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domenica 2 settembre 2012

UN COUS COUS… FRESCHISSIMO!


Quest’anno è stata un’estate veramente particolare… per alcuni aspetti, assolutamente da ricordare mentre per altri… da dimenticare, e anche in fretta!
Vi racconterò presto tutti i dettagli di quella da ricordare… 
... invece, uno di quelli dell'estate da scordare, è stato  il caldo opprimente... io ODIO il caldo! infatti l’estate non è la mia stagione preferita.
Per alleviare questa mia sofferenza, ho cercato ricette semplici e piacevolmente fresche, ecco quindi l’idea di questo piatto, gustoso e preparato con fornelli rigorosamente spenti.
Ho pubblicato qualcosa di simile lo scorso anno, avevo completamente rimosso… rileggendo il testo devo dire che, rispetto a quella della scorsa stagione, in questa insalata sono stata meno parsimoniosa con la menta… probabilmente la scorsa estate non avevo tutta questa necessità di freschezza.

Per 6/8 porzioni

200 gr cous cous precotto (il mio è a grana grande)
1 cipolla bianca
2 pomodori sodi
30 foglie grosse di menta
30 foglie di prezzemolo
1 limone
olio, sale e pepe

Mettete il cous cous in una ciotola capiente e copritelo con dell’acqua calda, arrivando due dita al di sopra della superficie (p.s. seguite comunque le istruzioni sulla scatola del vostro cous cous).
Nel frattempo, pulite i pomodori, privandoli dei semi.
Recuperate la mezzaluna e, con un po’ di pazienza, tritateli. Trasferite in una ciotola.
Tritate poi la cipolla, aggiungetela ai pomodori e mescolate bene.
Infine, tritate anche gli aromi e uniteli alle verdure, amalgamando ancora.
Quando il cous cous avrà completamente assorbito l’acqua (ci vorranno circa 10/15 minuti), sgranatelo con i rebbi di una forchetta e unitelo, un poco alla volta, al resto degli ingredienti.
Preparate il condimento: sciogliete il sale nel succo del limone, aggiungete l’olio a filo, sbattendo con una forchetta, e aggiungete anche una generosa macinata di pepe. Versate sull’insalata e mescolate.
Io ho scelto di servirlo in piccole porzioni, vi avevo già presentato queste “mono taijne”, sono un simpatico acquisto proveniente dalla Francia… ça va sans dire J
Visto che le condizioni meteo di questo week-end non invitano a gustare un freschissimo cous cous,  forse oggi avrei dovuto proporvi qualche altra ricetta ma, come ho già avuto occasione di dirvi, non ho tanto tempo a disposizione, e perciò devo sfruttare ciò che ho già cucinato. Ma sono certa che ci saranno delle giornate settembrine in cui riuscirete ancora ad assaporare questa insalata oppure, segnatevela, potrebbe sempre tornarvi utile, il cous cous così cucinato è un evergreen dell’estate.

A presto
Liz

sabato 21 luglio 2012

ZUCCHINE CON RISO…


… o RISO CON ZUCCHINE: può essere offerto come finger food oppure come primo… è la dose del riso che farà la differenza. La mia proposta è per un buffet estivo e quindi ho scelto delle mini quantità, che stanno comodamente all’interno di piccoli bicchieri.
Se qualcuno volesse offrirlo come primo, vi consiglio di servirlo in una ciotola, utilizzando un coppapasta per mettere in forma un piccolo strato di crema e uno più abbondante di riso. Dopo il procedimento per riempire i bicchierini, troverete una nota per la versione “primo piatto”, giusto per dare un aiutino a chi non avesse idea di come comporlo.

P.S:
Diversi amici mi hanno chiesto che fine avessi fatto... so che non tutti leggono i post fino in fondo, perciò è possibile che qualcuno abbia perso quanto avevo accennato in quello precedente…
… attualmente sono molto impegnata in cose personali che non mi consentono di essere nella mia cuisine con una certa costanza, c’e’ la volontà di continuare a tenere accesi i fornelli, ma non riesco a fare tutto e ciò che mi tiene lontano (una novità molto interessante) ha la priorità assoluta. Le cose dovrebbero tornare alla normalità, ma non così a breve, perciò oggi, più della scorsa settimana, mi trovo a dover scegliere tra queste tre alternative:
1. cucinare, fotografare, scrivere testi e postare
2. il punto 1 +  gestione del blog
3. mollare tutto

Punto 3: faccio finta di non averlo scritto…
Punto 2: una perfetta padrona di casa dovrebbe rispondere a tutti quelli che gentilmente passano a trovarla, dovrebbe soprattutto rispondere a chi le chiede un consiglio o un chiarimento (carissima Sara, scusami tanto), e ricambiare anche le visite dei blog vicini… ma per fare ciò, in questo momento, dovrei saltare anche la cena che, ultimamente, viene consumata già a delle ore impossibili.
Il punto 1…  avrei scelto questa opzione che, benché richieda un bell’impegno, dovrei riuscire a gestire nei fine settimana… la mia cuisine è il mio calmante naturale e in questo momento ne ho tanto bisogno!

