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sabato 22 settembre 2012

GELATINA AL BRACHETTO CON FRUTTI DI BOSCO


Ecco un ultimo assaggio dell’estate! Frutti di bosco e una morbida gelatina al Brachetto sono i protagonisti di questo dolce, leggero e profumato. E’ anche  veloce e non richiede una particolare abilità. Ci vorrà solo un po’ di tempo per far rapprendere la base, ma per questo non sarà necessario alcun impegno da parte vostra.
Vedrete che verrà apprezzato anche da chi non ha una grande passione per la gelatina. Infatti mio marito, che come ben sapete non ama quella salata, è rimasto piacevolmente sorpreso da queste coppe di vino… erano 8, non avevamo ospiti… non le ho fatte sparire tutte da sola!
Avrei voluto proporvelo quando i frutti di bosco erano nel pieno della loro stagione, ma quando si ha poco tempo a disposizione (e ad agosto è stato raggiunto il culmine) alcune cose sfuggono… ho ritrovato questi bicchieri per caso e, visto che il tempo libero anche a settembre è ridottissimo, ho approfittato J. Prendete nota per la prossima estate, sarà una freschissima novità che potrà sostituire la solita macedonia.

Per 8 bicchieri da 9,5 cl
200 ml vino Brachetto
50 gr zucchero semolato
5 chiodi di garofano
1 pezzetto stecca cannella
1 foglio gelatina alimentare (5 gr)
frutti di bosco misti

Versate in un pentolino il vino, lo zucchero, i chiodi di garofano e la cannella, spezzettata con le mani. Trasferite sul fuoco e fate bollire per qualche minuto. Filtrate il vino attraverso un colino, in modo da eliminare le spezie, trasferendolo in una brocca.
Ammorbidite il foglio di gelatina in acqua fredda, strizzatela e aggiungetela subito al vino caldissimo. Mescolate molto bene per farla sciogliere completamente.
Versate il vino nei bicchieri e, quando risulterà completamente raffreddato, trasferiteli in frigo.
A proposito del riposo in frigo: la ricetta originale sostiene che 2 ore siano sufficienti a far solidificare la gelatina… io l’ho messa in frigo alle 11,30 ed era perfetta alle 17,30. Il mio frigo ha ormai raggiunto la maggiore età, ma posso garantirvi che funziona ancora benissimo! Dopo due ore il vino era ancora come quando l’avevo versato… trovo davvero difficile credere che anche in un frigo di recente generazione in solo 2 ore possa avvenire il miracolo... forse intendevano con l'abbattitore, anche se in tal caso 2 ore sarebbero eccessive... mah, vorrei averlo per potervi dare informazioni più precise... è un "optional" che vorrei far entrare tantissimo nella mia cuisine!
Trattandosi di un dolce con il vino, la scelta di servirlo in un bicchiere era quasi inevitabile e, essendo un rosso, ho optato per un ballon, ma non i soliti ballon, bensì quelli mini J 
Se non li avete andranno benissimo anche quelli di taglia più grande, ma vi consiglio di mantenere sempre una certa proporzione  tra la quantità di gelatina e quella dei frutti di bosco e di non riempire il bicchiere fino all’orlo…  meno è meglio di troppo J  
Ho fatto la prova “assaggio del giorno dopo”: la gelatina, pur rimanendo sempre piacevole al palato, è risultata meno morbida. 

Osservando bene la foto vedrete che la frutta, rispetto agli scatti precedenti, è leggermente affogata nella gelatina: questo accade se ha la giusta consistenza! in pratica, dovrà sciogliersi in bocca all'instante e raggiungere la gola come se aveste appena bevuto un sorso di vino… ho reso l’idea ? J

I frutti di bosco al naturale sono perfetti per questo dolce, non c’e’ alcun bisogno di insaporirli ma, se proprio non riuscite a farne a meno, lasciateli leggermente macerare solo in un velo di zucchero.
Potete anche offrire qualche frutto di bosco in più, metteteli in piccole ciotole, suddivisi per tipo.

Vi consiglio di tirare fuori i bicchieri dal frigo solo quando verranno serviti: essendo una gelatina morbida, un’attesa prolungata a temperatura ambiente  tenderebbe a farla sciogliere più in fretta (p.s. io l’ho preparata ai primi di agosto con temperature over 30). 

Benvenuti ai nuovi amici e grazie a tutti per le visite e i commenti.
Buona serata e a presto
Liz

domenica 9 settembre 2012

CHARLOTTE ALLE PESCHE


E’ uno dei primi dolci che ho imparato alla scuola di cucina, non è sicuramente tra i più semplici, ci vuole un po’ di tempo e di impegno, ma vi garantisco che ne vale la pena! E’ perfetto per questa stagione, fresco, profumato e nasconde tante sorprese... curiosi di scoprirle? Dài, mettetevi il grembiule e iniziamo a cucinare insieme! Gli affezionati della cuisine la base la conoscono, l’ho già utilizzata per confezionare tanti altri dolci J 

Per 6 piccole charlotte (coppapasta diametro 6 cm)

Base
3 tuorli
60 gr zucchero semolato
3 cucchiai di miele millefiori
300 ml latte intero
2 fogli gelatina alimentare (10 gr)
300 ml panna fresca

