pur avendo una cottura lunga e lenta, non richiede la vostra costante attenzione. Però, per quanto mi riguarda, non è un piatto che posso cucinare dal lunedì al venerdì… lo definirei il piatto del week-end J
Per 2 porzioni
1 (o 2) stinco di maiale
1 spicchio aglio
erbe fresche: timo, salvia, rosmarino e maggiorana
30 gr lardo
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaino di fecola
brodo di carne leggero
vino bianco secco
olio, sale, pepe
Tritate una parte delle erbe con l’aglio e il lardo.
Con la punta di un coltello incidete lo stinco, seguendo la muscolatura, in più punti e all’interno di queste fessure mettete il trito di erbe.
Tritate il resto delle erbe e mescolatele al cucchiaio di farina, ungete lo stinco con un po’ di olio e passatelo nella farina.
Fate scaldare un po’ di olio in una casseruola a fondo spesso e rosolate bene lo stinco a fuoco vivace.
Versate il vino bianco (lungo le pareti della pentola) e fatelo evaporare, salate e pepate.
Aggiungete poi qualche mestolo di brodo caldo (versandolo sempre lungo le pareti della pentola), coprite col coperchio e cuocete per circa due ore a fuoco molto basso.
Ogni tanto sollevate il coperchio e, se fosse necessario, aggiungete ancora un po’ di brodo.
Io sono solita terminare la cottura in forno caldo a 200 gradi per dargli quell’aspetto croccante, ma solo sulla superficie: basteranno quindi 10-15 minuti per avere un bel colore dorato.
Nel frattempo dedicatevi alla salsa di accompagnamento: passate il fondo di cottura dello stinco attraverso un colino, versate un po’ di vino bianco e poi aggiungete la fecola precedentemente sciolta in poco brodo.
La salsa è pronta quando risulterà leggermente addensata.
Un ottimo accompagnamento per questo piatto è la polenta, magari bianca, preparata come siete soliti fare, con l’aggiunta delle stesse erbe aromatiche usate per lo stinco.
Io la polenta la presento “in forma”… avevate forse qualche dubbio ?
Buona serata
Liz
d-i-v-i-n-a!!!! è una ricetta divina.... grazie, ciao Flavia
RispondiEliminaAllora adesso vi scrivo la mia di ricetta per preparare lo stinco di maiale...prendere lo stinco e infilarlo nella teglia e poi nel forno per 2 ore...FINITO....(in realtà non lo preparo proprio così, un pò scherzo, ma non vado tanto oltre ehehehehe)Baci
RispondiEliminaAnche io come te adoro antipasti e primi, cucinerei sempre solo quelli..... però che bello il tuo stinco!
RispondiEliminache buono! Guà me lo immagino con quella salsina.... mmmmm....!! Giorgia & Cyril
RispondiEliminaCon le tua ricetta farei di sicuro la felicità di casa! Complimenti!!!! Un abbraccio e buon fine settimana
RispondiEliminaFlavia: grazie a te, sei sempre la prima! :)
RispondiEliminaEma: considerato che sei mamma a tempo pieno chiuderò un occhio ;)
Zia Elle: grazie, allora provalo anche tu :)
Giorgia & Cyril: la salsina non può proprio mancare! grazie
Marifra: Grazie e benvenuta :)