Grazie per la vostra comprensione, e ora passiamo a cose più interessanti, la ricetta J
Per 6 bicchierini

250 gr zucchine
100 gr circa riso Basmati
5 gr (1 foglio) gelatina alimentare 
1 cipollotto piccolo
25 ml (1 dito) acqua calda
basilico
tabasco
olio
sale
peperone rosso

Tagliate il cipollotto a rondelle sottili, le zucchine a cubetti e fateli saltare in padella in un velo di olio caldo. Salate.
Se durante la cottura fosse necessario, aggiungete qualche cucchiaio di acqua calda.
Nel frattempo mettete ad ammorbidire il foglio di gelatina in acqua fredda.
Trasferite le verdure calde nel frullatore, aggiungete un ciuffo di basilico, un dito d’acqua calda, qualche goccia di tabasco e la gelatina, precedentemente strizzata. Riducete in crema e aggiustate di sale.
Versate la crema nei bicchieri e trasferiteli in frigo per circa due ore.
Se riuscirete a preparare questa crema il giorno prima, acquisterà maggior sapore.
Tagliate un pezzo di peperone a fettine sottili e conditele con un pizzico di sale e un filo di olio.
Cuocete il riso in abbondante acqua salata, scolatelo, lasciatelo intiepidire e conditelo con un filo di olio.
Recuperate i bicchierini, distribuite qualche cucchiaio di riso sopra la crema di zucchine e decorate con il peperone.
Per quanto riguarda il riso, potete anche servirlo freddo e quindi prepararlo con largo anticipo. Avete cambiato idea e volete servirlo caldo? Basterà saltarlo in padella in un velo di olio. Io non sono riuscita a fare un test, ma per la versione sotto, ho la sensazione che il riso caldo comprometta la tenuta della crema.

Per la versione “primo piatto”: inserite nei coppapasta, già appoggiati all'interno delle ciotole, un dito di crema e trasferite in frigo.
Passate la punta di un coltello o di uno spiedino lungo tutta la circonferenza interna del coppapasta, in modo da staccare la crema dalle pareti, versate il riso sopra, schiacciandolo delicatamente con il dorso di un cucchiaio, rimuovete il coppapasta e decorate con i filetti di peperone condito.

Potete combinare il riso con tantissime altre creme, magari piselli e menta, oppure peperoni (grigliati al forno) e filettini di acciughe dissalate, oppure pomodoro e basilico… insomma, lavorate di fantasia J
Buona domenica e a presto… spero!
Liz

mercoledì 23 maggio 2012

RISOTTO AGLI ASPARAGI… IN FORMA


Come promesso, ecco un’idea per utilizzare gli asparagi che non sono finiti nei cestini di sfoglia. Lo avete già fatto un risotto agli asparagi, vero? E sicuramente avrete anche la vostra ricetta del cuore! Oggi vi lascio la mia, è un mix tra quella provata a un corso e una prelevata da un libro.
Ciò che rende un po’ diverso questo risotto? Ma la sua presentazione, ovviamente! Realizzarla è semplicissima, davvero! e poi lo sapete che vi starò vicino in tutti i passaggi J

Per 4 porzioni
300 gr riso (il mio un carnaroli)
1 cipollotto piccolo
400 gr asparagi
mezzo bicchiere vino bianco secco
1 bicchiere latte
1 mestolo acqua cottura asparagi
brodo vegetale (quando preparo un risotto, preferisco aggiungere al brodo un pizzico di sale in più, in questo modo evito di salarlo direttamente, ed eventualmente sarà sufficiente una leggera “aggiustata” solo a fine cottura)
2 cucchiai parmigiano grattugiato
2 cucchiai robiola vaccina
olio
sale

Pulite e lavate gli ASPARAGI.

Per la decorazione: sceglietene 3 di dimensione uguale e tuffateli in acqua bollente, precedentemente salata.
Lasciateli cuocere per diversi minuti, ma senza farli diventare molli, devono mantenere una certa croccantezza. Prelevateli con una schiumarola (leggi “N.B.”) e passateli sotto il getto dell’acqua fredda.
N.B.
Per il risotto vi servirà anche un po’ di acqua di cottura degli asparagi: di solito, per non rovinarli, conviene sempre prelevarli con una schiumarola, ma se foste abituati a scolarli, qualche secondo prima di farlo ricordatevi di prelevarne un mestolo.
Prendete un asparago e, mettendolo all’interno dello stampo, regolatevi per la lunghezza che dovranno avere. A questo punto tagliate il gambo in eccesso e poi divideteli a metà.
Imburrate bene lo stampo e posizionate gli asparagi: il dorso dovrà risultare appoggiato alla parete.
Per il risotto: tagliate il resto degli asparagi a rondelle e affettate anche il cipollotto.
Nella vostra “casseruola per risotti” scaldate due/tre cucchiai di olio, fate leggermente appassire il cipollotto e aggiungete anche gli asparagi. Lasciateli insaporire per qualche minuto e poi unite il riso. Mescolate continuamente fino a quando non sarà ben tostato...
… avete mai provato a mettere della sabbia in un recipiente? Fa un “rumore” particolare. Non sono impazzita, è solo una similitudine per farvi capire quando il vostro riso sarà ben tostato J. Ebbene, se girando i chicchi  sentirete questo “rumore”, vorrà dire che il riso è tostato a dovere e potrete quindi procedere alla fase successiva… sfumate con il vino.
Quando sarà evaporato, portate a cottura aggiungendo prima il latte, in due tempi; poi unite anche il mestolo di acqua di cottura degli asparagi e infine il brodo.
Solito consiglio per i principianti: aspettate sempre che il liquido sia consumato prima di aggiungerne altro.
Quando il risotto sarà pronto, spegnete il fuoco, aggiungete il parmigiano e date una bella mescolata. Unite infine anche la robiola, amalgamate ancora, assaggiate e, se fosse necessario, aggiustate di sale.