Sorprese & C.
2 pesche con polpa soda
100 ml vino bianco secco
2 cucchiai zucchero semolato
meringhe
amaretti
250 gr lamponi

Partiamo con la base: in una pentola per il bagnomaria sbattete con una frusta i tuorli con lo zucchero e il miele.
Ammorbidite la gelatina in acqua fredda, strizzatela e fatela sciogliere per qualche secondo nel latte caldo. Trasferite il latte nel composto di uova, passandolo attraverso un colino.
Cuocete a fiamma bassa, mescolando continuamente, fino a quando la crema non velerà il cucchiaio. Amici principianti, occhio a non farla bollire, altrimenti non potrete utilizzarla e dovrete ripartire da zero.
Togliete la pentola dal fuoco, immergetela in acqua fredda e, dando qualche mescolata, soprattutto all’inizio, lasciatela completamente raffreddare.

Nel frattempo, sbucciate le pesche e tagliatele a spicchi, non troppo sottili. In una padella versate il vino e lo zucchero, lasciate bollire per un minuto, fino a quando non avrà assunto un aspetto sciropposo e aggiungete le pesche. Fatele cuocere solo per qualche minuto, dovranno rimanere croccanti. Prelevate le pesche, trasferitele in un piatto e lasciate raffreddare. 
Tenete da parte lo sciroppo in cui avete fatto cuocere le pesche, vi servirà per preparare la salsa che accompagnerà il dessert.
Montate la panna e mescolatene qualche cucchiaio alla crema, in modo da avvicinare le due diverse consistenze. Poi amalgamate la crema al resto della panna, un po’ alla volta e con movimenti delicati dal basso verso l’alto. Trasferite la ciotola in frigo.
Rivestite il fondo di ogni coppapasta con un pezzo di alluminio, facendolo  ben aderire alle pareti esterne, e appoggiateli su una superficie rigida, che possa essere trasferita facilmente in frigo (un tagliere andrà benissimo).
Spezzate grossolanamente le meringhe con le mani oppure…
ecco le mie "creature" che, data la loro piccola dimensione, non necessitano di alcun intervento…  ricordate che avevo fatto alcune prove con l’avanzo della base dei macarons? Beh, il risultato è stato talmente soddisfacente che la produzione è andata avanti J
Posizionate i pezzi di meringa sul fondo dei coppapasta, facendo uno strato uniforme (nel caso di quelle mignon home-made, io sono riuscita a metterne 5), recuperate la crema dal frigo e, aiutandovi con un piccolo mestolo, versate una quantità tale da ricoprire le meringhe (circa 1 dito). Trasferite in frigo i coppapasta e la ciotola con la restante crema. Lasciate riposare per circa 15/20 minuti, ovvero il tempo necessario per far rassodare - leggermente - la crema.
Nel frattempo, tagliate gli spicchi di pesca a metà.
Recuperate la ciotola e i coppapasta dal frigo, aggiungete i mezzi spicchi di pesca, posizionandoli a raggiera e coprendo tutta la superficie, versate un altro dito di crema e rimettete tutto in frigo per altri 15/20 minuti. Spezzate grossolanamente anche gli amaretti (per questi dolcini ancora nessun esperimento, ma mai dire mai J ).
Recuperate i coppapasta e la crema, aggiungete gli amaretti sbriciolati (in questo caso non ho coperto tutta la superficie, ma ho messo solo qualche pezzetto) e coprite con la restante crema, fino ad arrivare all’orlo dello stampo. Vedrete che qualcosa salirà in superficie… non preoccupatevi, si tratta solo degli amaretti J … con la punta di un coltello fateli tornare al loro posto, per non rovinare la sorpresa devono assolutamente restare affogati nella crema!
Coprite i coppapasta con un grande foglio di alluminio, trasferite in frigo e dimenticatevi delle charlotte per almeno 8 ore.
Per servire questo dessert ho scelto un piccolo piatto fondo di vetro: in questo modo ogni ospite riuscirà a raccogliere tutta la salsa che lo accompagna con estrema facilità…
…a proposito della salsa: frullate i lamponi e passate la polpa attraverso un colino. Versatela nello sciroppo, quello in cui avete fatto cuocere le pesche, e lasciate cuocere a fuoco basso per qualche minuto. Trasferite la salsa in una brocca e lasciate intiepidire.
Rimuovete il pezzetto di alluminio dai coppapasta, sformate le charlotte nei piatti, aiutandovi con un sottile spiedino per staccare il dolce dalle pareti dello stampo, decorate la superficie con della granella di amaretto, un lampone fresco e completate con la salsa… 
mi raccomando, siate generosi, ogni assaggio di questa charlotte dovrà essere avvolto da un velo di lamponi J 
Sapete che questo dolce può essere congelato? E’ anche per questo motivo che io lo considero uno dei miei jolly preferiti, accontenta proprio tutti, cuoca compresa J
… ma vi ricordo che, per servirlo della giusta consistenza, dovrete passarlo in frigo diverse ore prima. In questo caso, io preferisco rimuovere i coppapasta quando il dolce è ancora congelato: vi basterà passare un panno bagnato di acqua calda attorno alle pareti della forma e, con una leggera pressione   delle dita, spingerlo delicatamente fuori dall'anello.

Vi avevo accennato che vi avrei raccontato delle novità che mi riguardano, soprattutto vi avrei reso partecipi di ciò che ha reso questa mia estate degna di essere ricordata, anche se mi sta tenendo un po' lontano dalla mia cuisine... è giunto il momento di svelarvi il mistero... è il lavoro! 
Ebbene si, da un po’ di tempo sono passata in un altro ufficio, è sempre un impiego di tipo amministrativo ma, dopo 25 anni nel campo dell’informatica, mi sono ritrovata in un’azienda che è nel settore della ristorazione J. Sono molto impegnata, esco di casa all’alba e non rientro mai prima dell’ora di cena, ma quanta soddisfazione per questo nuovo lavoro, un’opportunità inaspettata e bellissima, un mondo tutto da scoprire e che ha riacceso un entusiasmo che ultimamente avevo un po’ perso.
Mi capirete quindi se non potrò garantirvi i post delle ricette con una certa frequenza e non avrò così tanto tempo da dedicarvi… è vero, c’e’ il week-end, ma ho bisogno di questi due giorni un po' per me, per dedicarmi anche agli altri molteplici interessi, ai giri di shopping con la mia sorellina e ai miei ospiti… qualcuno si è lamentato e dovrò assolutamente farmi perdonare con un invito davvero speciale.

Grazie a tutti e auguro anche a voi una splendida settimana J
Liz

sabato 11 agosto 2012

CESTINI CON CREMA E FRUTTI DI BOSCO


Dopo i cestini di pasta sfoglia, come promesso, ecco un modello  più semplice e, questa volta, con una sorpresa dolce. Non richiedono un grande impegno, ma solo un po’ di velocità perché, purtroppo, la pasta phillo tende ad asciugarsi velocemente, ma potete farcela J
E’ un dolce che merita, fresco, leggero e potrete prepararlo anche con un certo  anticipo: la crema, con un giorno in più di riposo, acquisterà maggior sapore e i cestini, purché riposti in una scatola di latta, conserveranno tutta la loro croccantezza anche per diversi giorni.
Per 16 cestini (dipende dalla misura degli stampi che utilizzerete)
Per preparare questi cestini conviene utilizzare uno stampo multiplo per muffin, il mio consente di prepararne 12, diametro 7 cm
1 confezione di pasta phillo – per utilizzarla, seguite le istruzioni sulla confezione (la mia, l’ho scongelata a temperatura ambiente, lasciandola all’interno della confezione)
50 gr burro

Per la crema (per 8 cestini)
125 ml latte
1 tuorlo
40 gr zucchero semolato
15 gr farina
scorza di mezzo lime (per un sapore più deciso potete aumentare la quantità)
200 ml panna fresca

Frutti di bosco misti a volontà J

Dopo aver sciolto il burro nel microonde o a bagnomaria, possiamo partire con la preparazione dei cestini.
Vi avviso subito che, lavorando con delle sfoglie sottilissime, per evitare che i vari strati secchino, prepareremo 6 cestini alla volta, e ognuno sarà formato da 3 sfoglie di pasta. Anche per questi cestini avrei voluto documentare i vari passaggi con alcune foto, ma il rischio di ritrovarmi con una pasta non più utilizzabile era dietro l’angolo... tranquilli, è tutto molto semplice, non lasciatevi spaventare dalla lunghezza del post J
Come piano di lavoro consiglio di utilizzare una madia oppure una superficie piuttosto grande: appoggiate la pasta e apritela delicatamente, stendendola completamente sul piano di lavoro (non preoccupatevi se in qualche punto si romperà e vi resterà in mano qualche pezzetto, essendo sottilissima è quasi inevitabile). Davanti a voi, avrete un RETTANGOLO che, con un coltello molto affilato, dovrete prima tagliare a metà in orizzontale e successivamente in tre parti verticali, in modo da ottenere 6 QUADRATI. Mi raccomando, non separateli, lasciate il rettangolo composto.
Spennellate bene tutta la superficie del RETTANGOLO con il burro fuso.
Prelevate i primi 6 QUADRATI e appoggiateli, capovolti e distanziati tra loro,  su una superficie pulita, spennellateli con altro burro fuso;
passate un velo di burro sul RETTANGOLO, prelevate, uno alla volta, altri 6 QUADRATI e appoggiateli, sempre capovolti, sui primi sei, facendo in modo che le  “punte” non combacino, formando così una specie di “stella”, e passate un velo di burro fuso;
stendete un altro velo di burro anche sul RETTANGOLO, prendete altri 6 QUADRATI, appoggiateli, sempre uno alla volta e ancora capovolti, sulla stella, facendo sempre attenzione a mettere le punte un po’ sfalsate rispetto a quelle dei precedenti quadrati e infine spennellate con altro burro. Stendete anche sul RETTANGOLO un po' di burro fuso, in modo da mantenere la sfoglia umida mentre vi occuperete di trasferire i primi sei cestini nello stampo. 
Con la lama di un coltello sollevate delicatamente ogni “stella” e, aiutandovi con la punta delle dita, con estrema delicatezza, inseritele all’interno degli stampini, facendo leggermente aderire la pasta al fondo e alle pareti.
Procedete come sopra per fare gli altri cestini.
Infornate a 180°per circa 10/12 minuti: dopo 10 minuti controllateli, sono pronti quando risulteranno dorati. Lasciateli raffreddare e rimuoveteli dallo stampo.
Per i principianti e per chi ama cucinare con più tranquillità… per evitare che la pasta secchi, c’è un trucco per mantenerla umida… procuratevi un panno da cucina pulitissimo, passatelo sotto l’acqua e, dopo averlo ben strizzato, appoggiatelo su tutta la pasta: in questo modo potrete dedicarvi ai vostri cestini con più calma e dovrete passare il burro fuso solo quando il panno verrà rimosso. Mi raccomando però, non dimenticatevela, perché non resterà umida per sempre!
A meno che il numero dei vostri ospiti non corrisponda a quello dei cestini preparati, visto che la pasta non può essere ricongelata, potrebbe avanzarvene qualcuno…  sapete che sono perfetti anche per contenere un piccolo antipasto?