Riempite lo stampo: innanzitutto, per farlo con facilità, appoggiatelo su una ciotola, così da averlo ben fermo. Versate il risotto un po’ alla volta, premendolo leggermente con il dorso del cucchiaio, in modo che aderisca bene anche alle pareti. Soprattutto quando verserete i primi cucchiai, fate attenzione ad appoggiarli delicatamente, per non spostare le punte.

Dopo qualche minuto sformate il risotto sul piatto da portata; non abbiate fretta di capovolgerlo, per sformarlo senza alcuna difficoltà, deve avere il tempo di rassodarsi leggermente.
Vi ricordo come si fa? Mettete lo stampo sul palmo di una mano, coprite la superficie del risotto con un piatto piano capovolto e appoggiate il palmo dell’altra mano: con un movimento veloce, capovolgete il tutto, in modo da ritrovarvi lo stampo davanti agli occhi.
Lasciate riposare qualche minuto e sollevate delicatamente lo stampo.
Non avete uno stampo semisferico? Andrà benissimo qualsiasi altra forma ma, se non siete molto pratici a sformare, vi consiglio di evitare quelle troppo lavorate.
A proposito degli stampi semisferici: vengono utilizzati soprattutto in pasticceria per preparare il famoso zuccotto, e ne esistono davvero di tutte le taglie.
Quello che ho utilizzato ha un diametro di 15 cm e riesce a contenere una quantità di risotto per 4 porzioni abbondanti, mentre quello che vedete sul fondo è uno stampo con diametro 10 cm…  è perfetto per servire un risottino monoporzione J
Buona serata
Liz

venerdì 9 marzo 2012

RAVIOLINI DI COTECHINO SU CREMA DI LENTICCHIE


Questa ricetta proviene da un corso di cucina e, ora che ci penso, è la prima volta che pubblico un post con la pasta fresca fatta in casa.
Confesso che non mi cimento spesso in questa arte (nonostante abbia una mamma e una sorellina che sono maestre della pasta home-made); quando si ha un certo numero di ospiti, talvolta è più semplice andare su ricette meno impegnative. Non perché pensi che sia complicato impastare, semplicemente perché ci sono dei ripieni che spesso non consentono di confezionare la pasta con largo anticipo e poi conviene non farla mai seccare, cambierebbe il colore e anche il sapore ne risentirebbe. E si sa, quando si hanno ospiti, all’ultimo minuto ci sono sempre mille altre cose da fare…altro che impastare! 
Comunque, se anche voi siete abili nell’impasto, vi consiglio di prendere nota di questa gustosissima ricetta, potrebbe essere il piatto che offrirete ai vostri ospiti il prossimo Capodanno… sono sicura che gradiranno assaggiare l’abbinamento “lenticchie & cotechino” in una nuova veste.
E con questo piatto ho esaurito la mia ultima scorta di lenticchie!

E’ difficile darvi le quantità  precise degli ingredienti; considerate che, con mezzo cotechino e le dosi del mio impasto, ho preparato quattro  piatti, piuttosto abbondanti.

Per la crema di lenticchie
Lenticchie già cotte (secondo la vostra ricetta preferita o la MIA )
Brodo vegetale
(panna fresca - facoltativa)

Tenete da parte qualche lenticchia, che vi servirà per completare il piatto.
Frullate il resto allungando con un po’ di brodo. Volendo una crema più liscia, potete passarla anche attraverso un setaccio, per eliminare eventuali residui di buccia. Trasferite la crema in una brocca, tenendola coperta.

Per i raviolini
Pasta fresca (il mio impasto: 250 gr farina "00" + 120 gr uova (n.2) + 7 gr olio + 8 gr sale)
Cotechino già cotto e privato della pelle
Rosmarino fresco
sale

Tagliate gli aghi di rosmarino a pezzetti piccolissimi (con le forbici farete meno fatica).
Sgranate il cotechino.
Tirate la sfoglia piuttosto sottile e disponete i pezzi di cotechino ben distanziati tra loro. Insaporite con piccolissimi pizzichi di rosmarino.
Piegate la sfoglia, premete bene, avendo cura di togliere l’aria, e tagliate i raviolini con la rotella dentellata o con un tagliapasta.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, facendo attenzione a non far bollire l’acqua con troppa intensità, dovrà fremere leggermente, in modo che non si rompano i raviolini (e fuoriesca il ripieno).
Riguardo ai tempi di cottura vi consiglio l’assaggio... è difficile stabilirli con precisione, considerato che dipendono dal formato e dallo spessore della pasta.

Per il condimento avete due alternative:
potete trasferire la crema in una padella e far saltare delicatamente i raviolini, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta,oppure
distribuire qualche cucchiaio di crema, precedentemente scaldata, sul fondo del piatto e appoggiare i raviolini, coprendoli con qualche goccia di crema (prima foto).
Ricordatevi di aggiungere anche qualche lenticchia intera, scaldata in padella con un cucchiaino di brodo, e un po’ di pezzettini di rosmarino (e volendo anche un filo d'olio).