Passiamo ora alla crema: in pratica, si tratta di una classica pasticcera, profumata al lime e lavorata con della panna montata.
E’ un copia-incolla tratto da un precedente post…
… fate bollire il latte in una pentola (utilizzatene una che sia capace di contenere successivamente anche il composto di uova).
In una ciotola amalgamate bene con la frusta le uova con lo zucchero e la scorza del lime.
Passate la farina al setaccio e aggiungetela al composto di uova, amalgamando molto bene: è un passaggio fondamentale, eviterete così la formazione di grumi.
Versate un po’ di latte caldo nel composto di uova e amalgamate ancora.
Trasferite il composto di uova dentro al pentolino con il resto del latte e, sempre amalgamando bene e con una certa energia, portare a ebollizione. Dovrà bollire  solo per circa 30 secondi. La crema è pronta quando avrà raggiunto una certa densità.
Trasferitela in un piatto fondo, coprite subito con un foglio di pellicola trasparente, appoggiato direttamente sulla crema (eviterà che si formi una crosticina), e lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi trasferite in frigo.
Può essere fatta anche il giorno prima.
Montate la panna, prelevate qualche cucchiaio e unitelo alla crema, lavorate bene con una frusta, fino ad avere un composto omogeneo. Unite la crema al resto della panna, un po’ alla volta e con movimenti delicati dal basso verso l’alto. Trasferite la crema in frigo e lasciate riposare per qualche ora.
Per servire questi cestini ho seguito il suggerimento di una rivista, perché conviene inserirli all’interno di piccole coppe!... 
... riempiteli con una generosa dose di crema (la coppa garantirà di non perderne nemmeno un cucchiaio J),  e coprite con qualche frutto di bosco (io ho scelto un mix di fragole, more, lamponi, mirtilli e ribes).

Un consiglio… prevedete qualche frutto di bosco extra, ci sarà sicuramente qualche ospite che gradirà aumentare la dose del proprio cestino J
Buona domenica e a presto
Liz

martedì 26 giugno 2012

CREMA DI MORE


Tre ricorrenze… una megafesta il 30 giugno… ci vuole qualcosa di veramente speciale per festeggiare LUI e LEI J
Appena ho visto il loro contest, avevo già in mente quello che avrei proposto, qualcosa di fresco e adatto a una serata estiva, una piccola dolce coccola per brindare al loro grande amore. Eh si, perché, due delle ricorrenze sono l’anniversario di matrimonio e quello di fidanzamento… davvero romantici!
In loro onore, ho scelto questa delicatissima crema di more, la sua preparazione è simile a quella dei “"bicchieri di fragole", ma il sapore è assolutamente inedito!  Ho pensato di combinare questo “dolce d’Anniversario” con due colori che, personalmente, trovo molto eleganti: l’oro e una particolare tonalità di bordeaux, simile a quella della mora.
E avendo espressamente richiesto anche una presentazione che li faccia sognare, non potevo tralasciare un richiamo romantico, perciò ho trasformato del semplice nastro di organza in piccoli cuori e li ho fissati, con del nastro dorato, allo stelo di ogni bicchierino.
Carissimi Valeria e Giuseppe, non conosco  il numero di tutti gli amici che saranno ospiti della vostra festa, e quindi non so se questo dolce sarà fattibile, ma avevo comunque il piacere di regalarvi qualcosa di speciale. Vi auguro tantissima felicità e tantissimi altri anniversari insieme!
Auguri, auguri, auguri! anche per il vostro compliblog J
Per 16 bicchierini

Crema di more
250 gr more
succo mezzo limone
80 gr zucchero semolato
50 ml Crème de Mûre (liquore alla mora)
2 fogli gelatina alimentare (10 gr)
200 ml panna fresca

Sciroppo di more: con questa dose ne viene parecchio, potrete comunque tenerlo in frigo per diverse settimane e utilizzarlo, allungato con dell’acqua, per servire una bibita rinfrescante J
250 gr more
175 gr zucchero semolato
1 cucchiaio succo limone
250 ml acqua

Lavate le more velocemente.

Preparate lo sciroppo mettendo tutti gli ingredienti in un pentolino, lasciate cuocere per circa 15 minuti, frullate (volendo uno sciroppo più fine, potete passarlo anche al setaccio - vedi ulteriore nota in fondo al post) e rimettete sul fuoco ancora per 10 minuti. Lasciate raffreddare.
Versate un goccio di questo sciroppo sul fondo di ogni bicchierino e trasferiteli in frigo (ho preferito non aggiungere alcun addensante allo sciroppo, in modo da avere un fondo morbidissimo).

Per preparare la crema: frullate le more con il succo del limone, lo zucchero e la crème de mûre. Trasferite in una ciotola.
Ammorbidite i fogli di gelatina in acqua fredda, strizzateli e scioglieteli per qualche secondo nel microonde, alla bassa potenza (oppure, con un goccio di acqua, su fiamma molto bassa). Mescolate qualche cucchiaio del composto di more alla gelatina e poi unite al resto del composto, amalgamando bene.
Montate la panna, prelevatene qualche cucchiaio e mescolatela al composto di more. Aggiungete il composto al resto della panna, con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Recuperate i bicchierini, versate delicatamente la crema fino all’orlo e rimetteteli in frigo per almeno 8 ore (acquisterà maggior sapore se verrà lasciata riposare per almeno una notte).

Ho decorato la superficie con i piccoli “chicchi” che formano il frutto: in pratica, ho messo qualche mora a congelare e successivamente le ho sgranate  con la punta di un coltellino.

Ho acquistato il liquore in Francia, 
è parente della “Crème de Cassis” e lo trovate ovunque, anche nei loro supermercati. Ho provato anche lui aggiunto allo spumante… un ottimo aperitivo J

p.s.
i bicchierini che ho utilizzato sono quelli da liquore, li trovate in vendita all’Ikea (confezione da 6).


Con questa crema partecipo al contest di Lui e Lei in Cucina
A presto
Liz

Quando ho scritto il post era un po' tardi... mi sono accorta che non vi ho detto due cose importanti.
Per lo sciroppo di more: quello che viene messo nei bicchierini deve avere una consistenza tipo marmellata perciò, se qualcuno desiderasse averlo più fine per le bevande, dovrà passarlo al setaccio, ma solo dopo aver prelevato la dose necessaria per il fondo dei bicchierini.
Per il liquore: se non riusciste a trovarlo, o qualcuno non gradisse la nota alcolica, sostituitelo con la stessa quantità di acqua.
Buona giornata
Liz 

venerdì 15 giugno 2012

MUFFIN AL CIOCCOLATO


Oggi vi propongo una ricetta che non è certo una novità, si tratta di dolcetti semplici e veloci da preparare… ma, siccome sto preparando una sorpresa per i più piccoli, ho voluto renderli un po’ speciali, aggiungendo dei decori floreali.
Sono sicura che tanti di voi saranno bravissimi a creare dei fiori con la pasta di zucchero, ma per chi non fosse pratico, questa può essere una simpatica alternativa J
Anche questa idea proviene da una rivista di parecchi anni fa, suggerivano di utilizzarla per decorare una torta… pensando a quelle splendide che si vedono oggi, create da abilissimi cake designers, la cosa mi fa sorridere, ma trovo che nella loro semplicità anche questi decori siano d’effetto. 

Per 24 muffin – diametro base pirottino cm 3,5
100 gr farina
20 gr cacao amaro in polvere
75 gr zucchero semolato
2 cucchiaini lievito per dolci
125 ml latte
125 gr burro fuso
1 uovo

Per i fiori
marshmallows
smarties
cioccolato fondente

In una ciotola mescolate farina, lievito, cacao (passati al setaccio) e zucchero.
In un altro contenitore mescolate l’uovo con il latte e aggiungete anche il burro.
Unite il composto liquido a quello secco, un po’ alla volta e amalgamate bene.
Inserite i pirottini all’interno di uno stampo per muffin, riempiteli con il composto (senza arrivare fino all’orlo) e cuoceteli in forno caldo a 180° per circa 15-20 minuti.
Una volta sfornati, lasciateli raffreddare
Nel frattempo, fate sciogliere un pezzetto di cioccolato nel forno a microonde (o a bagnomaria – vedi n.b. più sotto) e con un paio di forbici tagliate i marshmallows a fettine. 
Essendo un bonbon piuttosto appiccicoso, non preoccupatevi se, durante il taglio, le fettine tendessero a “stringersi”; volendo, potrete leggermente “aggiustarle”, ma personalmente preferisco lasciarle come vengono, per avere un effetto più naturale… devono assomigliare il più possibile ai petali di un fiore! Non vi ricordano quelli delle margherite ?
Mettete qualche goccia di cioccolato al centro del muffin (n.b. perché i petali non scivolino, meglio lasciarlo leggermente intiepidire, in modo da ottenere una consistenza più densa), fissate cinque petali e completate il fiore con uno smarties, fissato sempre con un punto di cioccolato fuso.
Potete preparare i muffin anche il giorno prima e conservarli in una scatola di latta.
Per i fiorellini invece, meglio non anticipare troppo, ma vedrete che anche per il loro assemblaggio sarà un “lavoro” semplice & veloce. 