Desiderate dare alla crema una maggiore cremosità? dopo aver scaldato la crema di lenticchie, spegnete il fuoco, aggiungete qualche cucchiaio di panna fresca e amalgamate bene.

Per chi non avesse mai cotto un cotechino e non volesse usare quelli precotti, ecco alcuni consigli per la sua cottura.
Innanzitutto è importante che il fuoco sia piuttosto basso, il bollore troppo forte rischierebbe di rompere la pelle. 
Mettete il cotechino in una pentola piena d’acqua fredda NON salata (il cotechino è già saporito).
Appena raggiunge il bollore, buttate via l’acqua (ricca di grasso), riempite nuovamente la pentola con acqua tiepida e fate cuocere per circa 2 ore (dipende dalla dimensione).

Alle “maestre di casa”… contente?
E non sarà certo l’ultima ricetta con la pasta fresca, tengo la madia a portata di impasto J

Buona serata
Liz

venerdì 17 febbraio 2012

RISOTTO CON CARCIOFI E PORRI


La pentolina poteva trarre in inganno… anziché contenere una zuppa, nasconde un gustoso risottino!
La ricetta proviene da un corso, ricordo che questo risotto era stato messo in forma e decorato con il porro… davvero scenografico, ma ci saranno altre occasioni per mostrarvelo.
Oggi volevo proprio utilizzare queste pentoline e, visto che tra un po’ sarà la domenica della pentolaccia, ho pensato che qualcuno forse avrebbe gradito questa idea di servire un primo all’interno di un “contenitore” un po’ diverso dal solito piatto.
E non sarà l’unica pentolina presente sulla mia tavola… J

Per 4 persone
(utilizzando le pentoline uscirà qualche porzione in più: le mie contengono 2 mestoli scarsi di risotto)
300 gr riso carnaroli o arborio
2 carciofi
2 porri piccoli (o 1 grande)
2 fettine guanciale
1 bicchiere latte
mezzo bicchiere vino bianco secco
brodo vegetale
3 cucchiai parmigiano grattugiato
farina
1 noce burro
olio
sale e pepe

Lavate e pulite i porri e i carciofi, ma non buttate via gli scarti. Ovvero,  per i porri la parte verde (non tutta, quella più tenera), per i carciofi le punte, private ovviamente delle spine, perché saranno gli ingredienti che vi serviranno per preparare la salsa.
E cominciamo appunto da questa: tagliate tutto a piccoli pezzi e stufateli in una noce di burro. Cospargete con un po’ di farina e, dopo aver mescolato, versate un po’ di brodo (volendo renderla più cremosa potete aggiungere una parte di latte). Fate cuocere a pentola coperta fino a quando le verdure non saranno tenere e regolate di sale. Durante la cottura controllate il livello del brodo e, se fosse necessario, aggiungete qualche altro mestolino.
Riducete le verdure in crema con il frullatore a immersione e passate la salsa attraverso un colino. Trasferite in una piccola brocca, coperta con pellicola trasparente e tenete in caldo a bagnomaria.


Passiamo al risotto.
Tagliate i porri a rondelle sottili.
Tagliate carciofi in quattro parti e poi a fette, non troppo sottili : mettete a bagno in una ciotola piena d’acqua fredda, in cui avrete precedentemente stemperato un cucchiaio di farina. 
Tagliate il guanciale a striscioline (io ho preferito utilizzare una fetta spessa e  tagliarla a cubetti).
Prendete la vostra “pentola per risotti”, versate un po’ di olio e fate appassire i porri. Aggiungete poi i carciofi (precedentemente scolati), il guanciale e lasciate rosolare.
Quando l’acqua delle verdure sarà evaporata, aggiungete il riso e fatelo tostare. Quando il riso risulterà dorato, sfumate con il vino e quando sarà completamente evaporato, aggiungete il latte, per due volte, e poi portate a cottura con il brodo caldo.
Per gli amici principianti: sia per quanto riguarda il latte che per il brodo, è importante che vengano aggiunti un poco alla volta. Inoltre, aspettate sempre che il liquido sia stato completamente assorbito, prima di aggiungerne altro.
Quando il risotto sarà della giusta densità e al dente, spegnete il fuoco, unite il parmigiano, aggiustate di sale e pepe e lasciate riposare per qualche minuto.
Trasferite il risotto nelle pentoline e versate un po' di crema.
Ricordatevi di portare in tavola anche la brocca con la salsa, qualcuno gradirà sicuramente aggiungerne ancora.
p.s.
quando preparo un risotto, difficilmente aggiungo il sale: preferisco cuocerlo con un brodo saporito e poi aggiustare il sapore alla fine e solo dopo aver aggiunto il formaggio. In questo caso c’e’ anche la salsa, piuttosto saporita.