p.s.
io ho utilizzato dei mini marshmallows: non so se nella vostra città li troverete, i miei provengono dagli Usa e li ho acquistati in un supermercato inglese ad Antibes. Se non riusciste a procurarveli, potrete utilizzare quelli di taglia normale ma, in tal caso, vi suggerisco di aumentare anche la dimensione dei muffin e degli smarties.
Volete regalarli ai vostri amici? Metteteli all’interno di una scatolina, 
oppure dentro a piccoli sacchetti trasparenti…
… prossimamente vi mostrerò che fine hanno fatto i miei J

A presto e buon fine settimana
Liz

domenica 27 maggio 2012

BAVARESE AL PISTACCHIO… CI RIPROVO!


Ricordate quando a febbraio ho preparato la mia prima bavarese al pistacchio? Vi avevo raccontato che non mi aveva completamento soddisfatto e che la ricetta sarebbe finita nella lista “da riprovare”. Per chi si fosse perso il primo esperimento, in pratica ho sbagliato completamente l’ingrediente principale. Ho scelto i pistacchi freschi, anziché la pasta, ed è stato un errore clamoroso.
Ho avuto la fortuna di scoprire la pasta proprio un mese dopo e… che differenza!
Non volevo aspettare altri mesi per provare a rifarla e poi la costante visione del barattolo di pasta nel frigo era una tentazione troppo forte. Inoltre, avendo utilizzato solo una piccola parte per i “dolci nel bicchiere”, dovevo pur fare qualche altro esperimento per un assaggio più approfondito J
Un gelato? La dose non sarebbe stata sufficiente… la bavarese? Ma si, riproviamoci!
E visto che, quando gusto un gelato, la coppia nocciola e pistacchio è tra le mie preferite, ho deciso di completare questo delicatissimo dessert con un “ricordo” di nocciole: granella di biscotti “brutti ma buoni” e un ricciolo di salsa gianduia J
Dopo questa seconda prova, rivolgo un invito a un altro assiduo assaggiatore dei miei esperimenti culinari, mio fratello più grande, che ha avuto il piacere, anzi in questa occasione il dispiacere, di assaggiare la versione con i pistacchi freschi…. devo dire che è stato un po’ cattivello con le critiche,  sono arrivate voci perfino ad altri familiari… urge un riscatto!...
… TI ASPETTO PER FARTI ASSAGGIARE QUESTA NUOVA VERSIONE J


Per 6 monoporzioni (leggi sotto)

3 tuorli
80 gr zucchero semolato
300 ml latte
2 fogli gelatina alimentare
5 cucchiai da dessert pasta di pistacchio (con questa quantità il pistacchio si sente, ma ha un sapore piuttosto delicato; io avrei aggiunto un cucchiaino  in più, mentre il marito sostiene che sarebbe diventata stucchevole…)
300 ml panna fresca

cioccolato gianduia
panna fresca

biscotti “brutti ma buoni”

La dose corrisponde a 6 coppapasta diametro 7 cm: non avendoli riempiti fino all’orlo, sono riuscita a recuperare altre 6 piccole porzioni, utilizzando uno stampo multiplo in silicone per savarin… di quelle grandi non ho più le foto, sono sparite a Pasqua J

In un pentolino per il bagnomaria amalgamate bene i tuorli con lo zucchero.
Ammollate i fogli di gelatina in acqua fredda.
Versate il latte in un altro pentolino, aggiungete la gelatina, precedentemente strizzata, e fatela sciogliere per qualche minuto a fuoco dolce.
Accendete il fuoco sotto il pentolino delle uova, versate il latte, passandolo attraverso un colino, e mescolate fino a quando la crema non velerà il cucchiaio.
Immergete il pentolino in acqua fredda e, dando una mescolata ogni tanto, lasciate raffreddare.
Nel frattempo preparate gli stampini: quando utilizzo i coppapasta, semplicissimi da sformare, di solito li appoggio su un piccolo tagliere, rivestendo il fondo di ciascuno con un quadrato di pellicola di alluminio, ben raccolta sulle pareti: in questo modo il fondo risulta sigillato e si evita che ci siano eventuali fuoriuscite del composto. Volendo, potete anche non rivestirli ma, una volta che li avrete riempiti, vi consiglio di appoggiare sopra un altro tagliere di legno: il suo peso avrà la stessa funzione.
Recuperate il pentolino con la crema e aggiungete la pasta di pistacchio, mescolando molto bene.
Montate la panna, prelevate due cucchiai e amalgamateli alla crema.
Versate la crema nella restante panna montata, un po’ alla volta e con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Versate la crema negli stampini e trasferiteli subito in frigo per almeno 5 ore.
Come ho già avuto occasione di dirvi, dopo un passaggio nel frigo, io preferisco trasferirli nel freezer: in questo modo, e a maggior ragione se utilizzate stampi di silicone, è ancora più facile sformarli e basterà qualche ora di riposo in frigo o a temperatura ambiente (le ore di riposo dipendono dalla dimensione e dalla temperatura esterna… io li trasferisco in frigo sempre con diverse ore di anticipo) per far raggiungere alla bavarese la giusta temperatura di servizio.

Per preparare la salsa:
Tagliate il cioccolato a pezzetti, unite qualche cucchiaio di panna (la quantità dipende da quanto cioccolato dovrete sciogliere) e scaldate a bagnomaria.
Lasciate leggermente intiepidire e, con l'aiuto di un piccolo biberon da cucina , decora il piatto.
Ecco uno scatto della pasta… in effetti ha un colore verde muschio che non invita tantissimo, ma vi garantisco che è un vero concentrato di bontà J
Per i genovesi e per tutti coloro che potrebbe trovarsi nei paraggi della città… la trovate da Torielli, in Via San Bernardo, 32 r. Siccome la vendono sfusa, vi conviene sentirli prima (tel. 010 2468359) per sapere se hanno delle vaschette già pronte.
Questi biscottini sono deliziosi, ma non sono di mia produzione. Penso che prima o poi proverò a farli; nel frattempo, sono reduce da una bella infornata di mini meringhe… dovevo smaltire l’avanzo di una base che mi è servita per…
… tornate a trovarmi? Vi svelerò presto cosa è accaduto nella mia cuisine qualche domenica fa J

Buona domenica
Liz

domenica 13 maggio 2012

MOUSSE ALLE FRAGOLE


Mi è stato chiesto da una cara amica un suggerimento per preparare un dolce, ma non troppo dolce…
Non è semplice trovarlo, anche se si ha un archivio immenso come il mio, davvero! E infatti, nonostante abbia sfogliato pagine e pagine, il “dolce poco dolce” non è proprio uscito! Ho quindi pensato di fare un test con una ricetta classica e soprattutto di stagione. Questa mousse, secondo me, riesce a compensare la dose di zucchero mancante grazie al sapore intenso delle fragole. Mi raccomando, puntate soprattutto sulla loro qualità, che dovrà essere ASSOLUTAMENTE SUPER!
E visto che la ricerca del “dolce non troppo dolce” mi è stata lanciata anche come sfida, ho pensato di sfruttarla per partecipare a un contest, davvero particolare…
Trovare una ricetta che abbia pochi ingredienti non è così banale, anche in questo caso non è mancata una intensa attività di giri di pagine… ma è solo ieri, proprio mentre spuntavo gli ingredienti di questa mousse, e pensavo a quanto, nella sua semplicità e velocità, fosse un dolce davvero buonissimo, grazie soprattutto alla qualità dell’ingrediente principale, che i conti sono tornati! “5, solo 5” sono gli ingredienti di questa mousse! Ed  è con questo dolce al cucchiaio che partecipo al CONTEST di Valentina del blog "Leivinvita" e di Valeria del blog "Al cuoco!"

Per 4 bicchieri
250 gr fragole: una parte vi servirà per la purea di fragole (250 gr) e il resto per il decoro e per arricchire l’interno della mousse
1 foglio gelatina alimentare
1 albume (a temperatura ambiente)
10 gr zucchero a velo (per un assaggio più dolce 25 gr)
100 ml panna fresca
Lavate velocemente le fragole (non staccate il picciolo, lo farete successivamente).
Tagliatene una parte a fettine, in verticale: tenete solo quelle centrali che serviranno per decorare il fondo del bicchiere e la superficie della mousse
Tagliatene qualcuna a cubetti regolari: saranno quelle che verranno “affogate” nella mousse.
Frullate il resto della fragole (e gli scarti dei precedenti tagli) fino ad ottenere una purea (150 gr). Volendo una consistenza più fine, passatela al setaccio.
Ammollate la gelatina in acqua fredda. Quando il foglio si sarà ammorbidito, strizzatelo e scioglietelo per qualche secondo nel microonde alla bassa potenza (o sul fuoco a fiamma dolcissima).
Aggiungete qualche cucchiaio di purea di fragole, mescolate bene e ripassate ancora per qualche secondo nel microonde (o sul fuoco). Versate la gelatina nella restante purea, amalgamando nuovamente.
Montate l’albume a neve ferma aggiungendo lo zucchero a velo  a metà della lavorazione.
Unite all’albume montato il composto di fragole, un poco alla volta e con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Montate infine anche la panna e unitela a composto, sempre un poco alla volta e con i soliti movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Per servire una mousse consiglio quasi sempre un bel bicchiere, in questo caso e’ d’obbligo J
Prendete le fette di fragola (cercate di utilizzare quelle della stessa dimensione, eventualmente aggiustatele tagliando la base) e posizionatele sul fondo del bicchiere, facendole aderire bene alle pareti. Aiutandovi con un cucchiaio, versate  – delicatamente – qualche cucchiaio di mousse, aggiungete qualche cubetto di fragola e coprite con altra mousse, procedete con altri cubetti e altra mousse fino ad arrivare al bordo. Trasferite in frigo per almeno 5 ore.
Tenete al fresco anche le fettine di fragola che vi serviranno per decorare la superficie della mousse, da appoggiare poco prima di servire.