E tornando alle pentoline… cosa nasconderanno queste?
Curiosi? Prestissimo svelerò il loro contenuto J
Vi aspetto!
Liz 

martedì 31 gennaio 2012

PENNE CARCIOFI E GORGONZOLA

E’ un primo veloce e semplicissimo, che spesso mi dimentico di riproporre, ma che merita veramente. La prima volta che l’ho preparato ha riscosso parecchio successo tra i miei ospiti, e ricordo che mi ero anche complimentata da sola per la scelta di questo piatto J  Eh si, a volte succede, ma confesso che non accade spesso… e mio marito ne sa qualcosa.
A proposito di mio marito… ovviamente ha assaggiato il piatto e la sua dichiarazione è stata “buonissimo, devi ricordarti di questo ricetta e  prepararlo la prossima volta che avremo ospiti!”... direi che non sono l’unica ad avere la memoria corta J

Per due porzioni… abbondanti
250 gr penne rigate
80 gr gorgonzola dolce
2 cucchiai panna fresca
2 carciofi
1 o 2 fette sottili prosciutto cotto        
mezzo scalogno
1 cucchiaio farina
olio
sale

Private i carciofi delle foglie più dure, divideteli  in quattro parti, puliteli bene e  tagliateli a fettine (per il lungo) piuttosto sottili. Versateli in una ciotola piena di acqua fredda in cui avrete stemperato un cucchiaio di farina.
Mettete l’acqua della pasta sul fuoco.
In una ciotola capiente (dove poi condirete la pasta) mettete il gorgonzola tagliato a pezzetti, unite la panna e, con i rebbi della forchetta, lavorate il formaggio per renderlo più morbido.
Tritate grossolanamente la fetta di prosciutto.
Tagliate lo scalogno a dadini.
Salate l’acqua e buttate le penne.
Nel frattempo, scolate i carciofi e passateli sotto l’acqua, mettete una padella sul fuoco con un po’ di olio, aggiungete lo scalogno e, quando sarà appassito, aggiungete i carciofi: fateli cuocere per qualche minuto, devono ammorbidirsi leggermente, e salate.
Prelevate dalla pentola della pasta uno o due cucchiai di acqua di cottura e aggiungeteli al formaggio, in modo da renderlo bello cremoso.
Scolate la pasta e versatela immediatamente nella salsa al formaggio, amalgamate molto bene.
Aggiungete i carciofi e amalgamate ancora.
Versate la pasta nel piatto e spolverizzate la superficie col prosciutto.
Questa sera ci vorrebbe un bel piatto di polenta fumante… sta nevicando!
Buona serata
Liz

lunedì 23 gennaio 2012

GIGLI IN SALSA DI RADICCHIO E NOCI


Vi avevo già presentato questo formato di pasta artigianale con il pesto di carciofi, oggi vi propongo un altro condimento cremoso, a base di radicchio e noci, che si sposa perfettamente con questi gigli.
Questo primo l’ho assaggiato ad un corso di cucina, ha un sapore particolare  ed è un piatto che torna spesso sulle mie tavole dell’inverno: ha sempre avuto un grande successo e quindi… invito anche voi a provarlo J

Per quattro porzioni
400 gr gigli
1 cespo radicchio rosso di Chioggia
1 scalogno
1 spicchio aglio piccolo
50 gr gherigli noce
30 gr parmigiano grattugiato + scaglie
olio
sale

Lavate bene l’insalata, eliminate da ogni foglia la parte centrale bianca, più dura,  e tagliate il resto a striscioline sottilissime. Tenetene da parte una manciatina, magari anche qualche piccola foglia intera, che vi serviranno per completare i piatti.
Tagliate lo scalogno a piccoli pezzi e fatelo imbiondire  in tre cucchiai di olio, aggiungete il radicchio, salate,  coprite col coperchio e fate cuocere a fuoco bassissimo. A fine cottura dovrà risultare appassito e sembrare caramellato.
Tritate finemente nel mixer le noci con l’aglio, trasferite  in una ciotola capiente (dove poi verrà condita la pasta), unite il parmigiano e rendete il composto cremoso versando un po’ di olio a filo.
Mettete a bollire abbondante acqua per la pasta e, dopo aver aggiunto il sale, versate i gigli.
Durante la cottura della pasta, prelevate la schiuma che si forma in superficie, ricca di amido, ed aggiungetela al composto di noci per rendere la salsa ancora più cremosa.
Scolate la pasta e unitela alla salsa di noci, mescolate bene e poi aggiungete  il radicchio cotto, mescolando ancora.
Cospargete la pasta con qualche strisciolina di radicchio crudo e scagliette di parmigiano.
A presto
Liz

venerdì 2 dicembre 2011

RISOTTO CON VERZA E SALSICCIA

Chiude il “tris di primi” per il buffet d’autunno un assaggio di risotto.
Per mantenerlo caldo ho deciso di servirlo dentro a piccoli bicchieri di vetro.
E per richiamare il colore delle foglie del cavolo, ho pensato di appoggiarli su dei sottobicchieri e di decorarli, alla base, con un piccolo fiocco, tutto rigorosamente verde scuro.


Per 10/12 bicchierini

300 gr riso Carnaroli
1 cipollotto
200 gr salsiccia
400 gr verza, le foglie più tenere
Mezzo bicchiere vino bianco secco
1 bicchiere latte
Brodo vegetale leggero
Parmigiano grattugiato
Parmigiano grattugiato a julienne
Olio, sale, pepe
Lavate e tagliate la verza a striscioline.
Private la salsiccia del budello e sbriciolatela.
Tagliate il cipollotto a rondelle sottili, scaldate poco olio e fatelo appassire. Aggiungete la salsiccia e fate rosolare bene.
Unite anche la verza e lasciatela stufare.
Quando l’acqua sarà evaporata, versate il riso, mescolate bene e, quando sarà dorato, sfumate con il vino.
Portate a cottura aggiungendo prima il latte, in due tempi, e poi il brodo.
Per gli amici principianti: mi raccomando, il brodo deve essere aggiunto  un po’ alla volta e solo quando la dose precedente è stata assorbita. 
Quando il risotto sarà della giusta densità e al dente, aggiustate di sale e unite una macinata di pepe, poi spegnete il fuoco e aggiungete il parmigiano grattugiato.
Riempite i bicchierini (per farlo velocemente, potete aiutarvi con un imbuto da conserve) e decorate la superficie con del parmigiano grattugiato a julienne.

Sono un po’ di corsa… grazie di cuore per i vostri bellissimi commenti J

Buon weekend
Liz

mercoledì 1 giugno 2011

TRENETTE AL PESTO CON PATATE E FAGIOLINI

Ci sarebbero tantissime ricette tradizionali della  Liguria di cui parlarvi, ma, un po’ perché è la pianta simbolo della mia regione e un po’ perché nella mia cuisine è  richiestissimo, ho scelto di presentarvi un  classico, ovvero la pasta condita con la famosa salsa di basilico (in dialetto baxaicò), il “pesto”,  arricchita con due verdure,” patate e fagiolini”.
E’ un piatto semplice, ma trattandosi di una ricorrenza speciale, ho deciso di curare un po’ il look mantenendo però la tradizione che lo vuole assolutamente preparato nel mortaio.
Parlavo di una ricorrenza speciale, certo! Questa ricetta è in onore di   Pandipanna per il suo contest “Buon appetito Italia”. 
Ti ringrazio Mara per l’invito, è stato bello partecipare, cucinare questo piatto e rivivere gli anni della mia infanzia, perché è proprio questo uno dei piatti che io ricordo sulla tavola di quando ero bambina;  la mamma aspettava il nostro rientro da scuola e quello di papà dal lavoro per “buttare la pasta e le verdure” a cuocere tutte insieme nella stessa pentola, nell’aria si sentiva  un fantastico profumo di basilico che  preannunciava questo primo piatto. E proprio davanti a questa profumatissima pastasciutta  si chiacchierava della nostra reciproca mattinata, essendo quattro fratelli avevamo parecchie cose da raccontare J Oggi mangio al lavoro, un panino al volo, sola, davanti al mio computer… che nostalgia di quei tempi e di tutta la famiglia insieme! 

Le dosi per il pesto: ho letto che per ogni 30 foglie di basilico bisogna utilizzare uno spicchio di aglio e gli altri ingredienti devono essere aggiunti in proporzione, per raggiungere un giusto equilibrio del sapore.
Ogni famiglia ha la propria ricetta, io ho provato diverse dosi e per questa pasta, per 4 persone, il mio equilibrio del sapore prevede:
2 mazzi di basilico (possibilmente genovese e di Prà, un quartiere di Genova, famoso per questa piantina e rinomato per la sua qualità)
1 spicchio aglio
20 gr pinoli
20 gr parmigiano grattugiato
10 gr pecorino sardo grattugiato
una presa sale grosso (o fleur de sel)
olio della Riviera Ligure, dolce

2 patate a pasta soda
1 manciata fagiolini

320 gr trenette

Per fare il pesto
Procuratevi un bel mortaio di marmo con il pestello di legno e armatevi anche di un po’ di pazienza…
Staccate le foglie di basilico dalla piantina, lavatele velocemente in acqua fredda e  fatele asciugare bene, appoggiandole su un canovaccio.
Private l’aglio della buccia, mettetelo nel mortaio e pestatelo fino a ridurlo in poltiglia,  aggiungete i pinoli e continuate a pestare, fino a quando non avrete ottenuto una crema.
A questo punto, e un po’ alla volta, aggiungete  il basilico e una presa di sale  e, senza più pestare, “stracciate” le foglie facendo roteare il pestello sulle pareti del mortaio.
Quando vedrete uscire dalle foglie un   liquido verde brillante, sempre con  movimento rotatorio,  aggiungete i formaggi e diluite con l’olio versato a filo.
Qualcuno si chiederà “e chi non ha il mortaio ?” Potete certamente prepararlo nel mixer, ma vi spiego i motivi per cui viene sconsigliato: innanzitutto risulterà più una crema e poi, siccome sulla parte superiore delle foglie ci sono delle piccole nervature che contengono gli oli essenziali, per ottenere un gusto migliore è meglio che le foglie non vengano tranciate dalle lame. Inoltre, è proprio il calore delle lame che rischia   di provocare una ossidazione del colore e degli aromi, rendendo il pesto verde scuro e con un sapore soprattutto di erba. Vi confesso che a volte anch’io mi lascio tentare dall’elettrodomestico… alcuni chef consigliano di aggiungere qualche pezzetto di ghiaccio… prima o poi lo dovrò provare.