E visto che ci sono tante occasioni speciali per questa mousse, una cenetta romantica, il contest e la festa della mamma, per servire i bicchierini ho pensato a una base easy chic: dei piattini da dolce con un bel nastro animato, assolutamente rosa.  
Cara Gemma, spero che questo dolce sia all’altezza della tua cenetta J
Grazie Valentina e Valeria, avete proposto un bellissimo contest e ancora auguri per il blogcompleanno J 
E infine TANTI AUGURI MAMMI e AUGURI ANCHE A TUTTE LE ALTRE MAMME
Liz 

lunedì 16 aprile 2012

TORTINE AL LIMONE


E’ una ricetta semplicissima e queste tortine sono perfette per una merenda  speciale, ma possono chiudere in leggerezza anche una cenetta primaverile J
Hanno un sapore delicato e un lieve profumo di limone, che voi potete  accentuare aumentando la dose della scorza, sia nell’impasto che nella crema.
Per queste tortine ho scelto una taglia piuttosto piccola, soprattutto  per agevolarvi quando le dovrete sformare, ma per le più abili, azzardate tranquillamente con una taglia più grande!  

Per 8 tortine diametro 7,5 cm

Oltre agli ingredienti per preparare la pasta e il ripieno, vi serviranno un po’ di burro e zucchero semolato per gli stampini 
zucchero a velo per decorare

Per la pasta
125 gr farina
60 gr burro (ammorbidito a temperatura ambiente)
30 gr zucchero a velo
1 tuorlo
scorza grattugiata mezzo limone (non trattato)
1-2 cucchiai latte
sale

Mescolate la farina con un pizzico di sale e lo zucchero. Unite il burro, il latte, la scorza del limone e il tuorlo e impastate velocemente (io ho utilizzato il robot).
Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per almeno due ore (io l’ho preparata il giorno prima). 

Per il ripieno
1 uovo
30 gr zucchero semolato
15 gr fecola
200 ml latte
scorza grattugiata mezzo limone (non trattato)
sale
20 gr pinoli

In un pentolino amalgamate molto bene l’uovo con lo zucchero, aggiungete un pizzico di sale, la fecola, un po’ alla volta, la scorza del limone e il latte. Mettete sul fuoco e, sempre mescolando, lasciate cuocere fino a quando la crema non avrà raggiunto una consistenza tipo besciamella morbida.
Versate subito la crema in una fondina, coprite con un foglio di pellicola trasparente, appoggiata direttamente sulla superficie, e lasciate raffreddare, mi raccomando...
In una piccola padella antiaderente fate tostare i pinoli a fuoco dolcissimo: vi ricordo di non abbandonarli, arrivati a un certo punto tendono a “colorirsi”  in un attimo.

Assemblaggio delle tortine
Innanzitutto imburrate e zuccherate bene gli stampini.
Recuperate la pasta e dividetela in due parti: una vi servirà per rivestire le tortierine, l’altra per coprire il ripieno.
Con un matterello tirate delle sfoglie piuttosto sottili e con un tagliabiscotti, di un diametro superiore a quello delle tortierine (il mio è di 8,5 cm), ricavate dei dischi e foderate i singoli stampini, facendo aderire bene la pasta alle pareti.
Versate qualche cucchiaio di crema (non fate l’errore di versarla calda, si tirerebbe dietro la pasta e non esagerate con la quantità, io sono rimasta mezzo cm circa al di sotto del bordo dello stampino) e unite un po’ di pinoli.
Tirate la restante pasta sempre in sfoglie sottili e ricavate altri 8 dischi:  appoggiateli sulle tortierine e sigillate perfettamente i bordi: è molto importante che il disco sopra sia perfettamente attaccato a quello che riveste la tortierina, per garantire una perfetta tenuta potete aiutarvi anche con i rebbi di una forchetta. Eliminate la pasta in eccesso facendo una leggera pressione del pollice sul bordo degli stampini.
Infornate a 200° e abbassate subito a 180°, in modo che la temperatura di cottura resti costante.
Ho sfornato le mie tortine dopo circa 13 minuti, quando la loro superficie era leggermente dorata.

Per sformarle: vi dicevo che il motivo per cui ho scelto di preparare questa torta in piccoli formati è per consentirvi di fare un po’ di pratica… avendo zuccherato gli stampini e racchiudendo un ripieno, l’operazione è un po’ delicata, e con una torta più grande le cose si complicherebbero, soprattutto per i meno esperti.
In pratica, prima di sformarle è necessario un po’ di riposo, ma non troppo… lo zucchero, utilizzato per rivestirle, con un’attesa più lunga tende ad indurirsi  e  sarebbe più difficile farle uscire dagli stampini.
Inoltre, a differenza di una torta più grande, che richiederebbe l’aiuto di un piatto o una grata per dolci e poi un veloce capovolgimento sul piatto da portata, per questo piccolo formato potete fare tutto direttamente sul palmo della vostra mano.
  
Un consiglio, è meglio lasciarle raffreddare prima di assaggiarle, in modo che il ripieno si rapprenda leggermente e mi raccomando… ricordatevi di spolverizzarle con abbondante zucchero a velo!
Buona serata
Liz 
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