Mettete la pentola per la pasta sul fuoco e, in attesa che l’acqua bolla, preparate le verdure.
Avevo parlato di un look speciale… tagliate le patate a piccole fette e, con un tagliabiscotti rotondo, ricavate dei piccoli pois,  tagliate anche i fagiolini, a piccoli pezzi e in diagonale.
Salate l’acqua della pasta e immergete le trenette.
C’e’ chi, prima di versare la pasta, preferisce cuocere, nella stessa acqua,  i fagiolini e poi le patate. Io ho scelto di mantenere le verdure croccanti, quindi le ho sbollentate a parte.

E visti dall’alto… ancora una foto della ricetta
e poi uno scorcio  della città in cui sono nata e cresciuta, sono molto fortunata di poter vedere questo dal mio terrazzo, è un panorama che lascia senza respiro, il mare,  gli antichi  “caruggi”,  i vicoli del centro storico che percorro ogni sabato per gli approvvigionamenti della mia cuisine, il porto e la lanterna, ecco per voi un ricordo della mia amata città, la mia Genova
Buona serata
Liz

domenica 8 maggio 2011

FUSILLI CON SUGO DI GRANCHIO


Questo saporito condimento all’aroma di mare si sposa con qualunque tipo di pasta, ma servito con i fusilli… beh, potete immaginare come resti ben  imprigionato in ogni singolo pezzo di pasta J
La salsa Worcester completa il sugo dandogli quel qualcosa in più che io personalmente adoro.
Una piccola nota sulla polpa di granchio: non la uso spesso… grosso errore! È  buonissima e si può utilizzare per preparare infinite varietà di piatti.
Io ho fatto un po’ di scorta… visto che andiamo incontro alla calda stagione, sono sicura che mi tornerà utile per preparare e proporvi qualche piatto fresco e goloso… vi fidate sulla parola ?  allora mettete qualche scatoletta anche sui ripiani della vostra dispensa.  Anzi, prima assaggiate questi fusilli…  J
  
Per 4 porzioni

350 gr fusilli
1 scatola polpa di granchio al naturale
2 spicchi aglio
1 bicchiere vino bianco secco
6 cucchiai polpa di pomodoro
brodo di pesce (o vegetale)
salsa Worcester
olio
sale e pepe
Mettete in una larga padella mezzo bicchiere di olio , aggiungete gli spicchi d’aglio sbucciati e un grosso pizzico di pepe macinato al momento: quando l’aglio sarà imbiondito, toglietelo dalla padella, versate la polpa di granchio, compreso il liquido di conservazione, e fate insaporire per qualche minuto.
Bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare a fiamma vivace.
Diluite la salsa di pomodoro con due mestoli abbondanti di brodo, versatela in padella , salate leggermente e pepate ancora un po’.
Fate restringere il sugo lasciandolo cuocere a fiamma moderata per circa 20 minuti. Qualche minuto prima di spegnere il fuoco insaporitelo con una generosa spruzzata di salsa Worcester.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela leggermente al dente e terminate la cottura facendola saltare nel sugo.

Buona serata
Liz

domenica 10 aprile 2011

IL MIO PIC-NIC

Adoro i pic-nic, ma fino ad oggi sono stati solo dei ricordi legati alla mia infanzia, quelli sul prato della nonna, sotto l’albero delle prugne, in compagnia di zii e cugini, e quelli con gli amichetti delle vacanze estive, che erano soprattutto delle merende; ricordo con tenerezza le camminate per raggiungere il prato, erano dei tragitti brevi, perché eravamo praticamente  dietro casa, ma eravamo molto fieri di non essere accompagnati dagli adulti e di poter mangiare qualche “pasticcio” in più.
Fortuna che ho scoperto il blog di Anna Luisa e Fabio “Assaggidiviaggi” e il loro primo contest “cosa metto nel cestino?”, finalmente è stata l’occasione per  dare libero sfogo alla mia fantasia e riempire anche quel bel cesto, regalato dalla mia mamma tanti anni fa, che, fino ad oggi, non è mai stato inaugurato.
Visto che non c’e’ un limite di ricette con cui partecipare, ho deciso di organizzare un pic-nic completo, ho scelto qualcosa di semplice, perché ho voluto dedicare più tempo alla ricerca della “giusta confezione”: infatti la mia idea del pic-nic è da sempre quella di  preparare tanti piccoli assaggi, in monoporzioni, e di divertirmi con la loro presentazione… eccovi qualche spunto: 

INIZIEREI CON UN FRESCO APERITIVO, IL “KIR” …
Ricetta & Ingredienti
Vino bianco frizzante, Crème de cassis
Aggiungere al vino, molto freddo, un po’ di crème e mescolare bene.

… SERVITO DENTRO A MINI BOTTIGLIETTE, sigillate da un un tappo “primaverile”

E LO ACCOMPAGNEREI CON DEI PICCOLI “BISCOTTI AL PEPE”…
Ricetta & Ingredienti:
200 gr farina, 70 gr farina mandorle, 130 gr burro, 30 gr parmigiano grattugiato, sale, pepe nero in grani, pepe verde in grani
Mescolare le due farine e lavorarle  con il burro, precedentemente ammorbidito, il parmigiano e un po’ di sale. Unire l’uovo e impastare fino ad avere un composto uniforme. Avvolgerlo  in un foglio di alluminio e farlo riposare in frigo per 1 ora.
Suddividere l’impasto in due parti: in una aggiungere il pepe verde, schiacciato grossolanamente, e nell’altra quello nero, macinato al momento. Rimettere in frigo, sempre coperto, per 30 minuti.
Stendere l’impasto, tagliare con una formina  e cuocere i biscotti  in forno a 180° per 15 minuti circa. 

… MESSI ALL’INTERNO DI SACCHETTINI TRASPARENTI, dentro a  un pirottino quadrato, appoggiato su un fondo di cartoncino colorato.

E DEI “FIORELLINI DI PRIMAVERA”…

Ricetta & Ingredienti
Pane per tramezzini, robiola, ricotta,erba cipollina, olio
Ammorbidire la robiola con qualche cucchiaio di ricotta e condirla con un po’ di olio e l’erba cipollina, tagliata fine. Spalmare il formaggio sul pane e tagliare i tramezzini con un tagliabiscotti.

… SERVITI IN SEMPLICI SCATOLINE PER BOMBONIERE

POI PROPORREI UN PICCOLO ASSAGGIO DI “PENNETTE MEDITERRANEE”…

Ricetta & Ingredienti
Penne piccole, pomodori maturi, aglio, pasta di acciughe, patè di olive nere, olio e sale.
Cuocere la pasta in  abbondante acqua salata, scolarla, passarla sotto l’acqua fredda e condirla con un filo di olio.
Privare i pomodori dei semini e tagliarli a piccoli cubetti. Dissalare i capperi e tritarli con la mezzaluna.
In una ciotola capiente versare qualche cucchiaio di olio, spremere uno spicchio di aglio, sciogliere un po’ di pasta di acciughe, qualche cucchiaino di   paté di olive e aggiungere i capperi. Amalgamare bene ed aggiungere anche i pomodori. Condire la pasta e lasciarla insaporire per alcune ore.

… CHIUSE IN CONTENITORI DI VETRO, per preservare tutto il loro profumo.  


E PROSEGUIREI CON LE “TORTINE ALLE ZUCCHINE”…

Ricetta & Ingredienti
Pasta brisée: 125 gr farina, sale, 60 gr burro morbido , qualche cucchiaio di acqua freddissima
Impastare velocemente gli ingredienti e far riposare l’impasto in frigo, coperto, per almeno due ore.
Ripieno: 2 zucchine, 1 piccolo porro, maggiorana, 100 gr ricotta, 50 ml panna fresca, 1 uovo, sale e pepe
Tagliare le zucchine a dadini piccoli piccoli, farli saltare velocemente in padella con un po’ di olio e un pezzetto di porro, tagliato fine, salare e pepare. Spegnere il fuoco e profumare con qualche fogliolina di  maggiorana.
In una ciotola amalgamare la ricotta con qualche cucchiaio di panna fresca e il parmigiano, aggiungere l’uovo e aggiustare di sale e pepe.
Foderare delle piccole tortiere con la pasta, versare un po’ di crema e coprire con un po’ di zucchine. Infornare a 180 per circa 30 minuti.

… RACCHIUSE IN PICCOLE SCATOLE QUADRATE; provengono da Barcellona, nei miei giri di shopping mi allontano spesso dalle strade frequentate dai turisti… si scoprono sempre dei negozietti con oggetti molto interessanti.

PER FINIRE, UNA DELICATA “PANNA COTTA AL PROFUMO DI VIOLETTA”…

Ricetta & Ingredienti
200 ml panna fresca, 200 ml latte, 15 gr zucchero, 100 ml sciroppo di violetta, 2 gr agar-agar in polvere, violette di zucchero
Versare in un pentolino il latte, la panna, lo zucchero e lo sciroppo di violetta e portare a ebollizione. Aggiungere l’agar-agar, mescolare bene e  lasciar bollire ancora per alcuni secondi.
Mettere in frigo e decorare con qualche pezzetto di violetta di zucchero.

… SERVITA IN SEMPLICI CONTENITORI DI VETRO; li ho acquistati in  Francia,  contenevano una deliziosa composta di frutta … della serie “io non butto mai via nulla”, soprattutto se si tratta di recipienti che appartengono alla famiglia delle arbanelle, possono sempre tornare utili.


E UN DOLCE PENSIERINO… per i miei compagni di pic-nic, magari qualche ovetto colorato, visto che una delle prossime gite sui prati potrebbe essere quella di Pasquetta

… CONFEZIONATO UTILIZZANDO DEI SACCHETTI  TRASPARENTI, decorati con un fondo, sempre di cartoncino, sagomato come se fosse un praticello fiorito.

Ricordate che vi avevo parlato della mia visita, in compagnia della  sorellina, alla fiera della creatività? Anch’io avevo fatto qualche acquisto… spaghi & nastrini, cartoncini e fustellatrici… beh, direi che mi sono serviti !

Per alcune ricette non trovate le dosi perché potrete regolarvi tranquillamente da soli, per quelle dove le ho specificate potrete riempire un cestino per un pic-nic con 6 amici.

Chi avrà mangiato queste leccornie ?
Il prato non c’era, ma è stato molto divertente sedersi sul tappeto del salotto, aprire le confezioni e gustare i piccoli bocconi in assoluto relax J

Grazie Anna Luisa e Fabio, mi sono molto divertita a partecipare al vostro bellissimo contest.

Buon pic-nic a tutti
Liz
MESSAGGIO
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